Ostra Vetere: I responsabili politici e amministrativi locali oggi deplorevolmente dimenticano Stampa
Venerdì 16 Marzo 2018 17:15
tra il suo partito e il Partito Socialista Italiano, per creare un governo di centro-sinistra. Nel congresso democristiano di Napoli del 1962 riuscì a portare su questa posizione l'intero gruppo dirigente del partito. La stessa cosa avvenne all'inizio del 1978 (poco prima del rapimento), quando riuscì a convincere la DC della necessità di un "governo di solidarietà nazionale", con la presenza del PCI nella maggioranza parlamentare. La sua intenzione dominante era di allargare la base del sistema di governo per rappresentare un numero più ampio di partiti e di elettori con alleanze aventi come fulcro la DC, secondo il principio di democrazia consociativa. Il 16 marzo 1978, giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato dall’onorevole Giulio Andreotti, la Fiat 130 che trasportava Moro dalla sua abitazione nel quartiere Trionfale di Roma alla Camera dei Deputati, fu intercettata da un commando delle Brigate Rosse all'incrocio di via Mario Fani. I brigatisti uccisero, in pochi secondi, i cinque uomini della scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi) e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana, trattenendolo in prigionia per 55 giorni nel covo di via Montalcini fino a quando decisero di concludere il sequestro uccidendo Moro dentro il portabagagli di un'automobile Renault 4 rossa, sparandogli dieci cartucce e uccidendolo. Il corpo di Aldo Moro fu ritrovato nella stessa auto il 9 maggio a Roma in via Caetani, emblematicamente vicina sia a piazza del Gesù (dov'era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), sia a via delle Botteghe Oscure (dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano). Fu poi sepolto nel comune di Torrita Tiberina, piccolo paese della provincia romana dove lo statista amava soggiornare. Aveva 61 anni. Aveva dato la vita per un’idea di Italia migliore che i responsabili politici e amministrativi locali oggi deplorevolmente dimenticano”.

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