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Comunicati
Ostra Vetere: Anniversario della dedicazione dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza il 25 marzo 1444 PDF Stampa E-mail
Sabato 25 Marzo 2023 18:00

Ostra Vetere: Anniversario della dedicazione dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza il 25 marzo 1444In occasione della annuale festività religiosa dell’Annunziata, titolare della nostra chiesa principale ostraveterana dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza, offriamo ai nostri lettori un ulteriore passo dell’interessantissimo volume stampato a cura del Centro di Cultura Popolare e scritto qualche anno fa dall’ingegnere Francesco Fiorani nel corso dei suoi studi universitari, che scopre tante sconosciute vicende storiche locali, ponendosi quindi come notevolissimo contributo alla conoscenza storica del nostro paese. 66 - Francesco Fiorani, L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2002, pp. 624. Segue l’estratto da pagina 25 a pagina 26: “INTRODUZIONE di don Mauro Baldetti Abate di Santa Maria Annunziata di Piazza di Ostra Vetere. Mi ha profondamente impressionato la lettura del significato e dei valori simbolici dell’architettura sacra da parte dei Gualandi, costruttori della ricostruzione otto-

 
Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010 PDF Stampa E-mail
Giovedì 23 Marzo 2023 18:21

Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010Ricorre oggi l’anniversario del riconoscimento, il 23 giugno 2010 del famoso “Cannone di Fico” che tanta storia popolare rammenta alla memoria dei montenovesi. Non c’è migliore descrizione del fatto che trascrivere la lettera aperta scritta in quella data dal presidente del Centro di Cultura Popolare agli amministratori comunali per valorizzare il Cannone di fico: "Al Sindaco, Agli Assessori, Ai Viceassessori, Ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Oggetto: Il “Cannone di fico”. Partecipando qualche sera fa ad una riunione indetta nella Sala Consiliare in Municipio, ho casualmente notato, seminascosto dietro una delle tende drappeggianti le finestre, un cimelio di singolare interesse per tutta la comunità locale: il famoso “Cannone di fico”, così identificato dalla felice intuizione del compianto Fabrizio Lipani, ex presidente di questo Centro di Cultura Popolare, storiografo, attento osservatore e antiquario. Si tratta di un cimelio sul quale la salacia dell’immaginario popolare montenovese da secoli bonariamente dileggiava il vicino Comune di Corinaldo, dopo l’esito inglorioso della Quattrocentesca “guerra del Gabbianello perduto” che tutti ben conoscono qui a Ostra Vetere, perché tramandata oralmente da generazioni in generazioni. La carica satirica della storiella, un tempo motivo di sdegnata reazione dei nostri convicini corinaldesi, ha superato la fase plurisecolare dell’offensivo dileggio ed è ormai pacificamente accolta anche dagli interessati, che annualmente festeggiano altro “Cannone di fico” in apertura della Sagra corinaldese del “Pozzo della Polenta”. Tutti ritenevano che la storiella popolare fosse una lepida invenzione di qualche locale buontempone, seppure priva di concreta aderenza a fatti veri, fin quando, nel dicembre dell’ormai lontano 1993, il compianto Fabrizio Lipani ebbe una casuale e fortuita intuizione, anche a seguito del ritrovamento di preziosa documentazione storica, che volle approfondire con ricerche mirate e consulti professionali. Giunse così a formulare quella che si dimostrò essere ben più che una intuizione: il pesante ferrovecchio degradato da tempo immemorabile a umile fermaporta del vecchio ufficio d’anagrafe in Municipio era proprio un frammento di una spingarda del secolo XV, forse XIV, di cui ebbe il piacere di divulgare, in bacheca e sulla stampa, una bella fotografia per annunciare il ritrovamento del famoso “Cannone di fico”. Anche il direttore del Museo Nazionale

 
Ostra Vetere: Mensilario della conclusione della Miscelanea Veritas di Francesco Procaccini il 20 dicembre 1840 PDF Stampa E-mail
Lunedì 20 Marzo 2023 18:52

Ostra Vetere: Mensilario della conclusione della Miscelanea Veritas di Francesco Procaccini il 20 dicembre 18401840 – Dopo alcuni giorni di notazioni sempre più tremolanti, l'ultima nota di “Miscelanea Veritas” di Francesco Procaccini è del 20 dicembre 1840. Cessa così, con la morte dell’autore, il diario venticinquennale di Montenovo del primo Ottocento. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 145). Una monografia edita dal Centro di Cultura Popolare ha reso omaggio alla memoria del primo “cronista”-giornalista del Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere), Francesco Procaccini, nato il 31 ottobre 1770 a Montesanvito dal medico di quel Comune e

