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Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832 PDF Stampa E-mail
Sabato 14 Gennaio 2023 19:23

Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832Dopo le precedenti esperienze di cui si ha notizia almeno dal XIV-XV secolo, un nuovo Ospedale degli Infermi di Montenovo, venne fondato il 14 dicembre 1832 con rescritto dell'Ordinario Diocesano. Alla sua erezione concorsero anche il celebre scultore Antonio Canova, al quale è appunto intitolato il nostro Ospedale, don Amanzio Monti ed il Vescovo di Senigallia, il cardinale maltese Fabrizio Sceberras Testaferrata. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo

 
Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250 PDF Stampa E-mail
Venerdì 13 Gennaio 2023 19:08

Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250Federico Ruggero di Hohenstaufen, nato a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni

 
Ostra Vetere: Anche Fano rivuole il suo Atleta Vittorioso di Lisippo. Ma perché Traiano no? PDF Stampa E-mail
Mercoledì 11 Gennaio 2023 19:34

Ostra Vetere: Anche Fano rivuole il suo Atleta Vittorioso di Lisippo. Ma perché Traiano no?Il 2 gennaio 2023, con il nostro nuovo articolo di rivendicazione della statua originale di Traiano, dopo altri precedenti,  intitolati “Ostra Vetere: Quanti danni fecero i Nicola Brunetti con la statua di Traiano” (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68998-ostra-vetere-mensilario-della-rivendicazione-della-statua-originale-di-traiano-il-2-dicembre-2022-), dopo aver fatto la storia del ritrovamento alle Muracce della splendida statua dell’imperatore Traiano descrivendo le peripezie che la legavano a più compaesani tutti chiamati Nicola Brunetti, che tanto si erano dati da fare per farla finire ingloriosamente all’estero presso il Musèe d’Art e d’Histoire di Ginevra in Svizzera, avevamo anche iniziato a informare che la storia sta cambiando e i Paesi originari delle opere d’arte trafugate incominciano a pretenderle indietro, come l'Egitto che rivuole la Stele di Rosetta, il prezioso reperto archeologico che consentì all’archeologo Champollion di decifrare la lingua dei geroglifici degli antichi faraoni  (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68534-ostra-vetere-quanti-danni-fecero-i-nicola-brunetti-con-la-statua-di-traiano). E da lì la storia si ripete pedissequamente, tanto che il giorno dopo, il 5 dicembre 2022 avevamo dato notizia che la Grecia rivuole i suoi marmi del Partenone di Atene (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68579-ostra-vetere-non-solo-legitto-rivuole-la-stele-di-rosetta-adesso-anche-la-grecia-rivuole-i-marmi-del-partenone) e il giorno successivo ancora, il 6 dicembre 2022, avevamo dato notizia che anche Monteleone di Spoleto rivuole la sua biga etrusca (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68594-ostra-vetere-non-solo-legitto-e-la-grecia-adesso-anche-monteleone-di-spoleto-rivuole-la-biga-etrusca). E infine anche il caso di Tolentino che rivuole indietro la propria "Venere di Tolentino", il reperto di 12.000 anni fa raffigurante una dea lunare che è la protagonista della mostra di Carlo Gentili al "Politeama Piceno" di Tolentino, ma che è conservata al Museo di Ancona. Ed è quattro. Ora il quinto caso: il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha nelle mani il dossier del Lisippo, l’Atleta di Fano  dal 1977 esposto al Getty Museum di Malibù ed è tra le opere su cui Sgarbi intende lavorare per cercare di farla

 
Ostra Vetere: Anniversario dell'annuncio del primo decesso per Coronavirus in Cina l'11 gennaio 2020 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 11 Gennaio 2023 18:54

Ostra Vetere: Anniversario dell'annuncio del primo decesso per Coronavirus in Cina l'11 gennaio 2020La terribile pandemia del Covid19 (Coronavirus) compie gli anni: era l'11 gennaio 2020 quando la Cina annunciò il primo decesso per una forma di polmonite causata da un nuovo tipo di virus della stessa famiglia della SARS, la sindrome respiratoria acuta grave. Il primo focolaio, dichiararono allora le autorità di Pechino, era stato individuato nel dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella provincia dell'Hubei. La

 
Ostra Vetere: Mensilario di pubblicazione della sentenza di Libertà Autonomia e Giustizia per Montenovo il 10 maggio 1252 PDF Stampa E-mail
Martedì 10 Gennaio 2023 18:36

