Santo del giorno 11 settembre: Santa Sperandea (Sperandia) di Gubbio religiosa |
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Sabato 11 Settembre 2021 00:00 |
Sperandia nacque a Gubbio, in Umbria, si presume intorno al 1216 e morì nell'anno 1276. Visse in un periodo e in una regione in cui l'ideale di povertà evangelica proposto da san Francesco attirava una miriade di proseliti. All'età di nove anni a santa Sperandia apparve Gesù che le rivelò che doveva spogliarsi delle sue vesti e fare penitenza. Lo spogliarsi delle vesti indicava il distacco dei beni materiali per una scelta totale di quelli spirituali. La Santa si rivestì di una ispida pelle di maiale, con un cintura di ferro ai fianchi e si allontanò dalla famiglia per seguire la chiamata del Signore. Tutta la vita di santa Sperandia fu pervasa da un'ansia profonda di preghiera e soprattutto dalla meditazione della Passione di Cristo. Tale
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Santo del giorno 10 settembre: Sant'Auberto di Avranches vescovo |
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Venerdì 10 Settembre 2021 00:00 |
Secondo il catalogo dei vescovi di Avranches, Auberto avrebbe occupato quella sede prima di Rahentrannus, vissuto verso la fine del secolo VII. Quanto tempo prima, sembrerebbe indicato dal racconto dell'apparizione ad Auberto dell'arcangelo san Michele sul monte Tomba, che sarebbe avvenuta durante il regno di un Childeberto. Il Duchesne, per accordare la notizia col posto occupato da Auberto nel catalogo, propende per Childeberto II (m. 595). In tal caso, Auberto sarebbe vissuto nel secolo VI e a questo secolo sarebbe anche da retrocedere la costruzione della prima chiesa in onore dell'arcangelo sul monte Tomba, detto poi Monte San Michele, che fonti più recenti fissano al 16 ottobre 709. Non minore incertezza c'è per quel che concerne le vicende della vita del santo. Una Vita del secolo XV è senza grande autorità. Qualcosa di più sicuro danno i racconti sull'apparizione dell'arcangelo, di cui il più antico sembra del secolo IX. Auberto, notissimo per la
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Santo del giorno 9 settembre: Santi Giacinto, Alessandro e Tiburzio martiri in Sabina |
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Giovedì 09 Settembre 2021 00:00 |
Il Martirologio Geronimiano al 9 settembre riporta questa notizia: "in Sabinis Miliario XXX Jacinti, Alexandri, Tiburti". L'affermazione fu ripresa dai martirologi medievali e dal Romano. Di un martire Giacinto nella Sabina non restano Atti; la menzione piú antica di culto nella località la si ha nel Liber Pontificalis. Ivi infatti si narra che Leone III (795-816) donò alla basilica "ubi corpus eius requiescit, vestem de stauraci pulcherrimam". Il problema che si pone è questo: Giacinto è un martire sabino autentico o
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Santo del giorno 8 settembre: San Sergio I papa |
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Mercoledì 08 Settembre 2021 00:00 |
Nell’anno 688 arriva a Roma dalla Britannia il re pagano Ceadwalla, sovrano del Wessex: vuole farsi cristiano e riceve il battesimo, con il nome di Pietro, nella basilica del Laterano dal Papa in persona, Sergio I. Un papa nativo di Palermo, ma di famiglia siriana, che è arrivato a Roma in gioventù, diventando famoso nella Schola cantorum. Ordinato poi sacerdote, la sua cura per le chiese ne fa un personaggio eminente nel clero. E quando muore papa Conone (687), viene eletto a succedergli, per un compromesso tra i sostenitori di due altri candidati, nessuno dei quali riusciva a prevalere. Su Sergio invece c’è accordo, perché è uomo di fede, di preghiera e di studio. Anche di testa dura, quando occorre. E occorre spesso. Continuamente. Roma e buona parte dell’Italia appartengono all’impero d’Oriente, il resto è sotto il dominio dei
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Santo del giorno 7 settembre: San Ventura di Città di Castello martire |
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Martedì 07 Settembre 2021 00:00 |
