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Santo del giorno 24 ottobre Santi Áreta e Ruma, sposi, e 340 compagni martiri di Nagran PDF Stampa E-mail
Giovedì 24 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 24 ottobre Santi Áreta e Ruma, sposi, e 340 compagni martiri di NagranNei primi anni del VI secolo gli etiopi, partendo da Axum, capitale religiosa e politica dell’Etiopia, attraversarono il Mar Rosso per imporre il loro dominio sugli ebrei e sugli arabi che abitavano il territorio pressoché corrispondente all’attuale Yemen. Un giorno Dunaan, membro della deposta famiglia dominante, precedentemente convertito al giudaismo, si pose a guida della rivolta contro gli invasori etiopi che avevano voluto diffondere nelle terre conquistate anche la religione cristiana: preso possesso della città di Zafar, ne massacrò la guarnigione ed il clero. Trasformata una chiesa in una sinagoga, cinse allora d’assedio la città di Nagran in Arabia, una tra le principali roccheforti cristiane di quel paese. Gli fu opposta una fiera resistenza e Dunaan ebbe la meglio soltanto quando promise un’amnistia agli abitanti qualora si fossero

 
Santo del giorno 23 ottobre San Giovanni da Capestrano sacerdote PDF Stampa E-mail
Mercoledì 23 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 23 ottobre San Giovanni da Capestrano sacerdoteDalla data tradizionale del 28 marzo, il nuovo Calendario della Chiesa ha riportato al 23 ottobre, data effettiva della sua morte, la memoria facoltativa di San Giovanni da Capestrano, uno dei due Santi che, nelle opere d'arte del '400, vengono rappresentati con lo stemma di Cristo Re. Il primo è San Bernardino da Siena, che mostra lo stemma raggiante sulla tipica tavoletta di legno, da lui alzata su tutte le piazze come simbolo di libertà e pegno di pace. Il secondo è San Giovanni da Capestrano, che sventola invece quel luminoso stemma sopra una bandiera spiegata, garrente nell'aria di una ideale battaglia. Giovanni era nato a Capestrano, vicino all'Aquila, nel 1386, da un barone tedesco, ma da madre abruzzese, e il biondo incrocio tra il cavaliere tedesco e la fanciulla abruzzese veniva chiamato "Giantudesco". "I miei capelli, i quali sembravano fili d'oro - ricorderà da vecchio - io li portavo lunghi, secondo la moda dei mio paese, sicché mi facevano una bella danza". Studente a Perugia, si laureò e divenne ottimo giurista, tanto che Ladislao di Durazzo lo fece governatore di quella città. Ma da Perugia si vedeva, sul fianco del Subasio, la rosea nuvola di Assisi, e Giantudesco, caduto prigioniero, meditò in carcere sulla vanità del mondo, come aveva già fatto il giovane San Francesco. Non volle perciò tornare alla vita mondana e uscito di carcere si fece sacerdote francescano, entrando nell'Ordine dei Minori dove San Bernardino

 
Santo del giorno 22 ottobre San Donato di Fiesole vescovo PDF Stampa E-mail
Martedì 22 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 22 ottobre San Donato di Fiesole vescovoDonato Scoto nacque in Irlanda negli ultimi anni del secolo VIII da nobili genitori cristiani. Fin da fanciullo fu educato nella fede cattolica e avviato agli studi nei quali fece tali progressi da superare tutti i suoi coetanei. Spinto da un desiderio di maggiore perfezione cristiana nell'816 abbandonò la famiglia e la patria e si mise a peregrinare per varie regioni giungendo fino a Roma. Sulla strada del ritorno verso casa arrivò a Fiesole proprio mentre il clero ed il popolo trattavano dell'elezione del nuovo vescovo. Mossi da divina ispirazione i fiesolani scelsero proprio lo sconosciuto pellegrino, che dapprima riluttante dovette poi piegarsi ai loro desideri. Era l'anno 829. Ben poco sappiamo del suo governo pastorale a Fiesole durò oltre 40 anni. Fu uomo di lettere e come tale si preoccupò dell'istruzione del clero e della gioventù. Se non vi insegnò, certo esercitò molta influenza sulla scuola eretta a Firenze da Lotario in seguito ai deliberati della assemblea di Olona dell'825. Combatté con successo contro gli usurpatori dei beni della sua Chiesa. Nell'866 si portò a Capua dove ebbe da Lotario II la

