Ostra Vetere: “Vernice in Venice” per l’artista montenovese Eros De Finis |
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Martedì 31 Luglio 2012 18:33 |
Si approssima la data dell'inaugurazione della mostra a Venezia ("vernice in Venice") delle opere del fotografo d'arte Eros De Finis e il Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere ha diffuso il seguente comunicato: "Prenderà il via sabato 4 agosto alle ore 18 a Ca' Zenobio degli Armeni a Venezia la mostra d'arte "7 Wais of Seeing" a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco, una collettiva che vedrà esposte opere di Alessandro Bavari, Marco Betocchi, Carlo D'Orta, Eros De Finis, Claudio De Micheli, Giuseppe Ripa e Claudio Spoletini. Dal catalogo della mostra, così viene presentata l'opera del nostro concittadino: "EROS DE FINIS ... De Finis è il reporter di una vita umana che sta
gradualmente scomparendo come tradizione storica, ma che rimane viva in quanto memoria arcaica, fatta di rituali, oggetti, volti, espressioni, luoghi, ritmi vitali, attese, sacrifici, speranze, sentimenti, in una ininterrotta comunione empatica con la Natura. Le sue immagini ci coinvolgono in un racconto interiore ed instaurano con chiunque le osservi un rapporto di sguardi che non può che ricondurre a sensazioni di grande armonia, generata soprattutto dalla capacità di De Finis di conciliare in un perfetto equilibrio visioni realistiche e immagini astratte, ognuna delle quali dotata di una propria intima potenza espressiva". Esce ora, su progetto grafico di Luigi Bonfanti, “Visita interiora Terrae”, uno splendido album fotografico degli scatti d’arte di Eros De Finis. 148 pagine di grande formato che passano in rassegna la produzione artistica di un fotografo che si dimostra un autentico artista della macchina fotografica. Una tecnica di ripresa tutta personale, quella di Eros De Finis, della quale già l’immagine di copertina rivela le sorprendenti doti di elaborazione cromatica: un “Autoritratto” del 2010, giocato tutto sui contrasti di ombra e luci sature, il cui ermetismo induce a “mettere a fuoco” il processo di comprensibilità inseguendone i contorni sfumati e paradossali. Il contrasto vivissimo tra il rappresentato e l’intuibile si svela poco a poco, fino alla finale illuminazione concettuale dell’arte di Eros De Finis. Difficile lettura e faticoso lavoro di svelamento tecnico conducono alla finale comprensione della sua opera fotografica, come frutto maturo di una elaborazione studiata e voluta, offerta alla comprensibilità di chi sa coglierne il senso più nascosto e più vero. Un’arte che fa riflettere". Centro Cultura Popolare |