Santo del giorno 13 giugno: Beata Marianna Biernacka madre di famiglia martire |
|
|
|
Domenica 13 Giugno 2021 00:00 |
Nel giorno della festa di sant'Antonio da Padova, figura tra le più care alla devozione cristiana, il Martirologio Romano cita anche una figura del nostro tempo: Marianna Biernacka (Lipsk, Polonia, 1888 - Niemowicze, Polonia, 13 luglio 1943), una dei 108 martiri polacchi del nazismo che San Giovanni Paolo II ha proclamati beati il 13 giugno 1999 a Varsavia, durante il suo settimo viaggio apostolico in Polonia. Questa beata, della diocesi di Lomza in Polonia, nacque nel 1888 a Lipsk, in una famiglia di cristiani ortodossi. A 17 anni nel 1905, insieme ai suoi familiari, passò fra i cattolici di rito latino. All’età di 20 anni si sposò con il rito cattolico con Ludwik Biernacki; dal matrimonio nacquero sei figli. Dopo la morte del marito coabitò con il figlio Stanislao e con sua moglie, condividendo la sua vita con la giovane coppia, dimostrando saggezza cristiana e amore fraterno verso di
|
Santo del giorno 12 giugno: Sant'Anna Kasinskaja Principessa di Pskov e monaca |
|
|
|
Sabato 12 Giugno 2021 00:00 |
Anna era figlia del Principe Dimitrij Borisovic di Rostov. Fin dai primi anni di vita venne educata ai dettami cristiani sotto la guida di sant’Ignazio vescovo di Rostov. Divenuta giovinetta Anna andò in sposa a Mikhail di Tver. Il matrimonio ebbe luogo l’8 novembre 1294 nella cattedrale Preobrazenskij di Tver. Anna e Mikhail ebbero 5 figli: Feodora (morta in tenera età dopo una breve malattia), Dimitrij, Alessandro, Kostantin e Basiglio. Tver venne fondata (i primi documenti risalgono al 1164) dai mercanti provenienti da Novgorod sulle rotte commerciali che univano la Russia settentrionale all’impero bizantino e divenne parte integrante del Principato di Vladimir - Suzdal nel 1209. Il Principato di Tver si trasformò velocemente in uno dei più ricchi e popolosi Stati Russi in quanto il territorio era difficilmente accessibile dalle
|
Santo del giorno 11 giugno: Santa Paola Frassinetti vergine fondatrice |
|
|
|
Venerdì 11 Giugno 2021 00:00 |
Nella chiesa di Santa Chiara in Albaro (Genova) il 12 agosto 1834 nasce una comunità di future suore educatrici, che sono sette. Aprono un paio di scuole per bambine povere, ricevono nuove aspiranti; ma poi alcune si ammalano, altre se ne vanno, girano maldicenze... Infine il padre della fondatrice la fa tornare a casa. Nascono così le Figlie della Santa Fede, poi Suore di Santa Dorotea, fondate da Paola Frassinetti, 25 anni, di fragile salute, di modi timidi e dolci. E di fortissima volontà. Aveva 9 anni quando le è morta la madre e ha dovuto badare al padre e a 4 fratelli con l’aiuto di una zia. Dai 12 anni, morta pure la zia, ha fatto da sola. A 22 è diventata collaboratrice del fratello don Giuseppe, parroco a Quinto, presso Genova (e anche lui destinato agli altari). Ha progettato e fatto nascere la fondazione, poi l’ha vista bloccarsi: ma nella Pasqua 1846 la fa ripartire, dopo aver persuaso il padre. La comunità prende forma: l’abito, i primi voti. Nel 1841 eccola a Roma, per piantare l’istituto anche lì: lei e due novizie, alloggiate sopra le scuderie dei
|
Santo del giorno 10 giugno: San Bogumilo di Gnesno vescovo eremita |
|
|
|
Giovedì 10 Giugno 2021 00:00 |
Il centro del culto di San Bogumilo, esistente già nel secolo XV, era la chiesa parrocchiale della Santissima Trinità a Dobrowo, dove si trovava la sua tomba. I primi documenti del suo culto sono i decreti degli anni 1443 e 1462, emanati dagli arcivescovi di Gnesno per regolare le offerte «ad tumbam S. Bogumili». Nel 1580 circa, eseguendosi la recognitio corporis, si trovarono nella tomba il pastorale e l'anello che attestavano la sua dignità episcopale, dignità che trova un riscontro nei quadretti della chiesa di Dobrowo, in cui Bogumilo è rappresentato quale vescovo con la mitra e il pastorale e nell'abito camaldolese, da cui è stata arguita la sua appartenenza a quest'Ordine. Una biografia, scritta a Dobrowo intorno al 1584, ci informa che Bogumilo discendeva dalla famiglia di sant’Adalberto, che fu arcivescovo di Gnesno
|
