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Comunicati
Ostra Vetere: Anniversario del conferimento di riconoscenza all'emigrato Tarugo Franco Segoni il 5 agosto 2005 PDF Stampa E-mail
Sabato 05 Agosto 2023 19:06

Ostra Vetere: Anniversario del conferimento di riconoscenza all'emigrato Tarugo Franco Segoni il 5 agosto 2005Franco Segoni detto Tarugo aveva continuato a frequentare le tante associazioni locali e per questo, tramontato il “ventennio sfascista”, la nuova amministrazione comunale lo riconobbe per quello che era stato: un emigrante di successo che aveva dovuto abbandonare la madrepatria in anni di miseria alla ricerca di un riscatto economico e sociale e che aveva lavorato sodo per sé, per la famiglia e per il suo paese. Per questo gli venne consegnata una prima onorificenza: “COMUNE DI OSTRA VETERE “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo” Al Concittadino Signor Franco Segoni per aver onorato il nome di Ostra Vetere in tanti anni di impegno lavorativo profuso all’estero, con i sensi della più viva gratitudine e sincera riconoscenza da parte dell’Amministrazione Comunale. Il Sindaco Massimo Bello Dalla Residenza Municipale, 8 agosto 2005”. Ed è stata per lui una prima soddisfazione. (al testo 66 Alberto Fiorani: Il montenovese Franco Segoni detto Tarugo - ccp

 
Ostra Vetere: Mensilario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931 PDF Stampa E-mail
Sabato 05 Agosto 2023 19:02

Ostra Vetere: Mensilario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931Padre Rolando Maffoli o.f.m. nacque a Serra Sant’Abbondio (PU), alle falde del Monte Catria, il 5 gennaio 1931. E’ entrato giovanissimo nell’Ordine dei frati minori di San Francesco, presso cui ha prestato la professione religiosa il 17 settembre 1956, per essere poi ordinato sacerdote il 10 novembre 1957. Poco tempo dopo è giunto a Ostra Vetere nel convento di Santa Croce, dove ha prestato la sua opera per oltre sessanta anni di ministero sacerdotale, più volte con la responsabilità di guardiano del convento, guadagnandosi la stima di tutti. Per questo è stato insignito della cittadinanza onoraria e gli è stato assegnato il “Premio San Giovannino” nell’anno giubilare 2000. E’ stato per lunghi anni custode e poi direttore della biblioteca comunale “Giuseppe Tanfani”, prodigandosi in attività di sostegno scolastico a favore di tanti ragazzi del paese, cui impartiva gratuitamente lezioni di latino. Sue sono alcune pubblicazioni edite dal Centro di Cultura Popolare: 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli

 
Anniversario della Liberazione Ostra Vetere con l’ingresso dei bersaglieri il 4 agosto 1944 PDF Stampa E-mail
Venerdì 04 Agosto 2023 18:49

Ostra Vetere: Anniversario della Liberazione Ostra Vetere con l’ingresso dei bersaglieri il 4 agosto 1944Verso la fine della seconda guerra mondiale 1939-1945 anche le nostre contrade vennero investite dal turbine militare sotto l’invasione dell’esercito tedesco, in ritirata a motivo della avanzata delle truppe del Corpo di Liberazione Italiano che lentamente risaliva la penisola. Fra le truppe alleate figurava anche un contingente di bersaglieri, in cui era inserito anche il nostro concittadino sottotenente Nazzareno Pancotti. Grazie a lui l’intenso bombardamento che era stato deciso dal Comando Alleato, allo scopo di scacciare le truppe del regime nazional-socialista tedesco di Hitler affiancate dalle truppe volontarie della Repubblica Sociale Italiana del dittatore nazional-socialista Mussolini, il paese di Ostra Vetere venne risparmiato e, in vista della successiva imminente liberazione del paese, il sottotenente Nazzareno Pancotti, travestito con abiti civili da contadino, nottetempo riuscì ad

 
Ostra Vetere: Anniversario della ricognizione del sottotenente Nazzareno Pancotti il 3 agosto 1944 PDF Stampa E-mail
Giovedì 03 Agosto 2023 18:46