Ventura, rettore nel XIII secolo della chiesa di San Bartolomeo vicino alla villa di Centoia presso Valdipetrina nel territorio di Città di Castello (Perugia), fu un sacerdote pio e zelante. Un giorno si imbatté in un mulattiere che tagliando la legna nel bosco bestemmiava orrendamente. Ventura lo corresse con dolcezza, ma l’uomo, infuriato, uccise il sacerdote con un colpo d’ascia nascondendo poi il corpo insanguinato sotto un mucchio di pietre. Secondo la tradizione tramandata dagli agiografi, una colomba percosse col becco la campana della chiesa del santo, facendola suonare a morto, e quindi volò su quel mucchio di pietre, per poi tornare di nuovo alla chiesa. La gente del luogo, accortasi del fatto, si mise alla ricerca di Ventura. Il corpo del sacerdote fu trovato dopo molti giorni e, raccolto devotamente, fu seppellito in una tomba nella chiesa. Da quel momento la chiesa di San Bartolomeo prese il nome di San Ventura, e divenne meta di continui pellegrinaggi. Avendo
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Santo del giorno 6 settembre: Sant'Eleuterio di Spoleto abate |
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Lunedì 06 Settembre 2021 00:00 |
L'unica fonte per le notizie su Eleuterio è san Gregorio Magno, che lo ricorda più volte nei suoi Dialogi esaltandone le virtù e presentandolo come autore di alcuni racconti riportati nell'opera e di miracoli da lui operati. Eleuterio era abate del monastero di San Marco Evangelista posto fuori le mura di Spoleto e da lui stesso fondato nel 535; già vecchio si ritirò nel monastero di sant'Andrea ad Clivum Scauri in Roma fondato da san Gregorio Magno e vi morì. Il suo corpo fu più tardi trasferito a Spoleto. Uomo di grande semplicità e devozione, assiduo nell'orazione, ebbe dal Signore il dono dei miracoli, uno dei quali fu operato da lui in favore dello stesso san Gregorio Magno. Venerato già come santo nel secolo VIII, il suo nome però fu inserito molto tardi nei martirologi. E' infatti commemorato nel Martirologio Romano il 6 settembre, ma non è questo il suo dies natali, che rimane ignoto; quella data, infatti, fu scelta per una confusione causata dalla
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Santo del giorno 5 settembre: Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) vergine, fondatrice |
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Domenica 05 Settembre 2021 00:00 |
Agnes Gonxhe Bojaxhiu, nata il 26 agosto 1910 a Skopje nell’attuale Macedonia da una famiglia albanese, a 18 anni concretizzò il suo desiderio di diventare suora missionaria ed entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo giunse poi in India. Nel 1931 emise i primi voti, prendendo il nuovo nome di suor Maria Teresa del Bambin Gesù (scelto per la sua devozione alla santa di Lisieux), e per circa vent’anni insegnò storia e geografia alle allieve del collegio di Entally, nella zona orientale di Calcutta. Il 10 settembre 1946, mentre era in treno diretta a Darjeeling per gli esercizi spirituali, avvertì la “seconda chiamata”: Dio voleva che fondasse una nuova congregazione. Il 16 agosto 1948 uscì quindi dal collegio per condividere la vita dei più poveri tra i poveri. Il suo nome è diventato sinonimo di una carità sincera e disinteressata, vissuta direttamente e insegnata a tutti. Dal primo gruppo di giovani che la seguirono sorse la congregazione delle Missionarie della Carità, poi espanse in quasi
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Santo del giorno 4 settembre: San Bonifacio I papa |
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Sabato 04 Settembre 2021 00:00 |
Il padre di Bonifacio era un prete romano di nome Giocondo, nel tempo in cui non c’era ancora una legislazione definita sul celibato ecclesiastico. Molti sacerdoti già lo praticano spontaneamente; però era anche consentita l’ordinazione di uomini sposati, mentre invece si vietava il matrimonio a chi era già diacono o sacerdote. Bonifacio, colto ed equilibrato, si trovava già avanti negli anni quando viene eletto Papa: e non certo pacificamente. A causa della litigiosità interna durante il precedente breve pontificato di papa Zosimo, c’era divisione anche nel clero e nel popolo romano. E così, mentre la maggioranza del clero e del popolo elesse Bonifacio, altri nello stesso giorno eleggono l’arcidiacono Eulalio, subito riconosciuto dall’imperatore occidentale Onorio, che risiedeva a Ravenna. Papa e antipapa, dunque. Allora si ribellò la maggioranza; e, per riportare la pace, l’imperatore vietò a tutti e due di celebrare in Roma i riti pasquali dell’anno 419. Ma Eulalio si ribellò, occupando la sede pontificia del Laterano con i suoi sostenitori, e allora venne sconfessato anche dal sovrano. Così Bonifacio potè finalmente mettersi all’opera. Ora è Papa
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Santo del giorno 3 settembre: Santa Febe collaboratrice di San Paolo |
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Venerdì 03 Settembre 2021 00:00 |
