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Home Centro Cultura Popolare Comunicati Ostra Vetere: Trovate le origini dei Brunacci di Montenovo
Ostra Vetere: Trovate le origini dei Brunacci di Montenovo PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Febbraio 2014 15:47

Trovate le origini dei Brunacci di MontenovoCon molta soddisfazione, il titolare del sito internet dedicato alle “Famiglie Brunacci” tra cui quella antica di Montenovo, Maurizio Brunacci di Mentana, che sta alacremente ricercando ogni notizia utile per ricomporre la storia familiare, scrive: “Trovate le origini dei Brunacci di Montenovo. E’ il giorno in cui un fortuito ritrovamente, ma fortemente voluto, cercato e trovato, mi ha permesso di aggiungere quest’ultimo capitolo. Un documento che prova le ricerche precedenti e le ipotesi sulla provenienza della Casa Brunacci di Montenovo. A pag. 6 di questa ricerca, scrissi: “… scoppia subito dopo la peste a Firenze. Chi se lo può permettere fugge, chi non può e resta, muore. Anche i Brunacci fiorentini fuggono nelle campagne toscane, dove avevano nel frattempo comprato grandi poderi. Con la produzione delle cipolle a Certaldo, ed altro in altri luoghi, incominciano, in questo periodo di carestie, ad arricchirsi enormemente. Un ramo fiorentino, quindi, si stabilisce a Pisa dove i Brunacci costruiscono il loro Palazzo e da dove partono alla conquista di altri mercati.” Naturalmente, ricchezza significava proliferare. Le Famiglia Brunacci fiorentina si moltiplicava in tutto il territorio toscano ed oltre. Da Firenze a Pisa e Volterra, da Arezzo a Montalcino, ecc. In particolare nel territorio di Volterra troviamo quel ramo di Casa Brunacci che interessa a noi. Leggiamo insieme il seguente documento, di cui subito dopo vi racconterò chi l’ha scritto e come l’ho ritrovato. Trascrivo il testo rendendolo un po’ più comprensibile: “Al Signor Dottor Gaudentio Brunacci - Venetia. Trasportato dal viaggio nei confini della Marca, mi conferii una sera all’abitazione di V.S. Eccellentissima, ove dal Signor Cavalier suo Padre fui accolto con quella benignità che pare a punto nata nella Casa Brunacci. Non me ne meravigliai; mentre, essendo la gentilezza un carattere di Nobiltà, tosto ne restai certificato dalle prove e dalla qualità della sua Origine. Vidi, in un angolo della Sala, l’Albero della sua Famiglia, in cui notai le sue prime radici dagli Antichi (cittadini di ) Peccioli di Pisa (1), che furono Confalonieri (2) di quella così famosa e degna Repubblica. Ricevuti trattamenti così cortesi, che più non si poteva dare ad un Genio ugualmente splendido e glorioso. Ora mi ha obbligato e il Padre e il Figliolo. Mancava quest’altra maglia ad ingrossar le mie Catene. Ne (di cui) le porto l’avviso, e resto (a vostra disposizione!)”. Questa lettera, scritta da Antonio Lupis al suo amico Gaudenzio, ci rivela il luogo di origine della Casa Brunacci di Montenovo. Trovare questa lettera è stato molto difficile, perchè, conoscendo l'amicizia del Lupis con Gaudenzio, mi sono messo d'impegno a leggere una per una tutte le lettere pubblicate dal Lupis. Nella raccolta di lettere denominata "LA VALIGIA SMARRITA" finalmente ho trovato la soluzione. Per leggere in originale la lettera del Lupis, cliccare su "La Valigia smarrita". (1) Peccioli di Pisa. Grazie Antonio Lupis! Grazie a te oggi, a distanza di 3 secoli, conosciamo la provenienza del Cav. Antonio Brunacci seniore. Si tratta di Peccioli di Pisa, oggi appartenente alla Diocesi di Volterra! (2) Bartolo fu membro della Repubblica Pisana. Carlo fu capitano di una galea pisana a Lepanto. Cavalieri di S. Stefano di Toscana. Altri Confalonieri contemporanei a Gaudenzio ed oltre: Alessandro di Tommaso Brunacci 1653, 1655, 1659; Brunaccio di Alessandro 1667, 1670, 1679; Tommaso di Brunaccio 1690, 1691, 1698, 1701, 1714bis, 1721, 1726; Luigi Giuseppe di Brunaccio 1692.". Maurizio Brunacci". Grazie a lui e alle sue attente ricerche, siamo così in grado di ricomporre alcune pagine di storia locale dimenticata. Veniamo così a sapere di una lontanissima visita a Montenovo nella seconda metà del Seicento, del celebre scrittore Antonio Lupis in visita alla casa Brunacci, la stessa che ancora si conserva in piazza Grande, dove ancora si conserva l'antico stemma nobiliare della famiglia Brunacci di Montenovo, lo stesso che il compianto preidente del Centro di Cultura Popolare Fabrizio Lipani illustrava a un discendente dei Brunacci nella foto a corredo di questo articolo.

 

Chiara Fiorani

 

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