Ostra Vetere: Anniversario della ricognizione del sottotenente Nazzareno Pancotti il 3 agosto 1944Verso la fine della seconda guerra mondiale 1939-1945 anche le nostre contrade vennero investite dal turbine militare sotto l’invasione dell’esercito tedesco, in ritirata a motivo della avanzata delle truppe del Corpo di Liberazione Italiano che lentamente risaliva la penisola. Fra le truppe alleate figurava anche un contingente di bersaglieri, in cui era inserito anche il nostro concittadino sottotenente Nazzareno Pancotti. Grazie a lui l’intenso bombardamento che era stato deciso dal Comando Alleato, allo scopo di

 
Ostra Vetere: Anniversario delle oche del Campidoglio che salvano Roma dai Galli di Brenno il 3 agosto 390 a.C. PDF Stampa E-mail
Giovedì 03 Agosto 2023 18:41

Ostra Vetere: Anniversario delle oche del Campidoglio che salvano Roma dai Galli di Brenno il 3 agosto 390 a.C. Dopo la sconfitta del 18 luglio 390 avanti Cristo dell'esercito romano nella piana della Marcigliana in corrispondenza dell’affluente Allia del fiume Tevere, così grave che la data del 18 luglio (il Dies Alliensis) fu da allora considerata come giorno nefasto (Nefas) nel calendario romano e che, collegata a questa ricorrenza, vennero poi istituiti i cosiddetti Lucaria (19 e il 21 luglio) che celebravano le divinità dei boschi che avevano offerto rifugio agli scampati della battaglia, presi dal panico i soldati romani si  rifugiarono a Caere e Veio; chi restò a Roma organizzò le difese sul Campidoglio. Quando i Galli occuparono la città trovarono solo i Senatori nella Curia. Uccisi i senatori, iniziarono a saccheggiare la città del tutto indifesa. Durante il sacco si inserisce la leggenda delle oche del Campidoglio. Dalla città bassa i Galli si diressero nottetempo verso la rocca del Campidoglio, dove si trovava l'ultima resistenza romana a difesa dei templi e dell'oro della città. L'intenzione era quella di sorprendere i difensori attraverso un passaggio segreto. Il piano fallì

 
Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 02 Agosto 2023 18:55

Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022Il 2 dicembre 2022, con il nostro articolo intitolato “Ostra Vetere: Quanti danni fecero i Nicola Brunetti con la statua di Traiano”, dopo aver fatto la storia del ritrovamento alle Muracce della splendida statua dell’imperatore Traiano descrivendo le peripezie che la legavano a più compaesani tutti chiamati Nicola Brunetti, che tanto si erano dati da fare per farla finire ingloriosamente all’estero presso il Musèe d’Art e d’Histoire di Ginevra in Svizzera, avevamo anche iniziato a informare che la storia sta cambiando e i Paesi originari delle opere d’arte trafugate incominciano a pretenderle indietro, come l'Egitto che rivuole la Stele di Rosetta, il prezioso reperto archeologico che consentì all’archeologo Champollion di decifrare la lingua dei geroglifici degli antichi faraoni  (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68534-ostra-vetere-quanti-danni-fecero-i-nicola-brunetti-con-la-statua-di-traiano). E da lì la storia si ripete pedissequamente, tanto che il giorno dopo, il 5 dicembre 2022 avevamo dato notizia che la Grecia rivuole i suoi marmi del Partenone di Atene (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68579-ostra-vetere-non-solo-legitto-rivuole-la-stele-di-rosetta-adesso-anche-la-grecia-rivuole-i-marmi-del-partenone) e il giorno successivo ancora, il 6

 
Ostra Vetere: Mensilario dell'elezione del sindaco ser Cicco di Giacomo il 1° settembre 1355 PDF Stampa E-mail
Martedì 01 Agosto 2023 19:10

Ostra Vetere: Mensilario dell'elezione del sindaco ser Cicco di Giacomo il 1° settembre 1355Il tormentato periodo di storia patria della metà del XIV° secolo, all'epoca della cosiddetta "cattività avignonese", è quel periodo storico nel quale i Papi non risiedevano più a Roma, ma ad Avignone in Francia. La lontananza della Curia Romana dall'Italia, ma soprattutto la debolezza politica del Papato, avevano creato le condizioni favorevoli ai tanti signorotti disseminati sulle terre dello Stato della Chiesa che cercarono di liberarsi dalla sua dipendenza e di crearsi propri stati indipendenti. L'anarchia era così accentuata che queste Signorie si trovavano continuamente in lotta: ognuna cercava di sopravvivere lottando contro l'invadenza del vicino e a sua volta era invadente con qualc'altro. Le guerre, i colpi di mano, gli attentati proditori e le rivolte erano fatti quotidiani. Così anche nella nostra zona avvenivano le stesse cose: Nicolò Bisaccioni conte di Boscareto aveva ben presto conquistato Montenovo e Corinaldo e, postosi a capo del partito ghibellino sostenitore dell'imperatore, aveva ben presto esteso il suo dominio. Lo ricordiamo alla presa del forte di

