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Ostra Vetere: Mensilario della morte di papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Martedì 31 Gennaio 2023 18:58

Ostra Vetere: Mensilario della morte di papa Benedetto XVI il 31 dicembre 2022Il papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, è morto la mattina del 31 dicembre 2022 alle ore 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, e mentre la notizia faceva immediatamente il giro del mondo, messaggi e testimonianze di cordoglio sono cominciate ad arrivare da ogni continente. In Vaticano sono immediatamente cominciati i preparativi per i riti dei giorni successivi che, pur nella "semplicità" chiesta da Benedetto XVI, prevederanno i momenti pubblici nella Basilica e nella Piazza e anche l'arrivo di delegazioni straniere per le esequie. "La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l'Italia – ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l'intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio". I funerali di Benedetto XVI sono stati celebrati giovedì 5 gennaio 2022, alle 9.30, in Piazza San Pietro, in quella stessa piazza nella quale il nostro presidente Alberto Fiorani venne ricevuto da papa Benedetto XVI in qualità, allora, di Presidente del Coordinamento Regionale delle Confraternite e di Vice Presidente Nazionale delle Confraternite d’Italia, e durante la quale fece dono al pontefice di uno dei testi da lui scritti per il Centro di Cultura Popolare, il numero 63 - Alberto Fiorani, Pio IX e le confraternite, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2001, pp. 48, in memoria del nostro papa senigalliese Beato Pio IX, testo che papa Benedetto XVI apprezzò pubblicamente, come documentano le immagini allegate. Benedetto XVI, dopo la sua storica rinuncia al pontificato del febbraio 2013, ha terminato il suo viaggio terreno e il Centro di Cultura Popolare attende che i suoi tanti meriti di pastore buono e

 
Ostra Vetere - Anniversario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C. PDF Stampa E-mail
Venerdì 27 Gennaio 2023 19:22

Ostra Vetere - Anniversario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C.Marco Ulpio Nerva Traiano  (Italica, 18 settembre 53 – Selinunte in Cilicia, 8 agosto 117) imperatore romano regnante dal 98 al 117 d.C., nacque nella città romana spagnola di Italica (odierna Santiponce, non lontano dall'attuale Siviglia) fondata e abitata da coloni italici nel 206 a.C. da un insieme di veterani (legionari romani e alleati italici) feriti o malati dell'esercito di Scipione Africano, nella Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). Il ramo traianeo della Gens Ulpia proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi. Suo padre Marcus Ulpius Traianus, anche lui nato nella città di Italica in Hispania, era senatore, e quindi Traiano apparteneva a una famiglia senatoria. Nell'88 ottenne il comando come legatus legionis della legio VII Gemina, che era posizionata nel nord della Spagna. E mentre era al comando della legione spagnola, Domiziano gli ordinò durante l'inverno dell'88/89 di sopprimere la ribellione di Lucio Antonio Saturnino a Mogontiacum (Magonza), nella Germania Superiore. Ma la rivolta di Saturnino fu repressa nel sangue da Aulo Bucio Lappio Massimo prima che Traiano potesse intervenire. Per ricompensarlo della sua fedeltà Domiziano lo fece console con Manio Acilio Glabrione nel 91. Valente militare e popolare comandante, venne adottato

 
Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo PDF Stampa E-mail
Giovedì 26 Gennaio 2023 19:24

Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo Federico Ruggero di Hohenstaufen nacque a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni

 
Ostra Vetere: Riportate in Italia dagli Usa 60 opere trafugate. E il Traiano quando? PDF Stampa E-mail
Mercoledì 25 Gennaio 2023 19:12