 
Santo del giorno 21 ottobre Santa Celina di Laon madre di San Remigio PDF Stampa E-mail
Lunedì 21 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 21 ottobre Santa Celina di Laon madre di San Remigio

Come Silvia, santa madre di papa Gregorio Magno , e molte altre madri sante, anche santa Celina è meglio conosciuta per il suo figlio, il grande Remigio. Presso Laon in Francia, oggi si onora santa Celina o Cilinia, che aveva sposato giovanissima Emilio conte di Laon, che aveva meritato un grande elogio di San Sidonio Apollinare vescovo di Clermont -Ferrand . Nata nel secolo V da una nobile famiglia di origine romana, Celina, il cui nome significa “figlia del cielo”, fu madre dei santi vescovi Princípio di Soissons e Remigio di Reims. Scarse e leggendarie sono le notizie intorno a Celina, nota soprattutto perché fu la madre di san Remigio, arcivescovo di Reims, che battezzò Clodoveo, re merovingio dei Franchi. Secondo il racconto dello pseudoFortunato, ripreso e ampliato più tardi nel IX secolo da Incmaro arcivescovo di Reims, che ampliò gli scarni dati biografici. Secondo la leggenda, intorno al 437 l'eremita Montano, un monaco che abitava solitario in una grotta in mezzo ai boschi di La Fére, su cui verrà poi costruita l’abbazia di san Montano, spendendo la sua vita nel digiuno e nella continua preghiera spesso favorita da celesti rivelazioni, per tre volte aveva profetizzato in sogno l'avvento del santo vescovo, dopo che Celina aveva spalmando con alcune gocce di latte i suoi occhi senza luce perché divenuto cieco. All’annuncio dell’eremita, Celina rimase molto sorpresa, poiché era già vecchia e da molti anni aveva cessato di essere feconda, ma dieci mesi dopo, invece, miracolosamente dette alla luce il figlio Remigio, che nacque a Laon. Celina e Emilio presero cura della educazione del bambino che a Laon iniziò ad essere istruito nelle lettere e nelle scienze e contemporaneamente erano oggetto della pietà del clero della chiesa di Santa Maria. Celina morì molto vecchia piena di meriti davanti a Dio e davanti agli uomini e l'anno 458 è il terminus post quem si deve porre la sua morte. Santa Celina venne poi sepolta là dove era vissuta, nei pressi di Laon, probabilmente a Cerny. Tuttavia le sue reliquie andarono distrutte durante la Rivoluzione francese. Il suo culto a Laon e a

 
Santo del giorno 20 ottobre San Cornelio il centurione PDF Stampa E-mail
Domenica 20 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 20 ottobre San Cornelio il centurioneDi Cornelio si parla negli ‘Atti degli Apostoli’ cap. 10, egli era un centurione romano noto come uomo pio e timorato, che pregava ed era largo di elemosine. La sua residenza era a Cesarea di Palestina, sede del governatore romano e apparteneva alla coorte detta ‘Italica’; è probabile che sapesse del cristianesimo e che il suo cuore fosse turbato e alla ricerca di Dio, non accontentandosi più degli dei pagani. Gli Atti degli Apostoli narrano che un giorno verso le tre del pomeriggio, mentre pregava Dio desideroso di conoscerne la volontà, ebbe la visione di un angelo che chiamandolo per nome, gli disse che le sue preghiere e le sue elemosine erano gradite a Dio, e poi gli disse di mandare degli uomini a Giaffa (Ioppe) ad invitare nella sua casa, un uomo di nome Simone detto anche Pietro, che era ospite di un certo Simone conciatore nella sua casa in riva al mare, il quale l’avrebbe istruito su quanto chiedeva. Cornelio inviò allora due servitori ed un soldato alla sua ricerca; Pietro l’Apostolo, che era in visita alle Chiese della Giudea, aveva nel frattempo avuta una visione simbolica che gli chiariva la volontà di Dio sull’ammissione dei Gentili nella Chiesa. Pertanto incontrati i messi di Cornelio, accettò l’invito e venne a Cesarea nella sua casa. Cornelio attorniato dai familiari,

