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Ostra Vetere: Abolire la Provincia è “una boiata pazzesca” anche per “montenovonostro” PDF Stampa E-mail
Martedì 24 Dicembre 2013 17:46

Abolire la Provincia è una boiata pazzesca anche per montenovonostroTorniamo a parlare dell’argomento del giorno: l’abolizione della Provincia. Abbiamo spiegato più di una volta e ormai da mesi i motivi per cui “montenovonostro” dissente da questa iniziativa. Ma due nostri lettori ci hanno detto di ritenere invece giusta l’abolizione. Evidentemente non siamo stati in grado di spiegare adeguatamente la nostra posizione. L’altro ieri la Camera ha approvato il disegno di legge sulle Province e le città metropolitane con 277 voti favorevoli e 11 contrari (Sel). Non hanno partecipato alla votazione, in segno di protesta contro il provvedimento, la Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Già questo risultato appare significativo: il provvedimento è passato con meno della metà dei Deputati. E “montenovonostro” si domanda come sia possibile considerare giusta una riforma con riflessi costituzionali approvandola a colpi di una risicata maggioranza in assenza di tutte le minoranze. Non ci pare un buon segnale. Torneremo comunque sull’argomento, ma intanto ci sembra opportuno rilevare un fatto per noi importante: proprio oggi veniamo a sapere che la pensano come “montenovonostro” anche autorevoli esponenti di tutte e tre le forze politiche maggiori PD, PDL e M5S. Sintetizziamo i loro interventi. Antonio Saitta del PD Presidente della Provincia di Torino e presidente dell'Unione delle Province Italiane ha polemizzato contro la decisione annunciando: “Presenteremo ricorso alla magistratura contro questa norma che lede un diritto inalienabile dei cittadini”. Dopo l’intervento di Matteo Renzi favorevole alla ‘cancellazione’ delle Province, la presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti del PD , in una lettera aperta al neosegretario del partito definisce ”demagogiche e populiste” le parole pronunciate ieri sera durante la trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’. Poi, argomenta ancora la Draghetti, “spiace constatare che tu che hai fatto per cinque anni il Presidente di Provincia abbia rimosso l’intensità del tuo lavoro in quel periodo o sia stato eventualmente un nullafacente, ma soprattutto spiace che per sostenere e giustificare una riforma delle istituzioni si scelga la strada ingiusta e bugiarda di screditare la categoria degli amministratori provinciali, alla stregua di mangiapane a tradimento”. Due dichiarazioni di esponenti di sinistra che sconfessano la scelta del loro stesso partito. E non è da meno il commento del capogruppo Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, che tuona: ”Il disegno di legge sulle province, approvato dalla Camera dei deputati, si può definire a tutti gli effetti una vera e propria legge truffa”. E ancora “La legge non abolisce le province, ma crea enti di secondo livello: di fatto trasforma le province in enti di area vasta, li sottrae alla rappresentanza democratica, escludendo ogni tipo di elezione diretta, con l’obiettivo di rendere le nuove province e le nuove città metropolitane assemblee monocolore di sinistra. Un provvedimento incostituzionale, confuso, con norme ingarbugliate, che non semplifica e non sburocratizza, ma aumenta il disordine sulla gestione dei servizi a livello locale creando nuovi problemi a imprese e cittadini”. Il blog di Beppe Grillo commenta le scelte del gruppo dei grillini M5S scrivendo “è falso che le province saranno abolite, ma cambiano solo nome, diventando ‘città metropolitane’. Vi sarà una moltiplicazione di enti perché potranno coesistere sia le province, sia le città metropolitane, sia i consorzi dei comuni. E’ falso, infine, che avremo tagli ai costi. A denunciarlo è stata la Corte dei Conti, secondo la quale con questa legge i costi lieviteranno”. A difendere disperatamente l’abolizione della Provincia rimane solo una parte del PD. E’ troppo. Fermatevi. “Fermatevi prima di combinare altri guai - dice “montenonovonostro” – ne avete già combinati tanti e troppi con le riforme riformate della sanità. Non metteteci di mezzo anche l’ente locale costituzionale della Provincia. Non fate quest’ultimo danno all’Italia. Abolite invece tutte le altre centinaia e centinaia di enti di secondo livello che sono carrozzoni inutili e spendaccioni, partoriti sciaguratamente in questi ultimi trent’anni, e accorpate tutte le competenze gestionali in un unico ente provinciale. Basta con le nomine di “manager” superpagati e superpolitizzati che non rispondono al popolo ma solo ai partiti e lasciate al popolo la libertà di eleggere direttamente da chi farsi amministrare”.

da montenovonostro

 

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