 
Ostra Vetere: Mensilario della morte di papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Lunedì 31 Luglio 2023 18:41

Ostra Vetere: Mensilario della morte di papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022Il papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, è morto la mattina del 31 dicembre 2022 alle ore 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, e mentre la notizia faceva immediatamente il giro del mondo, messaggi e testimonianze di cordoglio sono cominciate ad arrivare da ogni continente. In Vaticano sono immediatamente cominciati i preparativi per i riti dei giorni successivi che, pur nella "semplicità" chiesta da Benedetto XVI, prevederanno i momenti pubblici nella Basilica e nella Piazza e anche l'arrivo di delegazioni straniere per le esequie. "La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l'Italia – ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l'intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio". I funerali di Benedetto XVI sono stati celebrati giovedì 5 gennaio 2022, alle 9.30, in Piazza San Pietro, in quella stessa piazza nella quale il nostro presidente Alberto Fiorani venne ricevuto da papa Benedetto XVI in qualità, allora, di Presidente del Coordinamento Regionale delle Confraternite e di Vice Presidente Nazionale delle Confraternite d’Italia, e durante la quale fece dono al pontefice di uno dei testi da lui scritti per il Centro di Cultura Popolare, il numero 63 - Alberto Fiorani, Pio IX e le confraternite, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2001, pp. 48, in memoria del nostro papa senigalliese Beato Pio IX, testo che papa Benedetto XVI apprezzò pubblicamente, come documentano le immagini allegate. Benedetto XVI, dopo la sua storica rinuncia al pontificato del febbraio 2013, ha terminato il suo viaggio terreno e il Centro di Cultura Popolare attende che i suoi tanti meriti di pastore buono e

 
Ostra Vetere: Mensilario dell’arrivo delle Suore in servizio all’Opera Pia “Buti” il 29 ottobre 1888 PDF Stampa E-mail
Sabato 29 Luglio 2023 19:19

Ostra Vetere: Mensilario dell’arrivo delle Suore in servizio all’Opera Pia “Buti” il 29 ottobre 18881888 - Quattro suore gianelline, accompagnate dalla Madre Generale suor Maria Raffo e dalla Madre Vicaria suor Maria Agnese Prefumo, arrivano in paese alle ore quattro pomeridiane, provenienti da Senigallia. Due amministratori del Comune erano andati loro incontro con due carrozze: appena giunte, le suore hanno una calorosa accoglienza sia da parte del sindaco e degli amministratori dell'Opera Pia Buti che da parte della popolazione. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, p. 30).

Tutte le notizie sono tratte dalle pubblicazioni a stampa o dalle pagine elettroniche del sito internet del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere (AN), che sono indicate singolarmente nelle note, e che sono in continuo aggiornamento. Per approfondire le notizie, consultare i volumi originali, il cui elenco completo si trova nella pagina

 
Ostra Vetere - Mensilario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C. PDF Stampa E-mail
Giovedì 27 Luglio 2023 19:01

Ostra Vetere - Mensilario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C.Marco Ulpio Nerva Traiano  (Italica, 18 settembre 53 – Selinunte in Cilicia, 8 agosto 117) imperatore romano regnante dal 98 al 117 d.C., nacque nella città romana spagnola di Italica (odierna Santiponce, non lontano dall'attuale Siviglia) fondata e abitata da coloni italici nel 206 a.C. da un insieme di veterani (legionari romani e alleati italici) feriti o malati dell'esercito di Scipione Africano, nella Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). Il ramo traianeo della Gens Ulpia proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi. Suo padre Marcus Ulpius Traianus, anche lui nato nella città di Italica in Hispania, era senatore, e quindi Traiano apparteneva a una famiglia senatoria. Nell'88 ottenne il comando come legatus legionis della legio VII Gemina, che era posizionata nel nord della Spagna. E mentre era al comando della legione spagnola, Domiziano gli ordinò durante l'inverno dell'88/89 di sopprimere la ribellione di Lucio Antonio Saturnino a Mogontiacum (Magonza), nella Germania Superiore. Ma la rivolta di Saturnino fu repressa nel sangue da Aulo Bucio Lappio Massimo prima che Traiano potesse intervenire. Per ricompensarlo della sua fedeltà Domiziano lo fece console con Manio Acilio Glabrione nel 91. Valente militare e popolare comandante, venne adottato

