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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Scuola di Alta Formazione di Urbino per l’Europa
Marche: Scuola di Alta Formazione di Urbino per l’Europa PDF Stampa E-mail
Sabato 28 Settembre 2013 15:37

Scuola di Alta Formazione di Urbino per l EuropaIn programma dal 27 al 29 settembre, La Scuola di Alta Formazione di Urbino è dedicata a "Enti locali ed imprese nell'Europa che verrà". Prevista la partecipazione di amministratori, provenienti da diverse regioni italiane, e giovani imprenditori marchigiani. Il Presidente Solazzi: "Percorso formativo strategico". Le tematiche legate alla costruzione dell’Europa devono essere centrali nella nostra azione quotidiana. Ma molto spesso verifichiamo che la preparazione dei quadri dirigenti e degli stessi amministratori non è quella adeguata, l’integrazione non è un fatto compiuto, la cultura europea deve essere irrobustita. Anche per questi motivi, l’Ufficio di Presidenza ha condiviso in modo unanime la necessità di un percorso formativo strategico”. Ne è convinto il Presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, che ha così aperto la conferenza stampa sulla terza edizione della Scuola di Alta Formazione sull’Europa, promossa dall’Assemblea legislativa con la collaborazione dell’Anci ed in programma ad Urbino dal 27 al 29 settembre. Una riflessione che trova concordi anche il Vicepresidente Giacomo Bugaro e il Consigliere segretario Moreno Pieroni, che ribadscono la centralità della politica europea con le sue diverse connessioni nel panorama amministrativo ed economico. Se nel 2011 l’intento era quello di proporre un momento formativo sulla storia e sui principi alla base del progetto europeo ed un anno dopo si è posta al centro dell’attenzione la nuova governante economica ed i programmi di sviluppo Ue, questa volta il tema scelto è “Enti locali ed imprese nell’Europa che verrà”: una panoramica complessiva sullo stato dell’Unione, con le sue istituzioni, il sistema di rappresentanza dei territori, le strategie operative da mettere i campo. Destinata come sempre ai giovani amministratori, che hanno aderito all’iniziativa da diverse regioni italiane, per la sua terza edizione la Scuola ha deciso di aprire le porte anche alla nuova generazione di imprenditori marchigiani, con la convinzione – come ha ribadito il Presidente Solazzi - che in un momento di pesante crisi economica vadano attivate tutte le energie possibili: “I bilanci degli enti locali – ha proseguito - sono così ridotti da ipotizzare, nel prossimo futuro, la sola gestione dell’ordinaria amministrazione. Ecco, allora, che diventano fondamentali e strategiche le risorse provenienti dall’Europa ed una loro oculata gestione. La stretta collaborazione con il mondo dell’imprenditoria, della nostra economia locale è fondamentale. Come è centrale la formazione ai diversi livelli”. Ai giovani che partecipano alla Scuola la possibilità di condividere idee e progettualità diffuse attraverso tavole rotonde, gruppi di lavoro ed incontri con un ampio ventaglio di interlocutori, tra cui Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea; Mercedes Bresso, Vicepresidente del Comitato delle Regioni; Piero Fassino, Presidente dell’Anci nazionale e per le conclusioni il Presidente della Camera, Laura Boldrini. Prevista anche la presentazione di una ricerca su “Rappresentanza di interessi e territori. Come, quando e perché le amministrazioni locali interagiscono con le imprese”, realizzata da Cittalia de I-Com, Istituto per la competitività. Per questa edizione la Scuola sarà itinerante: apertura ospitata nell’aula magna della Facoltà di Economia a Palazzo Battiferri, seconda giornata al collegio “Il Tridente”, chiusura a Palazzo Ducale, luogo simbolo di Urbino. Appuntamento ormai consolidato, insomma, che questa volta assume una doppia valenza, perché se da una parte prosegue la disamina dei problemi e delle progettualità legati al futuro del “Vecchio Continente”, dall’altra si intende rendere omaggio proprio alla città di Urbino, candidata a capitale europea della cultura e già dal 1998 patrimonio dell’ Unesco. Un connubio perfetto per l’Europa che verrà.

A.Is.

 

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