Santo del giorno 9 giugno: San Vincenzo vescovo di Agen |
|
|
|
Mercoledì 09 Giugno 2021 00:00 |
A Vernemet nel territorio di Agen nell’Aquitania, in Francia, san Vincenzo, martire, che si dice abbia consumato il proprio martirio per Cristo durante la celebrazione di una festa pagana in onore del sole. La diocesi comprende il dipartimento francese del Lot e Garonna. Sede vescovile è la città di Agen, dove si trova la cattedrale di San Caprasio. Incerto è stabilire l'origine del cristianesimo nell'agennais. Nei più antichi documenti liturgici della diocesi san Marziale (I o III secolo), chiamato "nostro
|
Santo del giorno 8 giugno: San Medardo vescovo |
|
|
|
Martedì 08 Giugno 2021 00:00 |
San Medardo vescovo è il patrono di Arcevia (AN), in cui si conserva una reliquia donata alla città dall’imperatore Carlo Magno. Il padre di Medardo è uno dei Franchi conquistatori della Gallia con re Clodoveo. Sua madre è di famiglia gallo-romana: appartiene alla classe nobile del popolo“conquistato”. Sicché lui, Medardo, fa parte della prima generazione “francese”, nata dalla fusione delle due stirpi. Dopo gli studi a Viromandensium (attuale Saint-Quentin) viene ordinato sacerdote, e diventa precocemente famoso per alcuni miracoli attribuitigli, minuscoli prodigi. Un giorno, la sua preghiera ha reso “muta” la campanella che segnalava il furto di una mucca; un’altra volta, ha placato e dirottato uno sciame di api, inferocite contro un uomo che rubava l’arnia col miele. Miracoli a favore dei ladri, insomma. Ma quei ladri stavano derubando lui: sua era la mucca, suo il miele; sua anche una vigna depredata da uno che lui ha aiutato a fuggire. Narrazioni ingenue, probabilmente leggendarie: ma sono importanti come
|
Santo del giorno 7 giugno: San Godescalco Re dei Vendi martire |
|
|
|
Lunedì 07 Giugno 2021 00:00 |
Figlio del duca Udo o Utone, che ancora nei primi anni dell'imperatore Corrado II governava gli Obodriti e i Vagri, Godescalco venne educato sin dalla nascita nella religione cristiana, dapprima in famiglia, quindi nel monastero di San Michele a Liineburg. Alla morte del padre, assassinato per mano di un sassone che voleva vendicarsi della tirannia e della crudeltà di Udo, qualificato peraltro dal cronista Adamo di Brema come male christianus, Godescalco, sacrificando la sua fede alla vendetta, abiurò al Cristianesimo e, postosi alla testa della sua gente, si unì ad altri principi pagani per andare contro i Sassoni. Combatté a lungo contro di essi, portando nella loro terra distruzioni e morte, finché, cedendo al rimorso per tanti dolori e rovine arrecati, si arrese al duca di Sassonia Bernardo II, il quale, dopo averlo tenuto prigioniero per qualche
|
Santo del giorno 6 giugno: Santi Artemio e Candida sposi martiri |
|
|
|
Domenica 06 Giugno 2021 00:00 |
La santa martire Paolina è citata in molte fonti agiografiche antiche, insieme ai genitori Artemio e Candida. Questi martiri vengono commemorati al 6 giugno nel ‘Martirologio Romano’, sulla base della ‘Passio ss. Petri et Marcellini’ che racconta: Artemio era il custode del carcere romano dove erano prigionieri i due cristiani poi martiri Pietro e Marcellino e aveva una figlia posseduta dal demonio, Paolina. Pietro gli promise la liberazione della figlia se si fosse convertito al cristianesimo, Artemio si rifiutò, considerando il santo martire come un pazzo. Ma in seguito ad un miracolo si ricredette e si convertì insieme alla moglie Candida e alla figlia Paolina che fu guarita. Denunciato come cristiano al tribunale del giudice Sereno, Artemio fu condannato a
|
Santo del giorno 5 giugno: Beata Margherita Lucia Szewczyk fondatrice |
|
|
|
Sabato 05 Giugno 2021 00:00 |
