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Home Comunità Scelta Popolare Dall’Europa: E non finisce qui
Dall’Europa: E non finisce qui PDF Stampa E-mail
Martedì 13 Aprile 2021 17:43

Dall’Europa: E non finisce quiL'abbiamo detto subito: l'incredibile svarione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi che ha dato del "dittatore" al Presidente turco Erdogan per come ha trattato la rappresentante europea Von der Leyen è stata una terribile mazzata alla credibilità sua e un potenziale rischio di conseguenze prossime, certamente spiacevoli. (Dall’Europa: Ecco il modello “ugualitario” di genere che vige nella Turchia mussulmana - http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/59464-dalleuropa-ecco-il-modello-ugualitario-di-genere-che-vige-nella-turchia-mussulmana). (Dal Mondo: Oddiomamma! Sapevamo che la politica doveva essere diplomatica - http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/59479-dal-mondo-oddiomamma-sapevamo-che-la-politica-doveva-essere-diplomatica). (Dal Mondo: La vendetta del “dittatore” si ritorce contro le aziende italiane - http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/59524-dal-mondo-la-vendetta-del-dittatore-si-ritorce-contro-le-aziende-italiane). E lo ripetiamo nuovamente. Non si discute sulle qualità dell'economista Draghi. Ma sul politico che è improvvisamente diventato abbiamo molto da ridire. Mai eletto da nessuno e mai "imparato" all'arte sopraffina della politica quando la politica era una cosa seria e i politici venivano da una lunga gavetta di apprendimento, il nostro si sente ormai al vertice del mondo e dispensa schiaffoni a destra e manca senza troppi riguardi per nessuno. Ci fa venire in mente la prassi sconsiderata e irruente che aveva caratterizzato nel piccolo, quarant'anni fa, l'avvento in amministrazione di una genia spocchiosa di presuntosi smargiassi. Anche loro si erano immediatamente dati a "schiaffeggiare" chi non la pensava come loro con una foga sconsiderata che non s'era mai vista prima. Il fatto che fosse mancata allora una giusta e dura reazione, non significa che dappertutto e sempre viga il vecchio imperativo di "perdonare le offese e sopportare pazientemente le persone moleste". Così andò allora da noi. Ma noi siamo noi. E gli altri sono altri. Non tutti sono uguali, Non tutti sono uguali sempre. Perchè dopo troppi "schiaffoni" ricevuti, anche noi ci apprestiamo a dare qualche salutare lezione a chi la merita. Ci abbiamo impiegato 40 anni, ma ormai è un dovere impellente esercitare un'opera di misericordia insegnando agli ignoranti le buone maniere. Ma c'è chi non aspetta così a lungo. C'è anche chi reagisce immediatamente. Come fa adesso a livello internazione l'offeso Presidente turco Erdogan con l'offensore Presidente italiano Draghi, che l'ha insultato dandogli del "dittatore". Più o meno come è stato fatto tanto tempo fa anche qui da noi. Ma lì non finirà allo stesso modo. E infatti Erdogan tuona minaccioso, come è suo stile. Lì la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è sentita "sola" come "presidente", come "donna" e come "europea" martedì scorso ad Ankara, quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel si sono accomodati sulle rispettive poltrone, lasciandola senza sedia e relegandola su un divano. E adesso se ne lamenta perchè è stato per lei un momento assai "imbarazzante". E certo ancora più imbarazzante è l'assenza di una doverosa reazione da parte delle altre cariche istituzionali europee. Mentre invece fa la voce grossa e minaccia ritorsioni Erdogan. L'abbiamo detto e ripetuto, Erdogan non ci piace. Lo ripetiamo ancora. Ma, conosciuto il personaggio, abbiamo detto fin da subito che non poteva essere insolentito come ha fatto Draghi. Che ora pagherà le conseguenze. Infatti, mentre una stampa nazionale prostrata alla sua imponenza nei primi giorni lo elogiava tanto, dicendo che aveva fatto bene, adesso sono molti gli organi di informazione che ne prendono le distanze, temendo le conseguenze. E quindi si stanno spostando sulle posizioni che noi abbiamo annunciato immediatamente. Qui i mestieranti sono parecchi, evidentemente. E la responsabilità di quanto è accaduto e sta accadendo, soprattutto di quanto accadrà ancora, non può che essere attribuita alla classe politica che si è insediata in Italia in questi ultimi trent'anni e che tollera e addirittura favorisce un sistema istituzionale di pervenuti senza esperienza e senza diplomazia. Verranno tempi peggiori, purtroppo, perchè non finisce qui.

da Scelta Popolare

 

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