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Home Comunità giustiziagiusta Vibo Valentia: Chiesto rinvio a giudizio del deputato grillino Riccardo Tucci per frode fiscale
Vibo Valentia: Chiesto rinvio a giudizio del deputato grillino Riccardo Tucci per frode fiscale PDF Stampa E-mail
Mercoledì 14 Luglio 2021 18:02

Vibo Valentia: Chiesto rinvio a giudizio del deputato grillino Riccardo Tucci per frode fiscaleLa Procura di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio per il parlamentare grillino Riccardo Tucci e per suo cugino Adriano Tucci, ma anche per Vincenzo Maria Schiavello, Domenico Gaecea e Luigino Schiavello. Tutti dovranno presentarsi davanti al Giudice per l'Udienza Preliminare del prossimo 28 ottobre. Il deputato del Movimento Cinque Stelle Riccardo è Tucci accusato di aver consentito al suo ex socio di evadere le tasse emettendo fatture per 701.500 euro per “operazioni oggettivamente inesistenti”. Secondo le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero, i cinque imputati sono accusati a vario titolo, di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo e emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tucci è imputato in qualità di legale rappresentante della cooperativa ‘Assistenza servizi telematici satellitari’”. Per la Guardia di finanza, era una società cartiera rientrante in “una complessa e insidiosa ed articolata frode fiscale” che sarebbe stata ideata da Vincenzo Maria Schiavello, titolare della “Autoelettrosat” ed ex socio di Riccardo Tucci. A seguito di una verifica fiscale sull’azienda di Schiavello, che lo scorso gennaio ha subito un sequestro di 775mila euro, i finanzieri “hanno acclarato la verosimile esistenza – è scritto nel decreto del Giudice per le Indagini Preliminari – di un complesso meccanismo di frode fiscale messo in atto attraverso l’utilizzo di società ‘cartiere’, apparentemente terze rispetto alla società verificata”. Una di queste era la cooperativa “Assistenza servizi telematici satellitari”, di proprietà del deputato Tucci. Diventato quest’ultimo parlamentare, il cugino ha assunto la carica di amministratore unico della società che, per gli inquirenti, ha continuato a prestare “i relativi servizi esclusivamente in favore della società verificata e della ditta individuale di Schiavello”. Lo scopo sarebbe stato, secondo gli inquirenti, quello di permettere alla società di Schiavello e alla sua ditta individuale di dedurre, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, l’imponibile delle fatture emesse dalle cooperative. In questo modo, inoltre, l’ex socio di deputato del M5S poteva detrarre, ai fini dell’Iva, l’imposta relativa alle suddette fatture e aumentare i costi al fine di ridurre il reddito fiscale da sottoporre a tassazione. Uno stratagemma al quale, secondo il Pubblico Ministero, Riccardo Tucci si sarebbe prestato dall’ottobre 2014 al febbraio 2018, quando è stato eletto alla Camera dei Deputati per il partito del comico Grillo.

da giustiziagiusta

 

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