Ostra Vetere: Riportate in Italia dagli Usa 60 opere trafugate. E il Traiano quando?Grande operazione contro i trafficanti: riportate in Italia dagli Stati Uniti 60 opere trafugate che valgono 20 milioni di euro. I magistrati italiani e statunitensi hanno seguito le tracce dei reperti, frutto di scavi clandestini o veri e propri furti, immessi nel mercato antiquario internazionale da ricettatori e mercanti d'arte. Come l'affresco pompeiano proveniente da scavi clandestini in area vesuviana: un 'Ercole fanciullo con serpente, risalente al I secolo d.C., commercializzato da un trafficante internazionale e poi acquistato da un collezionista statunitense. O il particolarissimo busto di bronzo maschile, risalente tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C., a cui restano ancora tracce materiche usate per la resa degli occhi, finito negli Stati Uniti tramite un commerciante svizzero che lo vendette a un collezionista della contea di New York. Stesso percorso seguito dalla coppa kylix a fondo bianco risalente al V secolo a.C., contrabbandata in Svizzera attraverso un ricettatore internazionale e poi acquistata da una nota istituzione museale newyorkese nel 1979. Come la storia della “nostra” statua dell’imperatore Traiano trovata alle Muracce e trafugata, poi finita in Svizzera a Ginevra. La notizia odierna conferma la giusta inversione di tendenza che avevamo annunciato con il nostro comunicato intitolato “Anniversario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano?” del 16 gennaio 2023 (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/69209-ostra-vetere-anniversario-della-restituzione-allitalia-della-mummia-del-similaun-il-16-gennaio-1998-quando-a-noi-la-statua-dellimperatore-traiano), ricordando quando finalmente uno Stato straniero, l’Austria, riparava a un danno culturale insopportabile, restituendo il reperto al proprio luogo di origine al Museo di Bolzano. In questi ultimi anni abbiamo dato notizia di tante iniziative, internazionali e nazionali, di rivendicazione dei reperti archeologici trafugati e di cui si chiede ormai con insistenza la giusta e doverosa restituzione. Esattamente ciò che stiamo facendo noi a proposito della "nostra" statua originale dell'imperatore Traiano trafugata dalle Muracce e finita al Museo di Ginevra, come dai seguenti nostri comunicati: “In attesa che si

 
Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010 PDF Stampa E-mail
Lunedì 23 Gennaio 2023 19:18

Ostra Vetere: Mensilario del riconoscimento del Cannone di Fico il 23 giugno 2010Ricorre oggi l’anniversario del riconoscimento, il 23 giugno 2010 del famoso “Cannone di Fico” che tanta storia popolare rammenta alla memoria dei montenovesi. Non c’è migliore descrizione del fatto che trascrivere la lettera aperta scritta in quella data dal presidente del Centro di Cultura Popolare agli amministratori comunali per valorizzare il Cannone di fico: "Al Sindaco, Agli Assessori, Ai Viceassessori, Ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Oggetto: Il “Cannone di fico”. Partecipando qualche sera fa ad una riunione indetta nella Sala Consiliare in Municipio, ho casualmente notato, seminascosto dietro una delle tende drappeggianti le finestre, un cimelio di singolare interesse per tutta la comunità locale: il famoso “Cannone di fico”, così identificato dalla felice intuizione del compianto Fabrizio Lipani, ex presidente di questo Centro di Cultura Popolare, storiografo, attento osservatore e antiquario. Si tratta di un cimelio sul quale la salacia dell’immaginario popolare montenovese da secoli bonariamente

 
Ostra Vetere: Anniversario del conferimento della Cittadinanza Benemerita al dottore Francesco Carlo Ricci il 21 gennaio 1956 PDF Stampa E-mail
Sabato 21 Gennaio 2023 19:18

Ostra Vetere: Anniversario del conferimento della Cittadinanza Benemerita al dottore Francesco Carlo Ricci il 21 gennaio 1956Più di sessanta anni separano le vicende gloriose paesane, ma non cessa per questo il dovuto riconoscimento al merito, come seppe fare l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Perini, che il 21 gennaio 1956 concesse la medaglia d’oro e la Cittadinanza Benemerita al dottore Francesco Carlo Ricci per le motivazioni contenute nella pergamena fatta redigere per l’occasione e che dice: “Comune di Ostra Vetere. Il Consiglio Comunale, interprete del sentimento unanime di riconoscenza della popolazione, nel conferire la medaglia d’oro, proclama Cittadino Benemerito il Dott. Francesco Carlo Ricci, disinteressato e valente Medico-chirurgo condotto Ufficiale Sanitario Direttore del Civico Ospedale per oltre cinquant’anni. Seduta Consigliare del

 
Ostra Vetere: Mensilario della conclusione della Miscelanea Veritas di Francesco Procaccini il 20 dicembre 1840 PDF Stampa E-mail
Venerdì 20 Gennaio 2023 18:40

Ostra Vetere: Mensilario della conclusione della Miscelanea Veritas di Francesco Procaccini il 20 dicembre 18401840 – Dopo alcuni giorni di notazioni sempre più tremolanti, l'ultima nota di “Miscelanea Veritas” di Francesco Procaccini è del 20 dicembre 1840. Cessa così, con la morte dell’autore, il diario venticinquennale di Montenovo del primo Ottocento. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 145). Una monografia edita dal Centro di Cultura Popolare ha reso omaggio alla memoria del primo “cronista”-giornalista del Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere), Francesco Procaccini, nato il 31 ottobre 1770 a Montesanvito dal medico di quel Comune e