 
Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo PDF Stampa E-mail
Mercoledì 26 Luglio 2023 18:42

Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere MontenovoFederico Ruggero di Hohenstaufen nacque a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a

 
a MONTENOVO i fatti nostri del 26 luglio PDF Stampa E-mail
Mercoledì 26 Luglio 2023 00:00

a MONTENOVO i fatti nostri del 26 luglio1822 - Quasi completata la spartizione dei grani fra padroni e contadini; in generale la raccolta è stata abbondantissima, tanto che ha fatto registrare un aumento di produzione di più della metà, nonostante la stagione avversa e l’infestazione di “carbone” che ha pregiudicato un buon quinto del raccolto. Il grano nuovo a Montenovo si vende a scudi 6 il rubbio, mentre a Senigallia a scudi 6.30. Il grano dell’annata precedente si vende a scudi  7.20 a Montenovo e in Senigallia a scudi 7.60. Le fave quì a scudi 3.80 e a Senigallia scudi 4:20. Degli altri prodotti agricoli ancora non si tratta, mentre è finalmente giunto il prezzo medio de bachi da seta, poichè sulla piazza di Fossombrone è stabilito il prezzo a baiochi 22.-:3. 6/1 il %, ma a

 
Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010 PDF Stampa E-mail
Domenica 23 Luglio 2023 18:29

Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010Ricorre oggi l’anniversario del riconoscimento, il 23 giugno 2010 del famoso “Cannone di Fico” che tanta storia popolare rammenta alla memoria dei montenovesi. Non c’è migliore descrizione del fatto che trascrivere la lettera aperta scritta in quella data dal presidente del Centro di Cultura Popolare agli amministratori comunali per valorizzare il Cannone di fico: "Al Sindaco, Agli Assessori, Ai Viceassessori, Ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Oggetto: Il “Cannone di fico”. Partecipando qualche sera fa ad una riunione indetta nella Sala Consiliare in Municipio, ho casualmente notato, seminascosto dietro una delle tende drappeggianti le finestre, un cimelio di singolare interesse per tutta la comunità locale: il famoso “Cannone di fico”, così identificato dalla felice intuizione del compianto Fabrizio Lipani, ex presidente di questo Centro di Cultura Popolare, storiografo, attento osservatore e antiquario. Si tratta di un cimelio sul quale la salacia dell’immaginario popolare montenovese da secoli bonariamente dileggiava il vicino Comune di Corinaldo, dopo l’esito inglorioso della Quattrocentesca “guerra del Gabbianello perduto” che tutti ben conoscono qui a Ostra Vetere, perché tramandata oralmente da generazioni in generazioni. La carica satirica della storiella, un tempo motivo di sdegnata reazione dei nostri convicini corinaldesi, ha superato la fase plurisecolare dell’offensivo dileggio ed è ormai pacificamente accolta anche dagli interessati, che annualmente festeggiano altro “Cannone di fico” in apertura della Sagra corinaldese del “Pozzo della Polenta”. Tutti ritenevano che la storiella popolare fosse una lepida invenzione di qualche locale buontempone, seppure priva di concreta aderenza a fatti veri, fin quando, nel dicembre dell’ormai lontano 1993, il compianto Fabrizio Lipani ebbe una casuale e fortuita intuizione, anche a seguito del ritrovamento di preziosa documentazione storica, che volle approfondire con ricerche mirate e consulti professionali. Giunse così a formulare quella che si dimostrò essere ben più che una intuizione: il pesante ferrovecchio degradato da tempo immemorabile a umile fermaporta del vecchio ufficio d’anagrafe in Municipio era proprio un frammento di una spingarda del secolo XV, forse XIV, di cui ebbe il piacere di divulgare, in bacheca e sulla stampa, una bella fotografia per annunciare il ritrovamento del famoso “Cannone di fico”. Anche il direttore del Museo Nazionale

 
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