Ostra Vetere: Mensilario di pubblicazione della sentenza di Libertà Autonomia e Giustizia per Montenovo il 10 maggio 1252”Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro”. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede accentua sempre di più la sua presenza provvedendo a effettuare il riordinamento amministrativo della Marca, dividendo il suo territorio in tre Presidiati competenti in materia spirituale, civile e criminale: il territorio senigalliese viene quindi sottomesso al Presidiato di San Lorenzo in Campo. Tuttavia la vittoria dell’imperatore a Cortenuova nel 1237 sui Comuni dell'Italia settentrionale segna la ripresa delle ostilità ghibelline anche nell' Italia centrale. Fra il 1239 e il 1240 entra nella Marca il figlio di Federico II, Enzo, che assume la

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Scarica questo file (007Barba3Ed_1_2.pdf) 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'inca 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64.2163 Kb
 
Ostra Vetere: Mensilario della grazia intercessa dalla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 ottobre 2001 PDF Stampa E-mail
Lunedì 09 Gennaio 2023 18:47

Ostra Vetere: Mensilario della grazia intercessa dalla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 ottobre 2001Nel silenzio sofferente delle vicende umane e familiari possono nascere capolavori di dedizione che sono veri e propri miracoli devozionali alla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico, la suora Clarissa vissuta a Montenovo (oggi Ostra Vetere) reclusa nel Monastero di Santa Lucia e di cui abbiamo dato notizia nella ricorrenza della nascita avvenuta a Venezia il 9 gennaio 1706, più di trecento anni fa (http://www.ccpo.it/administrator/index.php?option=com_content§ionid=10&task=edit&cid[]=69103).  Una Beata cui il Centro di Cultura Popolare aveva dedicato ben 3 volumi della sua collezione di testi storici (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/pubblicazioni): il numero 5 - p. Pietro Bussoletti o.f.m., Sulle orme di Santa Chiara, suor Maria Crocefissa Satellico religiosa del sec. XVIII, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 151; il numero 37 - Aldo Ciuccoli, Aldo Rossetti, Pellegrinaggio per la beatificazione di

 
Ostra Vetere: Anniversario della nascita della Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 gennaio 1706 PDF Stampa E-mail
Lunedì 09 Gennaio 2023 18:31

Ostra Vetere: Anniversario della nascita della Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 gennaio 1706Elisabetta Maria Satellico nacque a Venezia da Pietro Satellico e da Lucia Mander, il 9 gennaio 1706; visse con i genitori in casa dello zio materno sacerdote, che provvide alla sua formazione morale e culturale. Dotata di precoce intelligenza poté molto presto applicarsi alla lettura, dimostrando una particolare disposizione per la preghiera, la musica ed il canto. Fin da fanciulla ebbe la vocazione religiosa e aspirava farsi cappuccina, ma il Signore con un atto provvidenziale le indicò l’Ordine delle Clarisse in cui consacrarsi. Nel frattempo una giovane insegnante veneziana di musica e canto, impegnata nel monastero delle Clarisse di Montenovo (ora Ostra Vetere) nella diocesi di Senigallia nelle Marche, dovette lasciare il convento per motivi di salute, al suo posto si accettò l’offerta di Elisabetta Satellico, che entrò come educanda e addetta alla direzione del canto e del suono dell’organo, aveva appena 14 anni. A causa della giovanissima età, il vescovo di Senigallia

 
Ostra Vetere: Anniversario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931 PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Gennaio 2023 19:27

Ostra Vetere: Anniversario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931Padre Rolando Maffoli o.f.m. nacque a Serra Sant’Abbondio (PU), alle falde del Monte Catria, il 5 gennaio 1931. E’ entrato giovanissimo nell’Ordine dei frati minori di San Francesco, presso cui ha prestato la professione religiosa il 17 settembre 1956, per essere poi ordinato sacerdote il 10 novembre 1957. Poco tempo dopo è giunto a Ostra Vetere nel convento di Santa Croce, dove ha prestato la sua opera per oltre sessanta anni di ministero sacerdotale, più volte con la responsabilità di guardiano del convento, guadagnandosi la stima di tutti. Per questo è stato insignito della cittadinanza onoraria e gli è stato assegnato il “Premio San Giovannino” nell’anno giubilare 2000. E’ stato per lunghi anni custode e poi direttore della biblioteca comunale “Giuseppe Tanfani”, prodigandosi in attività di sostegno scolastico a favore di tanti ragazzi del paese, cui impartiva gratuitamente lezioni di latino. Sue sono alcune pubblicazioni edite dal Centro di Cultura Popolare: 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli

 
Ostra Vetere: Anniversario di consegna del Premio San Giovannino alla memoria del Tarugo Franco Segoni il 4 gennaio 2018 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 04 Gennaio 2023 19:19

Ostra Vetere: Anniversario di consegna del Premio San Giovannino alla memoria del Tarugo Franco Segoni il 4 gennaio 2018Alla memoria del Tarugo Franco Segoni è stato assegnato il Premio San Giovannino 2016 con la seguente motivazione: “Il "Premio San Giovannino 2016" è assegnato alla memoria del Presidente del Circolo F.E.N.A.L.C. di Ostra Vetere FRANCO SEGONI detto TARUGO con la seguente motivazione: "Per l’esempio di incrollabile determinazione e saldezza di comportamento in ogni fatto della vita privata e pubblica fin da quando, ancora ragazzo, cadde vittima innocente, mutilato e invalido di guerra, durante una violenta azione di rappresaglia dell’estremismo politico, e poi, durante i duri anni del dopoguerra, costretto giovanissimo ad emigrare per lunghi anni all’estero in cerca di lavoro, prima di tornare in patria a rilevare l’attività paterna, ricco non certo di mezzi economici, ma di una grande capacità di fare e promuovere. Instancabile, dedicò ogni energia all’associazionismo sportivo, civile, culturale e sociale, promuovendo nuove iniziative, pur incomprese e ostacolate, ma sempre nell’interesse della comunità che oggi, memore,

 
Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Lunedì 02 Gennaio 2023 18:38

Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022Il 2 dicembre 2022, con il nostro articolo intitolato “Ostra Vetere: Quanti danni fecero i Nicola Brunetti con la statua di Traiano”, dopo aver fatto la storia del ritrovamento alle Muracce della splendida statua dell’imperatore Traiano descrivendo le peripezie che la legavano a più compaesani tutti chiamati Nicola Brunetti, che tanto si erano dati da fare per farla finire ingloriosamente all’estero presso il Musèe d’Art e d’Histoire di Ginevra in Svizzera, avevamo anche iniziato a informare che la storia sta cambiando e i Paesi originari delle opere d’arte trafugate incominciano a pretenderle indietro, come l'Egitto che rivuole la Stele di Rosetta, il prezioso reperto archeologico che consentì all’archeologo Champollion di decifrare la lingua dei geroglifici degli antichi faraoni  (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68534-ostra-vetere-quanti-danni-fecero-i-nicola-brunetti-con-la-statua-di-traiano). E da lì la storia si ripete pedissequamente, tanto che il giorno dopo, il 5 dicembre 2022 avevamo dato notizia che la Grecia rivuole i suoi marmi del Partenone di Atene (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68579-ostra-vetere-non-solo-legitto-rivuole-la-stele-di-rosetta-adesso-anche-la-grecia-rivuole-i-marmi-del-partenone) e il giorno successivo ancora, il 6 dicembre 2022, avevamo dato notizia che anche Monteleone di Spoleto rivuole la sua biga etrusca (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68594-ostra-vetere-non-solo-legitto-e-la-grecia-adesso-anche-monteleone-di-spoleto-rivuole-la-biga-etrusca). Adesso una nuova puntata: anche Tolentino rivuole indietro la propria "Venere di Tolentino", il reperto di 12.000 anni fa raffigurante una dea lunare che è la protagonista della mostra di Carlo Gentili al "Politeama Piceno" di Tolentino, ma che è conservata al Museo di Ancona. Ed è quattro. Ma basterebbe andare un po’ indietro nel tempo, all’anno 1989, per ricordare il grande moto di protesta popolare sviluppatosi a Pergola per pretendere che suoi “bronzi dorati di Cartoceto” rimanessero nel luogo del ritrovamento fino a murare i locali dove erano stati provvisoriamente esposti. Tale e quale la storia della statua del nostro imperatore Traiano. Ora si muovono tutti per garantire un principio sacrosanto e incontrovertibile che afferma

 
Ostra Vetere: Mensilario dell'elezione del sindaco ser Cicco di Giacomo il 1° settembre 1355 PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Gennaio 2023 18:46