 
Ostra Vetere: Anniversario del titolo di Operaio d'onore al sampietrino Giovanni Segoni il 19 gennaio 1951 PDF Stampa E-mail
Giovedì 19 Gennaio 2023 19:23

Ostra Vetere: Anniversario del titolo di Operaio d'onore al sampietrino Giovanni Segoni il 19 gennaio 1951Era stato il capo dei “sampietrini” Giovanni Segoni di Ostra Vetere a effettuare la scoperta della reliquia di San Pietro sotto la Basilica Vaticana e per questo venne insignito il 19 gennaio 1951 del titolo di “operaio d’onore” e della croce “Pro Ecclesia et Pontifice” dal papa Pio XII, come riporta l’edizione dell’Osservatore Romano del giorno dopo, riprodotto nella foto. Nella foto al centro della prima pagina dell’Osservatore Romano Giovanni Segoni è ritratto, il primo a destra, insieme al Papa Pio XII e ai membri della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/14408-vaticano-due-nuovi-membri-nella-pontificia-commissione-di-archeologia-sacra-per-la-quale-lavoro-il-montenovese-giovanni-segoni). Papa Pio XII, pochi mesi dopo la sua elezione a pontefice, volle iniziare gli scavi sotto il pavimento della Basilica Vaticana e specialmente sotto l'altare della Confessione dove, secondo l'ininterrotta tradizione, si sarebbe dovuta trovare la tomba dell'Apostolo san Pietro. Questi scavi, diretti da monsignor Ludovico Kaas coadiuvato dagli archeologi professor Enrico Josi, Padre Antonio Ferrua e Padre Engelbert Kirschbaum e dall'architetto Bruno Maria Apollonj Ghetti, durarono circa un decennio (dal 1941 al 1950) e portarono dapprima alla scoperta, sotto la Basilica Vaticana, di una vasta necropoli di epoca precristiana, orientata da ovest a est, che l'estrema zona ovest comprende un cortile abbastanza vasto, delimitato sulla sinistra da un muro che va da nord a sud, detto "Muro rosso", dal colore dell'intonaco che lo ricopre. Al centro di questo "Muro rosso" è visibile una piccola nicchia semicircolare e un poco più in alto un piccolo muro, ricoperto sul lato nord da numerosi graffiti, che fa da sfondo alla Edicola del II secolo e la base delle due colonnine marmoree che sostenevano la lastra di travertino che costituivano l'Edicola o "Trofeo di Gaio" del II secolo. Tra la nicchia e la base delle due colonnine, ossia proprio al centro del

 
Ostra Vetere: Mensilario della nascita di San Giovanni Paolo II a Wadowice in Polonia il 18 maggio 1920 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Gennaio 2023 18:43

Ostra Vetere: Mensilario della nascita di San Giovanni Paolo II a Wadowice in Polonia il 18 maggio 1920Il 18 maggio si commemora l’anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II, Karol Jósef Wojtyla, nato a Wadowice in Polonia e defunto nella Città del Vaticano a Roma il 2 aprile 2005. E’ stato il 264° papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6° sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore papa Benedetto XVI e viene festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. Nella storia della Chiesa, non accadeva da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore. Il 27 aprile 2014, insieme a papa Giovanni XXIII, è stato proclamato santo da papa Francesco. San Giovanni Paolo II, primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522-1523), è stato inoltre il primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello del beato papa Pio IX senigalliese e quello tradizionalmente attribuito a san Pietro apostolo. A san Giovanni Paolo II la comunità di Ostra Vetere è particolarmente legata, fin da quando centinaia di nostri compaesani si recarono con una decina di autobus e numerose auto a Roma in udienza presso la Sala Nervi in Vaticano il mercoledì 12

 
Ostra Vetere: Mensilario dei Galli Senoni di Brenno che sconfiggono i romani all'Allia il 18 luglio 390 a.C. PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Gennaio 2023 18:32

Ostra Vetere: Mensilario dei Galli Senoni di Brenno che sconfiggono i romani all'Allia il 18 luglio 390 a.C.Brenno unificò le tribù dei Galli Sénoni conquistando tutte le terre tra Romagna e Piceno. Quindi, durante una incursione contro gli Etruschi, assediò Chiusi che invocò l'aiuto di Roma. Il Senato romano inviò tre emissari appartenenti alla Gens Fabia, per mediare tra Galli e assediati (WWW Brenno = http://it.wikipedia.org/wiki/Brenno). Diodoro (XIV, 113-117) dice che i Romani erano andati a Chiusi per vedere cosa stava succedendo e vi avevano trovato 30.000 Galli che combattevano contro la città (KRUTA-MANFREDI, p. 87). L'ambasceria romana tuttavia non rimase neutrale e i Romani dichiararono guerra ai Sénoni (WWW Brenno = http://it.wikipedia.org/wiki/Brenno). Si venne a battaglia ma gli stessi legati romani, violando il diritto delle genti (noi diremmo il «diritto internazionale»), si gettarono nella mischia combattendo dalla parte degli Etruschi e uno di loro, Quinto Fabio, uccise di sua mano addirittura il duce nemico. Fu però riconosciuto e i Galli abbandonarono la battaglia contro gli Etruschi per rivolgersi contro Roma