Fonte illustre su santa Febe è lo stesso san Paolo. Febe aveva una mansione ecclesiastica presso la comunità cristiana di Cencre, piccola città portuale a est di Corinto, sull'omonimo istmo in Grecia. Vi ricopriva la carica di oráxovo (= ministra), termine per la prima volta applicato a una donna nella Chiesa nascente e vi si può ben ravvisare, almeno in embrione, I'ufficio delle diaconesse che si affermò nella Chiesa nei secoli posteriori. Di tali donne sembra tratti san Paolo anche in I Tim. 5, 9 sg., dove sono messe in rilievo le qualità familiari e morali necessarie alle vedove per essere elette: la vedova "deve avere non meno di sessanta anni; sia stata sposa di un solo marito, goda di buona riputazione per le sue opere buone, cioè per aver bene allevati i figliuoli, per avere praticata l'ospitalità, lavati i piedi ai santi, soccorsi i tribolati e per essersi dedicata a ogni opera buona". Da questo si deduce che Febe fosse vedova di una certa età e di buona condizione sociale: il che le permetteva di
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Santo del giorno 2 settembre: Sant'Alberto di Pontida abate |
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Giovedì 02 Settembre 2021 00:00 |
Alberto, della nobile famiglia dei Prezzati, fu dapprima un valoroso soldato che, per una grave ferita riportata, lasciò la vita delle armi per cercare la pace di Cristo: dopo aver peregrinato a San Giacomo di Compostella in Spagna, si ritirò a Pontida, sua città natale, dove nella seconda metà del secolo XI, fondò un monastero che dedicò a san Giacomo e che pose sotto la regola di Ugo di Cluny (m. 1109), e del quale, dopo aver fatto un periodo di noviziato a Cluny, fu superiore dopo il suo compagno Guido. Morì il 2 settembre 1095 o 1099. Le sue reliquie con quelle di san Guido, del quale non si conosce l'anno della morte, furono conservate nella chiesa del monastero di Pontida fino al 1373, quando, essendo questa
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Santo del giorno 1° settembre: Beata Isabella Cristina Mrad Campos vergine e martire |
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Mercoledì 01 Settembre 2021 00:00 |
Isabel Cristina Mrad Campos nasce a Barbacena, in Brasile, il 29 luglio 1962, e respira in famiglia una fede autentica che si traduce in concreti gesti di carità. Papà è presidente della San Vincenzo parrocchiale e sulla sua scia si muove tutta la famiglia e in particolare lei, che se non avrà il tempo per entrare a tutti gli effetti nella “San Vincenzo”, ne vive lo spirito e ne assume lo stile. Per questo a scuola si accorgono che “Cris” (come ama farsi chiamare) ha una spiccata predilezione per i compagni più poveri o con maggiori difficoltà di apprendimento; e in parrocchia constatano che è sempre in prima fila in tutte le occasioni benefiche; e nella San Vincenzo testimoniano la sua disponibilità a farsi carico dei bambini con handicap e si commuovono pensando alla delicatezza e alla premura con cui li imbocca e li pulisce. Cris ha grandi sogni, come ogni giovane, ma forse non è un caso che pensi a un
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Santo del giorno 31 agosto: San Cesidio e compagni martiri a Trasacco |
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Martedì 31 Agosto 2021 00:00 |
E' un santo della regione dei Marsi, martirizzato con molti altri cristiani a Trasacco (AQ) presso il lago Fucino, durante la persecuzione di Massimino (235-237). Secondo un’antica ‘passio’ composta verso la fine del secolo IX, si racconta che nella città di Amaria (nel Ponto, nell’attuale Turchia), durante l’impero di Massimino, scoppiò una persecuzione contro i cristiani. Rufino e Cesidio, suo figlio, furono scoperti e imprigionati, il proconsole Andrea li sottopose a tormenti inviando nel carcere anche due meretrici per tentare i cristiani, ma essi superando le prove, ottennero invece la conversione di molti pagani, compreso lo stesso Andrea. Una volta liberati, Rufino e Cesidio si trasferirono in Italia, nella regione dei Marsi, facendo apostolato; dopo un certo tempo Rufino si spostò ad Assisi, mentre il figlio rimase a Trasacco. Dopo alterne vicende Rufino, divenuto 1° vescovo di Assisi e poi patrono della città, fu martirizzato lì vicino. Cesidio trafugò il suo corpo portandolo a Trasacco, ma questo gesto segnò la sua condanna, infatti il magistrato romano ordinò la sua morte; fu ucciso mentre celebrava la Messa insieme a Placido ed Eutichio. Gli
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