 
Ostra Vetere: Mensilario del titolo di Operaio d'onore al sampietrino Giovanni Segoni il 19 gennaio 1951 PDF Stampa E-mail
Domenica 19 Marzo 2023 18:11

Ostra Vetere: Mensilario del titolo di Operaio d'onore al sampietrino Giovanni Segoni il 19 gennaio 1951Era stato il capo dei “sampietrini” Giovanni Segoni di Ostra Vetere a effettuare la scoperta della reliquia di San Pietro sotto la Basilica Vaticana e per questo venne insignito il 19 gennaio 1951 del titolo di “operaio d’onore” e della croce “Pro Ecclesia et Pontifice” dal papa Pio XII, come riporta l’edizione dell’Osservatore Romano del giorno dopo, riprodotto nella foto. Nella foto al centro della prima pagina dell’Osservatore Romano Giovanni Segoni è ritratto, il primo a destra, insieme al Papa Pio XII e ai membri della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/14408-vaticano-due-nuovi-membri-nella-pontificia-commissione-di-archeologia-sacra-per-la-quale-lavoro-il-montenovese-giovanni-segoni). Papa Pio XII, pochi mesi dopo la sua elezione a pontefice, volle iniziare gli scavi sotto il pavimento della Basilica Vaticana e specialmente sotto l'altare della Confessione dove, secondo l'ininterrotta tradizione, si sarebbe dovuta trovare la tomba dell'Apostolo san Pietro. Questi scavi, diretti da monsignor Ludovico Kaas coadiuvato dagli archeologi professor Enrico Josi, Padre Antonio Ferrua e Padre Engelbert Kirschbaum e dall'architetto Bruno Maria Apollonj Ghetti, durarono circa un decennio (dal 1941 al 1950) e portarono dapprima alla scoperta, sotto la Basilica Vaticana, di una vasta necropoli di epoca precristiana, orientata da ovest a est, che l'estrema zona ovest comprende un cortile abbastanza vasto, delimitato sulla sinistra da un muro che va da nord a sud, detto "Muro rosso", dal colore dell'intonaco che lo ricopre. Al centro di questo "Muro rosso" è visibile una piccola nicchia semicircolare e un poco più in alto un piccolo muro, ricoperto sul lato nord da numerosi graffiti, che fa da sfondo alla Edicola del II secolo e la base delle due colonnine marmoree che sostenevano la lastra di travertino che costituivano l'Edicola o "Trofeo di Gaio" del II secolo. Tra la nicchia e la base delle due colonnine, ossia proprio al centro del

 
Ostra Vetere: Anniversario della nascita dell’abate don Pietro Bonucci ad Arcevia il 19 marzo 1910 PDF Stampa E-mail
Domenica 19 Marzo 2023 18:05

Ostra Vetere: Anniversario della nascita dell’abate don Pietro Bonucci ad Arcevia il 19 marzo 1910Ricorre oggi l’anniversario della nascita dell’abate don Pietro Bonucci. Era nato ad Arcevia il 19 marzo 1910 e appena trentenne, giovane sacerdote, venne nominato abate dell’abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza di Ostra Vetere, dove giunse da Senigallia il 24 aprile 1940 e dove rimase alla guida della parrocchia fino al 26 giugno 1978. Nei primi anni del suo ministero visse il terribile periodo della seconda guerra mondiale, compreso il tragico passaggio del fronte di guerra nel 1944. Stava celebrando la Messa mattutina quando una delle cannonate che funestarono il paese colpì anche l’abside della chiesa, provocando gravi danni, tanto che dovette interrompere la celebrazione per spostarsi presso il rifugio sotto il Palazzo Marulli, coperto di polvere delle macerie. Guidò poi con polso fermo e grande autorevolezza morale e civile la comunità locale durante i tumultuosi anni del grande sviluppo economico

 
Ostra Vetere: Anniversario dell’ingresso del Comune di Montenovo nel Regno d’Italia il 18 marzo 1861 PDF Stampa E-mail
Sabato 18 Marzo 2023 17:37

Ostra Vetere: Anniversario dell’ingresso del Comune di Montenovo nel Regno d’Italia il 18 marzo 1861Il 17 marzo 1861 il neonato Parlamento italiano, appena raggiunta l’Unità d’Italia, aprì i lavori con la proclamazione del Regno d'Italia, mentre il re di Sardegna Vittorio Emanuele II di Savoia assunse il titolo di re d'Italia. E poco dopo, il 27 marzo 1861, con un discorso alla Camera di Torino il primo ministro Cavour proclamò ufficialmente Roma capitale del Regno d'Italia. Il libero Comune di Montenovo, dopo circa 700 anni di storia compiuti all’interno della Stato della Chiesa, dal 18 marzo 1861 venne assunto nella nuova realtà politica e istituzionale italiana.