 
Santo del giorno 19 ottobre San Lupo di Soissons vescovo PDF Stampa E-mail
Sabato 19 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 19 ottobre  San Lupo di Soissons vescovo Nel catalogo dei santi è presente il nome di Lupo e viene ripetuto molte volte, mentre quello di un altro animale feroce, Orso, ricorre sei volte, con in più i diminutivi di Ursino, Ursicino e Orsola. Quasi per contrasto, nove dei santi col nome di Lupo sono vescovi, cioè pastori, e quindi nemici dei veri lupi minaccianti i greggi dei fedeli. Il Vangelo mette in guardia dai lupi rivestiti con la pelle d'agnello, ma evidentemente i vari Lupi di cui parleremo oggi non avevano pelle d'agnello e zanne di lupo, se alla fine della loro opera pastorale furono ritenuti degni dell'aureola. Il primo Lupo che s'incontra nel Calendario, il 27 gennaio, è l'ottavo vescovo di Chalon-sur-Saône, al tempo di Gregorio Magno, che gli indirizzò una lettera, nel 601. Passato l'inverno, nel maggio abbiamo san Lupo di Limoges e nel luglio, si incontra un terzo Lupo, santo vescovo di Troyes nei tempestosi tempi di Attila, dal quale fu trascinato fuor dalla sua diocesi. Morì eremita sopra una montagna. Di san Lupo, vescovo di Angers, ricordato il 17 ottobre, si sa soltanto che, per umiltà, non volle essere sepolto nella cattedrale, e preferì il cimitero dei poveri, tra i quali era vissuto. Il 25 ottobre, ecco un Lupo vescovo di Bayeux e il 1° settembre è la volta di san Lupo vescovo di Sens, anch'egli esiliato al tempo del re Clotario e morto fuori della sua diocesi, nel 623. Il 25 settembre la città di Lione festeggia il suo san Lupo vescovo, morto nel 542. Quello di oggi, anch'egli vissuto in Francia, come tutti gli altri, fu nipote del grande san Remigio, che lo ricordò nel testamento, come suo erede. Anch'egli ebbe giurisdizione episcopale, a Soissons. Mori verso il 535. L'ultimo dell'anno sarà un Lupo italiano, anch'egli vescovo, a Verona, dove viene ancora onorato il 2 dicembre, per quanto non si ricordi più nulla della sua vita. Si sa che fu un lupo santo, un pastore degno. E il suo nome, tutt'altro che promettente, è l'unica testimonianza di una presenza luminosa nelle oscure vicende italiane

 
Santo del giorno 18 ottobre San Luca evangelista PDF Stampa E-mail
Venerdì 18 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 18 ottobre San Luca evangelistaFesta di san Luca evangelista, che secondo la tradizione nacque ad Antiochia, importante città che corrisponde all’attuale Antakia nella Turchia sudorientale, da famiglia pagana e medico di professione. Antiochia fu fondata quale capitale del regno di Siria nel 301 a.C.; vi fiorì una numerosa colonia giudaica e fu poi sede di una delle più antiche comunità cristiane. Luca, il cui nome è probabilmente abbreviazione di Lucano, vi nacque come pagano, ma diventò proselita o quanto meno simpatizzante della religione ebraica. Egli non era discepolo di Gesù di Nazaret; si convertì dopo alla fede in Cristo, pur non figurando nemmeno come uno dei primitivi settantadue discepoli. Diventò membro della comunità cristiana antiochena, probabilmente verso l’anno 40, quindi Luca appartenne alla seconda generazione cristiana. Divenuto compagno carissimo e collaboratore di san Paolo