Ostra Vetere: Mensilario dell'elezione del sindaco ser Cicco di Giacomo il 1° settembre 1355Il tormentato periodo di storia patria della metà del XIV° secolo, all'epoca della cosiddetta "cattività avignonese", è quel periodo storico nel quale i Papi non risiedevano più a Roma, ma ad Avignone in Francia. La lontananza della Curia Romana dall'Italia, ma soprattutto la debolezza politica del Papato, avevano creato le condizioni favorevoli ai tanti signorotti disseminati sulle terre dello Stato della Chiesa che cercarono di liberarsi dalla sua dipendenza e di crearsi propri stati indipendenti. L'anarchia era così accentuata che queste Signorie si trovavano continuamente in lotta: ognuna cercava di sopravvivere lottando contro l'invadenza del vicino e a sua volta era invadente con qualc'altro. Le guerre, i colpi di mano, gli attentati proditori e le rivolte erano fatti quotidiani. Così anche nella nostra zona avvenivano le stesse cose: Nicolò Bisaccioni conte di Boscareto aveva ben presto conquistato Montenovo e Corinaldo e, postosi a capo del partito ghibellino sostenitore dell'imperatore, aveva ben presto esteso il suo dominio. Lo ricordiamo alla presa del forte di

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Scarica questo file (006Albor_1_2.pdf) 6 - Alberto Fiorani, L'opera del cardinale Albornoz e il ritorno di Montenovo i 6 - Alberto Fiorani, L'opera del cardinale Albornoz e il ritorno di Montenovo in seno alla Chiesa Romana, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 80.2222 Kb
 
Ostra Vetere: E' morto papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Sabato 31 Dicembre 2022 18:50

Ostra Vetere: E' morto papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022Il papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, è morto stamattina alle ore 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, e mentre la notizia faceva immediatamente il giro del mondo, messaggi e testimonianze di cordoglio sono cominciate ad arrivare da ogni continente. In Vaticano sono cominciati i preparativi per i riti dei prossimi giorni che, pur nella "semplicità" chiesta da Benedetto XVI, prevederanno i momenti pubblici nella Basilica e nella Piazza e anche l'arrivo di delegazioni straniere per le esequie. "La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l'Italia - afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l'intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio". I funerali di Benedetto XVI saranno celebrati giovedì 5 gennaio, alle 9.30, in Piazza San Pietro, in quella stessa piazza nella quale il nostro presidente Alberto Fiorani venne ricevuto a papa Benedetto XVI in qualità, allora, di Presidente del Coordinamento Regionale delle Confraternite e di Vice Presidente Nazionale delle Confraternite d’Italia, durante la quale fece dono al pontefice di uno dei testi da lui scritti per il Centro di Cultura Popolare, il numero 63 - Alberto Fiorani, Pio IX e le confraternite, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2001, pp. 48, in memoria del nostro papa senigalliese Beato Pio IX, che papa Benedetto XVI apprezzò pubblicamente, come documentano le immagini allegate. Benedetto XVI, dopo la sua storica rinuncia al pontificato del febbraio 2013, ha ora terminato stamane il suo viaggio terreno e il Centro di Cultura Popolare attende che i suoi tanti meriti di pastore buono e insuperabile teologo vengano riconosciuti dalla Santa Chiesa

 
Ostra Vetere: Anniversario della scomparsa di Franco Ceccacci il 29 dicembre 2008 PDF Stampa E-mail
Giovedì 29 Dicembre 2022 18:26

Ostra Vetere:  Anniversario della scomparsa di Franco Ceccacci il 29 dicembre 2008Il 29 dicembre 2008, all’Ospedale regionale di Torrette di Ancona presso cui era stato ricoverato, moriva l’indimenticabile amico Franco Ceccacci. Animatore instancabile della comunità locale, al cui servizio dedicava tutte le sue energie, ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo conoscevano e che ne apprezzavano le doti di serietà e di impegno. Non ci sono parole per esprimere lo stupore suscitato dall’immatura scomparsa di Franco, rapìto alla vita e agli affetti familiari in giovane età. Era impegnato in una pluralità di iniziative associative, cui dedicava tutta la sua energia di animatore e promotore. Proveniva dall'associazionismo cattolico ed è stato più volte Presidente della locale associazione turistica Pro Loco. Lo ricordano a tutti i concittadini, con immutato affetto, il Centro di Cultura Popolare di cui fu uno dei primi soci fondatori e la Gazzetta dj, e che, proprio per i suoi grandi meriti civili e sociali, è stato insignito nel 2014 del Premio San Giovannino alla memoria.

 

 
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