 
Ostra Vetere: Mensilario dei Galli Senoni di Brenno che sconfiggono i romani all'Allia il 18 luglio 390 a.C. PDF Stampa E-mail
Sabato 18 Marzo 2023 17:28

Ostra Vetere: Mensilario dei Galli Senoni di Brenno che sconfiggono i romani all'Allia il 18 luglio 390 a.C.Brenno unificò le tribù dei Galli Sénoni conquistando tutte le terre tra Romagna e Piceno. Quindi, durante una incursione contro gli Etruschi, assediò Chiusi che invocò l'aiuto di Roma. Il Senato romano inviò tre emissari appartenenti alla Gens Fabia, per mediare tra Galli e assediati (WWW Brenno = http://it.wikipedia.org/wiki/Brenno). Diodoro (XIV, 113-117) dice che i Romani erano andati a Chiusi per vedere cosa stava succedendo e vi avevano trovato 30.000 Galli che combattevano contro la città (KRUTA-MANFREDI, p. 87). L'ambasceria romana tuttavia non rimase neutrale e i Romani dichiararono guerra ai Sénoni (WWW Brenno = http://it.wikipedia.org/wiki/Brenno). Si venne a battaglia ma gli stessi legati romani, violando il diritto delle genti (noi diremmo il «diritto internazionale»), si gettarono nella mischia combattendo dalla parte degli Etruschi e uno di loro, Quinto Fabio, uccise di sua mano addirittura il duce nemico. Fu però riconosciuto e i Galli abbandonarono la battaglia contro gli Etruschi per rivolgersi contro Roma

 
Ostra Vetere: Anniversario dell’Unità d’Italia il 17 marzo 1861 PDF Stampa E-mail
Venerdì 17 Marzo 2023 18:03

Ostra Vetere: Anniversario dell’Unità d’Italia il 17 marzo 1861In seguito alla Seconda guerra di indipendenza e alla spedizione dei Mille di Garibaldi nel biennio 1859-60, l'obiettivo dell'unità d'Italia era stato in gran parte raggiunto, con le sole eccezioni del Triveneto e del Lazio. L'annessione al Regno di Sardegna delle varie province venne sancita da una serie di plebisciti. La proclamazione del Regno d'Italia fu l'atto formale che sancì la nascita del Regno d'Italia. Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna sabaudo, ai sensi della legge 17 marzo 1861, n. 4671, con il quale il re del Piemonte Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia. Il 17 marzo è ricordato annualmente come anniversario dell'Unità d'Italia, festa nazionale poi istituita nel 1911 in occasione del

 
Ostra Vetere: Mensilario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano? PDF Stampa E-mail
Giovedì 16 Marzo 2023 21:33

Ostra Vetere: Mensilario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano?Per noi del Centro di Cultura Popolare quella di oggi è una giornata importante: Oetzi, 25 anni fa l'ultimo viaggio da Innsbruck a Bolzano il 16 gennaio 1998. Quel giorno ha avuto fine l'ultimo viaggio dell'uomo dei ghiacciai, trasferito da Innsbruck, capoluogo del Tirolo, a Bolzano nel museo appositamente allestito in città esattamente 25 anni fa. Il 16 gennaio 1998 Oetzi effettuò infatti il suo "ultimo viaggio". La mummia divenne velocemente una vera e propria attrazione, attirando in questi anni oltre cinque milioni di visitatori. Il trasporto fu scortato fino al passo del Brennero dalla gendarmeria austriaca e alla frontiera fu preso in consegna dalla polizia italiana. Dietro il convoglio un corteo di fotografi e di cineoperatori degli organi di informazione di tutta Europa. Le speciali norme di sicurezza furono messe in atto dopo che era stata resa nota una lettera della sigla terroristica Ein Tirol, che minacciava provvedimenti nel caso la mummia fosse stata consegnata ''alla forza di occupazione italiana''. La proprietà della mummia, trovata nel 1991, fu contesa fra Austria e Italia e solo una rimisurazione dei confini nella zona del ritrovamento consentì di stabilire che la mummia era stata trovata in territorio italiano. Aveva così termine una lunga contesa fra i due Stati. La Mummia del Similaun o anche uomo del Similaun, uomo dell'Hauslabjoch e familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico casualmente rinvenuto il 19 settembre 1991 in Trentino-Alto Adige, in prossimità del confine austro-italiano, ai piedi del ghiacciaio del Similaun a 3213 m s.l.m. Si tratta del corpo di un essere umano di sesso maschile risalente all'età del rame (circa 3300 - 3100 anni a.C) conservatosi grazie alle particolari condizioni climatiche all'interno del ghiacciaio. L'esame degli osteociti colloca l'età

