La scorsa settimana è stata pubblicata una deliberazione della Giunta Comunale, la n. 51 del 4 dicembre scorso che alleghiamo, relativa alla promozione turistica tramite le pubblicazioni “Senigallia forever”, “Senigallia accoglienza” e “Senigallia all events”, cui l’amministrazione comunale ha inteso aderire, insieme ad altri Comuni. Nel testo della deliberazione si dice che l’iniziativa si colloca “nel quadro della promozione del paese e della veicolazione, in un'ottica di sostegno delle attività locali, ricettive e non, dell’offerta culturale ed aggregativa preordinata in Ostra Vetere per il 2014” in quanto “indirizzata a promuovere sul mercato nazionale ed extra-nazionale le eccellenze e le maggiori iniziative programmate nei Comuni” aderenti. E’ ben vero che la partecipazione finanziaria dei singoli Comuni verrà commisurata, per ciascuna pubblicazione, al numero delle copie che il Comune stesso commissionerà e che appare di non rilevante importo, ma una formulazione così fumosa incuriosisce “montenovonostro” per più di un aspetto. Il primo e il più evidente è che fin dai titoli si parla sempre e solo di Senigallia e non del suo entroterra. Si deve quindi pensare che le pubblicazioni intendono in realtà promozionare Senigallia? E se così fosse, cosa c’entra la “promozione del paese a sostegno delle attività locali”? Si afferma anche che l’iniziativa è finalizzata a promuovere l’offerta culturale e le eccellenze, ma viene da domandarsi quale eccellenza culturale “nostra” e “nostrale” si pensa di promozionare parlando in inglese? E’ vero che va tanto di moda, ma è una moda che “montenovonostro” non condivide. Infatti si dice che il bacino di azione guarderà al mercato nazionale ed extra-nazionale. Per il mercato nazionale che bisogno c’è di parlare straniero? E per il mercato extra-nazionale perché limitarsi solo all’inglese e non anche alle altre lingue, come il tedesco, il francese, lo spagnolo e così via? Non era allora meglio titolare in italiano e includere le traduzioni plurilingue? Per promuovere la nostra cultura e le nostre eccellenze cosa c’è di meglio della nostra splendida lingua italiana? “montenovonostro” non intende criticare l’iniziativa, ma c’è modo e modo di farla e questo non sembra il migliore. Ci fa venire in mente gli abusi del “politichese”, cioè del linguaggio che i politici hanno adottato ormai da tempo infarcendo i loro discorsi (o le loro chiacchiere) con gli inglesismi tipo “spending revue”, “authority”, “blackout”, “choosy” e così via, in un progressivo camuffamento falso e un po’ provincialotto che ci costringe a usare il dizionario arrossendo, per poter capire. Beninteso, le lingue straniere sono belle ed è bello impararle e saperle parlare, ma per propagandare le cose “nostre” è meglio usare la lingua “nostra”, soprattutto quando a parlare sono le “nostre” istituzioni (come i Comuni), che le pagano con i soldi "nostri" e si rivolgono ai “nostri” compaesani. O dobbiamo arrossire anche noi come il dizionario e come chi ci costringe a usarlo?

da montenovonostro

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20131217_051_GM_Promozione turistica tramite pubblicazioni_DELIBERA_GIUNTA_n_51		61 Kb