Questione di scelte. C'è chi sceglie di fare attenzione e chi sceglie di non fare attenzione alcuna. C'è chi si preoccupa di rimanere sempre vigile e chi dorme saporitamente, anche se il mondo va a rotoli. E il mondo, in verità, non pare che giri per il verso giusto, tra pandema e varianti, tra vulcani che sputano lapilli infuocati e tra il terremoto che ogni tanto si fa sentire. Ecco, prendiamo ad esempio il terremoto. Anche oggi il bollettino dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ci mette un po' in allarme. Dice infatti che alle ore 14.30 di oggi un sisma di magnitudo 2.4 è stato registrato a Citerna (PG) con ipocentro profondo 7 km. Ma prima, alle ore 8.30 di stamattina, un terremoto di magnitudo 3.0 è stato registrato ad Eraclea (VE) con ipocentro a 31 km di profondità. Ed Eraclea è più a nord di noi, ma mica troppo lontano? Se si considera poi che prima ancora alle ore 5:39 un'altra scossa di magnitudo 2.1 era stata registrata a sud, a Pignola (PZ) con ipocentro a 18 km di profondità e alle 5:31 un altro sisma di magnitudo 2.2 era già stato registrato vicino a noi, a Fiastra (MC) ipocentro a 12 km di profondità e alle ore 4:12 una scossa di magnitudo 2.1 era stata registrata a Goro (FE) con ipocentro a 7 km di profondità, non molto lontano da Eraclea in cui è stata poi registrata la più forte scossa da magnitudo 3, forse è il caso di fare attenzione. Ma non è pratic a che si addice ai nostri amministratori, che invece sonnecchiano e nemmeno ci rispondono alla domanda per sapere che fine hanno fatto quei 30 milioni di lire ottenuti dalla Protezione Civile ben 35 anni fa per realizzare la tendopoli in caso di calamità e anche un eliporto per l'atterraggio degli elicotteri di soccorso se dovesse tornare da noi il terremoto forte. Ma la tendopoli hanno deciso di non farla più e l'eliporto addirittura hanno lasciato che loi facesse Serra de' Conti. Questione di scelte.

da montenovonostro