Ostra Vetere: “Scelta Popolare”, i cattolici e la politica Stampa
Giovedì 13 Settembre 2012 19:20
tante iniziative cattoliche nel sociale, nell’agricoltura, nel lavoro, nell’impresa e nel credito; non prevaleva la mentalità della corsa alla carica politica. L'esempio più luminoso di quell'epoca è la figura e l'opera del nostro concittadino onorevole Agostino Peverini, un mezzadro eletto deputato. Il dibattito sceturito tra i cattolici di quell'epoca, favorito dall’Opera dei Congressi, ha permesso di superare l’integralismo e di maturare una robusta laicità della politica da parte dei cattolici, specialmente con l’esperienza del Partito Popolare del primo dopoguerra e poi con l’altra e diversa esperienza della Democrazia Cristiana del secondo dopoguerra. Sul quel modello, adesso lo spirito di Todi è la formazione di una nuova classe politica. I giovani di oggi partono da una posizione svantaggiata perché in questa fase non hanno riferimenti e non sono protagonisti di trasformazioni sociali; questo significa che se non si offre loro la possibilità di fare esperienze significative non saranno in grado di pensare ad un grande progetto per il paese, per l’Europa e per il mondo intero. Oggi, nel declino della Seconda Repubblica, in una situazione di scelte “trasversali” della maggioranza dei cattolici impegnati, va ripreso il cammino di nuove riflessioni tra tutti e di avvio di nuove esperienze per la formazione di una compagine politica chiaramente identificata come cattolica".