Łucia Szewczyk nacque nel 1828 a Szepetówka (Ucraina) in una famiglia profondamente religiosa. Rimase presto orfana e venne allevata da una sorellastra, che era già sposata, potendo ricevere una buona istruzione. A vent’anni professò nel Terz ’Ordine francescano, con voti privati, e cominciò ad assistere alcune anziane bisognose, vivendo al meglio la sua vocazione. Avrebbe desiderato entrare in un istituto, ma la situazione politica era complessa, la Chiesa perseguitata e gli ordini religiosi soppressi. Poco più che quarantenne intraprese un pellegrinaggio in Terra Santa dove stette tre anni circa e, come volontaria, servì a Gerusalemme i pellegrini nell’ospedale di San Giuseppe, insieme ad alcune suore francesi. In quel servizio fece suo il proposito di consacrare totalmente la vita a Dio nel servizio ai poveri. Fu poi pellegrina a Loreto e anche presso la “Santa Casa” rinnovò il proposito. Si stabilì a Zakroczym (Varsavia), che era sotto l’occupazione russa, e si dedicò con grande
|
Santo del giorno 4 giugno: Santa Buriana di Cornovaglia vergine |
|
|
|
Venerdì 04 Giugno 2021 00:00 |
Santa Buriana di Cornovaglia è una vergine irlandese vissuta tra il V e il V secolo. Sappiamo che santa Buriana, partita dall’Irlanda, visse ritirata dal mondo in un eremo della Cornovaglia e morì verso l’anno 530. C’è un racconto tradizionale che la indica come la figlia di un re irlandese che si portò in Cornovaglia quale missionaria per andare a convertire la popolazione locale al cristianesimo. Una leggenda narra di come santa Buriana abbia guarito il figlio paralizzato del re Geraint di Dumnonia. Il re dei sassoni occidentali, Atelstano (Athelstan), dopo aver annesso al suo regno la Cornovaglia, in segno di ringraziamento fondò una chiesa in suo onore a Saint Buryan, per conservare in un luogo adatto le reliquie della santa. La chiesa di Sainy Byryan è costellata di prove dell'attività neolitica nella zona, dai cerchi di pietre e croci celtiche, da camere funerarie e da antichi pozzi sacri. La chiesa di St Buryan è famosa per avere il più pesante complesso di sei campane al mondo. Nel corso del tempo la sua festa veniva celebrata in giorni diversi. Nel martirologio di Exter del secolo XI, era ricordata come la figlia di un capo dei Munster, nel giorno 1 maggio,
|
Santo del giorno 3 giugno: San Genesio di Clermont vescovo |
|
|
|
Giovedì 03 Giugno 2021 00:00 |
La lista espiscopale di Clermont in Alvernia (Francia) fa menzione di Genesio (in latino Genesius; francese Genès, Genet) come ventunesimo vescovo di quella sede dopo san Gallo II, il cui episcopato si colloca alla metà del VII secolo, e prima di Gyroind, iscritto sul privilegio di Emmone di Sens per St-Pierre-le-Vif (660 circa). La “Vita di san Proietto”, uno dei suoi successori morto circa nel 676, scritta da un contemporaneo, riferisce che Genesio arcidiacono, poi vescovo, diede a Proietto giovinetto un'accurata educazione ("paternale affectu cum omnia diligenti enutrivit ac erudivit") facendolo in seguito suo consigliere e dispensatore delle sue elemosine ai poveri. La “Vita di san Bonito” (circa 623-706), altro vescovo di Clermont, anch'essa opera di un contemporaneo, chiama Genesius nobilissimus pontifex. Usufruendo del suo patrimonio, Genesio costruì a Clermont una chiesa dedicata a san Sinforiano, dove fu sepolto e che portò in seguito il suo nome. Fondò anche un ospedale ed un monastero chiamato Manglieu, su un suo terreno personale a una trentina di chilometri da
|
Santo del giorno 2 giugno: Beata Eufemia Giustiniani badessa |
|
|
|
Mercoledì 02 Giugno 2021 00:00 |
La beata Eufemia Giustiniani nacque a Venezia nel 1408. All’età di diciassette anni, nel 1425 entrò nel monastero delle benedettine di Santa Croce alla Giudecca, facendo la professione religiosa nell’anno seguente. Nel 1444 è stata eletta badessa del monastero e impose alla sua comunità una grande severità e austerità nel rispetto della regola, tanto che durante il corso del suo governo, il Patriarca dovette intervenire più volte per mitigare la severità vigente nel monastero. La beata Eufemia Giustiniani, morì il 2 giugno 1487, dopo aver governato il monastero per tutta la sua vita, e fu sepolta nel cimitero comune. La fama di santità per la beata venne riconosciuta per la prima volta nel 1620 da Bernardo Giustiniani, che la fece conoscere attraverso il catalogo agiografico del patriarca Giovanni Tiepolo del 1620. Dopo che, attraverso l’intercessione della beata, furono compiuti numerosi miracoli, nel 1646, per volontà del Patriarca Giovan Francesco Morosini, i suoi resti
|
|
|