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Home Comunità montenovonostro Senigallia: Per un lettore è sempre peggio questo PD
Senigallia: Per un lettore è sempre peggio questo PD PDF Stampa E-mail
Sabato 01 Luglio 2017 18:25

Senigallia Per un lettore è sempre peggio questo PDCi scrive un nostro lettore senigalliese: "Caro montenovonostro, ieri sera ti ho mandato, un pò frettolosamente visto l'ora, una E-Mailin come commento all'oggetto. Visto che "montenovonostro" è molto seguito ed apprezzato dal governo regionale marche e da tanti lettori, potrebbe "commuovere", chi di dovere, ad intervenire per aiutare la città di Senigallia, i suoi cittadini ed i suoi turisti. Ciao, grazie e cordialità". Ed ecco il messaggio che ci ha inviato con il titolo "Sempre peggio questo PD" riferito alla situazione politica di Senigallia. "Da Senigallia notizie  “……..Continua e si rafforza – afferma il sindaco – il legame tra Senigallia e la grande famiglia di Caterpillar. Un legame all’insegna della musica, dello spettacolo, del divertimento intelligente, ma anche e soprattutto della quotidiana condivisione di quei comuni valori che sono la promozione della legalità, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico......”  Sono sicuro che città e cittadini sarebbero  felici se il nostro Sindaco mettesse in atto una volta per tutte, come promesso in campagna elettorale e oggi ribadisce, quelle azioni necessarie affinché quello che dice si possa finalmente realizzare. Quello che conta sono i fatti e questi ci dicono che era meglio prima. Quel poco di armonia tra i legami culturali e i legami sociali di cui parla non ci sono più da molto tempo, forse c’è stato un accenno con l’ aire  del primo mandato! I senigalliesi, come gli italiani tutti, vedono il presente, la retorica e la reiterazione magnificatoria di ogni evento a scopo pubblicitario. Cosa vogliono dire? Non lo sappiamo con certezza ma supponiamo che la gente percepisca un vuoto istituzionale, una tensione sociale e allora mormora! Dopo tutto Senigallia è un paesotto dove la voce di popolo diventa voce di Dio! Circolano per le strade due discorsi; li raccontiamo per la cronaca da sabato del villaggio cercando anche di dividere la fantasia dalla realtà. La prima supposizione è che molti sono convinti, che trattandosi del 2° mandato, il Sindaco sia quasi costretto ad ubbidire alle richieste del governo regionale ( che è dello stesso partito ). Fare prima gli interessi regionali e poi quelli cittadini per scongiurare punizioni future. Una persona che ha un mestiere da riprendere a mano avrà una vita più facile e potrà mediare per cercare di camminare a testa alta in città. Chi ha sempre fatto politica e non ha altro per le mani avrà una vita più difficile. La seconda supposizione è riferita al referendum sulla fusione Senigallia Morro. Una vittoria avrebbe consentito al Sindaco di potersi ricandidare forse per altre due volte. A sentir la seconda supposizione: la perdita così schiacciante del referendum avrebbe tanto indispettito il primo cittadino da portarlo a “punire la cittadinanza” lasciando la città nel completo caos. E’ un pò difficile pensare che questa possa essere stata una via percorribile. Coinvolgere gli Assessori, anche se abbastanza anonimi. Non è facile cosa. Una terza possibilità, a giudizio personale, potrebbe dipendere da incapacità di fronte ai problemi resi più complessi da una difficile situazione nazionale; che poi è quello che spesso il PD addossa al M5S . E una ipotesi contingente tra incapacità e non fattibilità. Una cosa è certa: i cittadini sono comunque la parte lesa, qualcuno ha sicuramente delle colpe! Ricordiamo brevemente le umiliazioni principali a cui sono stati posti i cittadini di Senigallia: aumenti spropositati di tasse (tasi), totale indifferenza a trovare una soluzione per il ponte 2 giugno che segrega e rende morta la città, i parcheggi, la pulizia almeno del centro urbano, le strade, l’elenco sarebbe lunghissimo. Ci hanno detto che bisognava ripopolare il centro storico (che ha portato al costosissimo rifacimento di piazza Garibaldi) e poi il centro viene abbandonato miseramente. Le bugie vengono a galla! Con i soldi spesi per la piazza avremmo messo a posto ambedue i ponti! Controsensi a volontà! Vi riproponiamo uno scritto che purtroppo ogni anno è sempre di attualità. E’ lo specchio della situazione che viviamo ma con l’auspicio che Senigallia diventi una città “aperta”. ---o--- Assomiglia sempre più alla “Milano da bere” questa Senigallia Jamborèe fatta di lustrini e paillettes, ammiccamenti e sensibile attenzione nei confronti dei forti, siano essi operatori turistici (amanti della precarietà da usare e gettare) o immobiliaristi (l’uno contro l’altro armati e tutti insieme sodali nell’assalto al territorio) e sempre più lontana dai bisogni popolari si chiamino disabili (ai quali si lesinano risorse), famiglie indigenti che ricevono sfratti e interruzione di servizi. Non stupiscono più notizie che mettono sempre più in difficoltà il patrimonio pubblico per reperire quei fondi che serviranno per altre “splendide estati” di caterpilleraggini (ormai stucchevole parodia dell’impegno e della solidarietà) e “grease” america old style per la felicità di pochi e noti. Tutto questo tra l’attonito e complice sguardo di una “sinistra del principe” (Sel, Pdci, Verdi) che dissente ma alla fine “non può fare a meno” (perché la destra, come i barbari della poesia di Kavafis, è un alibi e una soluzione per loro ipocrisia). Ci auguriamo invece che di fronte a questa ennesima gaglioffaggine la città reagisca e che magari da qui incominci una discussione su un’altra città possibile. Un lettore". Non possiamo che associarci alle lucide e motivate argomentazioni del lettore, particolarmente per quanto riguarda l'eclatante sconfitta del referendum con-fusionario fra Senigallia e Morro, che ha impedito lo "strangolamento" dell'autonomia amministrativa del piccolo comune: ipotesi che spaventa anche noi e per questo continueremo a chiedere le dimissioni del Presidente dell'ANCI Marche con non può rimanere in tale prosizione ostile al futuro istituzionale dei piccoli Comuni come il nostro.

da montenovonostro

 

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