 
Ostra Vetere: Il Centro di Cultura Popolare per la Giornata del Dialetto PDF Stampa E-mail
Martedì 17 Gennaio 2023 18:33

Ostra Vetere: Il Centro di Cultura Popolare per la Giornata del DialettoIl 17 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, ideata nel 2016 dall’ UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia), per contribuire alla salvaguardia delle lingue locali quali patrimonio culturale del Paese. E del “paese” di Montenovo, aggiunge il Centro di Cultura Popolare, che da quando è stato costituito, ormai quasi cinquant’anni fa (e quindi non da soli pochi anni fa), sta raccogliendo un ricchissimo vocabolario di termini dialettali che stanno ormai scomparendo, purtroppo. Se davvero accadesse, sarebbe una perdita di umanità e cultura che il Centro di Cultura Popolare vorrebbe scongiurare. Per questo ha ormai raccolto migliaia e migliaia di lemmi tipici della

 
Ostra Vetere: Anniversario della festa di Sant'Antonio Abate PDF Stampa E-mail
Martedì 17 Gennaio 2023 18:30

Ostra Vetere: Anniversario della festa di Sant'Antonio AbateRicorre oggi la festività di Sant’Antonio Abate protettore degli animali, santo cui la devozione popolare locale aveva dedicato una chiesa al Borgo Santa Croce, inglobata nell’imponente Palazzo Peruzzi, già dei conti Mauruzj della Stacciola. In una sua vigna fuori Porta Santa Croce, don Giovanni Battista Peruzzi eresse questa chiesa nel 1650. In essa, non privata, ma di dipendenza diocesana, fu eretta nel 1658 la Compagnia del Riscatto degli Schiavi e dotata di capitale sufficiente a mantenere due cappellanie

 
Ostra Vetere: Anniversario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano? PDF Stampa E-mail
Lunedì 16 Gennaio 2023 18:25

Ostra Vetere: Anniversario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano?Per noi del Centro di Cultura Popolare quella di oggi è una giornata importante: Oetzi, 25 anni fa l'ultimo viaggio da Innsbruck a Bolzano il 16 gennaio 1998. Quel giorno ha avuto fine l'ultimo viaggio dell'uomo dei ghiacciai, trasferito da Innsbruck, capoluogo del Tirolo, a Bolzano nel museo appositamente allestito in città esattamente 25 anni fa. Il 16 gennaio 1998 Oetzi effettuò infatti il suo "ultimo viaggio". La mummia divenne velocemente una vera e propria superstar, attirando in questi anni oltre cinque milioni di visitatori. Il trasporto fu scortato fino al passo del Brennero dalla gendarmeria austriaca e alla frontiera fu preso in consegna dalla polizia italiana. Dietro il convoglio un codazzo di fotografi e di cineoperatori degli organi di informazione di tutta Europa. Le speciali norme di sicurezza furono messe in atto dopo che era stata resa nota una lettera della sigla terroristica Ein Tirol, che minacciava provvedimenti nel caso la mummia fosse stata consegnata ''alla forza di occupazione italiana''. La proprietà della mummia, trovata nel 1991, fu contesa fra Austria e Italia e solo una rimisurazione dei confini nella zona del ritrovamento consentì di stabilire che la mummia era stata trovata in territorio italiano. Aveva così termine una lunga contesa fra i due Stati. La Mummia del Similaun o anche uomo del Similaun, uomo dell'Hauslabjoch e familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico casualmente rinvenuto il 19 settembre 1991 in Trentino-Alto Adige, in prossimità del confine austro-italiano, ai piedi del ghiacciaio del Similaun a 3213 m s.l.m. Si tratta del corpo di un essere umano di sesso maschile risalente all'età del rame (circa 3300 - 3100 anni a.C) conservatosi grazie alle particolari condizioni climatiche all'interno del ghiacciaio. L'esame degli osteociti colloca l'età

 
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    capra 02.09.2012 21:26
    Ma del Contidino, no?
     
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    Di chi è la colpa se il bove è fuggito?
     
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    scelpo 31.08.2012 18:13
    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.