 
Santo del giorno 17 ottobre Santi Catervio, Severina e Basso martiri di Tolentino PDF Stampa E-mail
Giovedì 17 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 17 ottobre Santi Catervio, Severina e Basso martiri di TolentinoSi tratta di una famiglia romana composta dai coniugi Flavio Giulio Catervio e Settimia Severina e dal loro figlio Basso a Tolentino in provincia di Macerata nelle Marche, città a cui è tradizionalmente legato il loro culto. Qui un’antica chiesa è dedicata proprio a San Catervo, il più celebre dei tre familiari, e la vita di tale edificio sacro presenta tre fasi salienti. La prima, iniziatasi in data anteriore all’anno 1000, arriva sino al 1256, quando i monaci benedettini chiesero all’allora papa Alessandro IV l’autorizzazione per restaurare la chiesa. La seconda fase iniziò dunque dopo tale anno, ma purtroppo non si sono conservati particolari reperti archeologici per poter fare un raffronto con il primitivo edifico. La nuova chiesa sorse con asse orientato in direzione est-ovest, con tre navate in stile romanico ogivale, pilastri cruciformi e presbiterio sito nell’area dell’attuale facciata. Tale costruzione, di cui sussiste una parte nella Cappella di San Catervo, allora cappella della Santissima Trinità, resto pressoché immutata fino al 1820, qualora si pensò di dare un nuovo assetto all’ormai fatiscente edificio. Furono incaricati di tale perazione prima il pittore tolentinate Giuseppe Lucatelli ed in un secondo momento l’architetto

 
Santo del giorno 16 ottobre Sant'Edvige religiosa e duchessa di Slesia e di Polonia PDF Stampa E-mail
Mercoledì 16 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 16 ottobre Sant'Edvige religiosa e duchessa di Slesia e di PoloniaSanta Edvige, nata nel 1174 nell’Alta Baviera dai genitori Bertoldo e Agnese, di alta nobiltà bavarese, che la preparano a un matrimonio importante, facendola studiare alla scuola delle monache benedettine di Kitzingen, presso Würzburg. E a 16 anni, infatti, Edvige sposa a Breslavia (attuale Wroclaw, in Polonia) il giovane Enrico I detto il Barbuto, erede del ducato della Bassa Slesia. Quattro anni dopo, Enrico succede al padre Boleslao e così lei diventa duchessa della Slesia. Questo territorio slesiano faceva ancora parte del regno di Polonia, ma si stava germanizzando. I suoi duchi, già dal tempo di Federico Barbarossa (morto nel 1190) gravitavano nell’orbita dell’Impero germanico; la feudalità locale era invece di stirpe polacca, come la maggioranza degli abitanti, ai quali però si stava mescolando una forte immigrazione di tedeschi. La condizione nobile di Edvige non le vietò di vivere a fondo la propria fede, dando prova di profonda devozione ed esprimendo in diversi modi la carità verso gli ultimi e l’intenzione totale di porre tutta la sua persona a servizio degli altri. Si dedicò assiduamente

 
Santo del giorno 15 ottobre San Severo di Treviri vescovo PDF Stampa E-mail
Martedì 15 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 15 ottobre San Severo di Treviri vescovoSevero, vescovo della diocesi di Treviri, nella Gallia belgica, nell’odierna Germania, fa parte di una generazione formatasi alla scuola di pastori della Gallie di nobili origini romane. Discepolo di san Lupo di Troyes e di sant’Ilario di Arles, fu compagno di san Germano di Auxerre nel monastero francese di Lérins. Appena nominato vescovo intorno al 446 accompagnò Germano di Auxerre in Inghilterra per combattere l'eresia pelagiana in Bretagna. Al suo ritorno evangelizzò i territori della Bassa Mosella e del