 
Ostra Vetere: Anniversario del rapimento dell’onorevole Aldo Moro il 16 marzo 1978 PDF Stampa E-mail
Giovedì 16 Marzo 2023 21:30

Ostra Vetere: Anniversario del rapimento dell’onorevole Aldo Moro il 16 marzo 1978Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “Ricorre oggi il tragico anniversario della strage di via Fani a Roma, uno dei momenti più drammatici della storia della Repubblica Italiana, che non può essere dimenticato. Spiace dover rilevare invece come l’attuale amministrazione comunale, che pure è sollecita per ben più lepide ricorrenze, non abbia sentito il dovere morale e civile di ricordare l’evento, come veniva fatto un tempo e come si dovrebbe fare ancora e sempre. Alle deplorevoli omissioni dell’attuale maggioranza politica, purtroppo faziosamente immemore a senso unico alternato, doverosamente provvede a rimediare il Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere che non dimentica come nel passato il Comune abbia onorato la memoria dell’onorevole Aldo Moro intitolandogli una via, presso la cui lapide si tenevano pubbliche cerimonie di commemorazione fino a qualche anno fa, doverosamente rimproverando l’omissione degli immemori attuali amministratori, tanto poco responsabilmente a capo della comunità locale, che invece ricorda come l’onorevole Aldo Moro «era un cattolico osservante e praticante e la sua fede in Dio si rispecchiava nella sua vita politica» e del quale Scelta Popolare già lo scorso 19 dicembre 2015 aveva ricordato l'intervista al dottor Nicola Giampaolo, postulatore della causa di beatificazione del Servo di Dio ALDO MORO con il comunicato dal titolo “Ostra Vetere: Scelta Popolare sull’onorevole Aldo Moro, un cristiano verso l'altare” (http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/30403-ostra-vetere-scelta-popolare-sullonorevole-aldo-moro-un-cristiano-verso-laltare). Mediatore tenace e abile nel coordinamento politico delle numerose "correnti"

 
Ostra Vetere: Mensilario dell’accettazione delle Suore per la gestione dell’Ospedale “Antonio Canova” di Ostra Vetere il 15 aprile 1913 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 15 Marzo 2023 18:48

Ostra Vetere: Mensilario dell’accettazione delle Suore per la gestione dell’Ospedale “Antonio Canova” di Ostra Vetere il 15 aprile 19131913 – In risposta alla lettera del Presidente della locale Congregazione di Carità del precedente 10 aprile 1913 con la quale si chiedeva all'Ordine delle suore di assumere la gestione, dopo quelle dell’Asilo e della Scuola Femminile, anche dell’Ospedale e del Ricovero, la richiesta viene prontamente accolta, anche se nella lettera di accettazione del 15 aprile l'Istituto aveva detto che esse "non potranno recarsi costà a prendere la direzione

 
Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832 PDF Stampa E-mail
Martedì 14 Marzo 2023 18:39

Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832Dopo le precedenti esperienze di cui si ha notizia almeno dal XIV-XV secolo, un nuovo Ospedale degli Infermi di Montenovo, venne fondato il 14 dicembre 1832 con rescritto dell'Ordinario Diocesano. Alla sua erezione concorsero anche il celebre scultore Antonio Canova, al quale è appunto intitolato il nostro Ospedale, don Amanzio Monti ed il Vescovo di Senigallia, il cardinale maltese Fabrizio Sceberras Testaferrata. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo

 
Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250 PDF Stampa E-mail
Lunedì 13 Marzo 2023 18:38

Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250  Federico Ruggero di Hohenstaufen, nato a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni

 
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