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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Massimo Bello e gli invidiosi
Ostra Vetere: Massimo Bello e gli invidiosi PDF Stampa E-mail
Giovedì 23 Marzo 2017 22:35

Ostra Vetere Massimo Bello e gli invidiosiAttraverso il suo profilo facebook ci scrive l’ex sindaco Massimo Bello: “Questa mattina ho pensato ad alcune parole del sociologo Francesco Alberoni sull'invidia e su chi la eserciti quotidianamente a fin di bene: il suo! Non vi è alcun riferimento a persone o a fatti realmente accaduti, ma spesso non ci accorgiamo che l'invidia abita proprio a due passi da te. Non è pericolosa - a meno che l'invidioso non sia anche stupido - ma infastidisce e cresce nella stessa misura con cui sei tu a crescere e ad ottenere piccoli e soddisfacenti successi. L'invidioso è un'animale notturno, ma vive anche di giorno. Dispensa 'morale' e 'bolle popolari' verso chiunque e verso tutto in attesa di trovare una sua dimensione o di occupare quella 'dimensione' che critica sempre per saggiarne ovviamente egli stesso i privilegi, i vantaggi ed i risultati. All'invidioso non resta altro che sperare di poter impedire all'altro o agli altri di fare ciò che in realtà egli ha sempre desiderato fare o non fare, senza averne peraltro capacità ed attitudine. L'invidioso è anche un ipocrita e questa ipocrisia è la linfa delle sue azioni e dei suoi pensieri, che ai più possono sembrare 'virtù' e che, invece, non sono altro che l'espressione latente di un suo malessere costante e perenne costituito da frustrazioni ed inferiorità. Ecco a voi le parole di Francesco Alberoni. "L’invidia è il sentimento che noi proviamo quando qualcuno, che noi consideriamo del nostro stesso valore ci sorpassa, ottiene l’ammirazione altrui. Allora abbiamo l’impressione di una profonda ingiustizia nel mondo. Cerchiamo di convincerci che non lo merita, facciamo di tutto per trascinarlo al nostro stesso livello, di svalutarlo; ne parliamo male, lo critichiamo. Ma se la società continua ad innalzarlo, ci rodiamo di collera e, nello stesso tempo, siamo presi dal dubbio. Perché non siamo sicuri di essere nel giusto. Per questo ci vergogniamo di essere invidiosi. E, soprattutto, di essere additati come persone invidiose. In termini psicologici potremmo dire che l’invidia è un tentativo un po’ maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sé stessi, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell’altro." Massimo Bello". L'invidia? Solo uno dei sette vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia. E tutti e sette riempiono insopportabilmente il mondo. Purtroppo.

da montenovonostro

 

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