 
Santo del giorno 14 ottobre San Gaudenzio (Gaudenzo) di Rimini vescovo e martire PDF Stampa E-mail
Lunedì 14 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 14 ottobre San Gaudenzio (Gaudenzo) di Rimini vescovo e martireGaudenzio (o Gaudenzo) nacque ad Efeso nell’Asia Minore. Giunto a Roma intorno al IV secolo fu battezzato, poi ordinato sacerdote e consacrato vescovo e quindi inviato dal papa a Rimini, di cui fu probabilmente il primo vescovo, per annunciare il Vangelo. Combattè vigorosamente i residui di paganesimo e l'eresia. Nell’anno 359 partecipò al Concilio di Rimini indetto dall’Imperatore Costanzo II, appositamente convocato per condannare Ario; allorchè se ne profilò la vittoria, Gaudenzio, con altri diciassette vescovi, abbandonò il concilio e si ritirò in una piccola cittadina vicina e che dopo questo evento fu chiamata la Cattolica. Durante il suo episcopato ordinò Diacono Marino, il santo fondatore della vicina Repubblica. Rientrato a Rimini, attaccò apertamente le posizioni ariane. Arrestato dal preside dell'imperatore Costanzo, fu strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario, il 14 ottobre del 360. San Gaudenzio - il cui culto è comunque molto antico - è il patrono di Rimini, dove è conservata la reliquia del cranio, mentre a Garaguso (MT) si trovano alcuni frammenti di ossa delle braccia, e festeggiato il 14 ottobre. Nel 590 la regina longobarda Teodolinda, non ritenendo sicure le

 
Santo del giorno 13 ottobre San Benedetto di San Benedetto del Tronto martire PDF Stampa E-mail
Domenica 13 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 13 ottobre   San Benedetto di San Benedetto del Tronto martire Scarse sono le notizie biografiche sul patrono di San Benedetto al Tronto nel Piceno. Benedetto sarebbe stato un soldato, forse di origini friuliane come dicono alcuni storici, in servizio nell’esercito imperiale romano di stanza a Cupramarittima, convertitosi al cristianesimo durante il servizio militare. La tradizione dice che san Benedetto fu martirizzato sul ponte del torrente Menocchia nei pressi dell’antica Civita di Cupramarittima. Era il 13 ottobre dell’anno 304, quando era imperatore Diocleziano. Dopo il martirio, i cristiani del luogo provvidero a dare sepoltura al martire, costruendo un sepolcro nascosto, quasi una catacomba a cui accedervi senza esser visti dai pagani. Sulla tomba del martire fu murata una lapide, che in parte ancora oggi si conserva. Dopo l’editto di Costantino, sulla tomba del santo fu ben presto costruito un piccolo sacrario (oratorio), presso il quale venivano a pregare molti del luogo richiamati dalla fama taumaturgica del santo, soprattutto contro le malattie della testa. Più tardi, nei pressi del piccolo oratorio fu costruita una pieve. La pieve divenne poi chiesa abbaziale. Nel 1698, con i rifacimenti della chiesa, l’altare del santo fu incluso all’interno

 
Santo del giorno 12 ottobre San Serafino da Montegranaro nelle Marche religioso PDF Stampa E-mail
Sabato 12 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 12 ottobre San Serafino da Montegranaro nelle Marche religiosoSan Serafino nacque nel 1540 a Montegranaro nelle Marche, da Girolamo Rapagnano e da Teodora Giovannuzzi, di umili condizioni, ma cristiani ferventi. A causa della povertà familiare, lavorò per un certo tempo in qualità di garzone presso un contadino alla custodia del gregge. A 18 anni bussò alla porta del convento di Tolentino. Dopo alcune difficoltà, fu accolto come religioso fratello nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fece noviziato a Jesi. Peregrinò, si può dire, per tutti i conventi delle Marche, perché, nonostante la buona volontà e la massima diligenza che poneva nell'espletamento dei compiti che gli venivano affidati, non riusciva ad accontentare né superiori, né confratelli, che non gli risparmiarono rimproveri, ma egli dimostrò sempre tanta bontà, povertà, umiltà, purezza e mortificazione. Negli uffici che esercitò di portinaio e di questuante, a contatto con i più svariati ceti, sapeva trovare parole opportune, squisita delicatezza di sentimenti per condurre le anime a Dio. Nel 1590 San Serafino si stabiliva definitivamente ad Ascoli Piceno. La

 
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