Ostra Vetere: Mensilario della comunicazione giudiziaria a sindaco e assessori del 28/03/2018 Stampa
Sabato 28 Aprile 2018 17:17
ne vai? Cosa sarà mai successo, dopo tutte quelle tante cose che avresti fatto bene, come hai dichiarato tu? Hai dichiarato: “Finora di certo – per quanto riguarda la strategia elettorale in vista del 10 giugno – c’è solo il fatto che io non mi ricandiderò: sono dal ‘99 dentro il comune prima come assessore, poi come consigliere di minoranza e infine come sindaco. Penso di aver sacrificato tanto tempo della mia vita, sottratto sia alla famiglia che al lavoro. Penso di aver dato tanto ed è giusto che altri subentrino». «Un rammarico? Quello di non aver potuto dedicare le risorse che avrei voluto alla viabilità del paese. Un nostro punto di forza è stato invece quello di aver fin da subito fatto molte cose, concrete. Altre – l’ampliamento del cimitero, i lavori per il centro diurno e il potenziamento delle case della salute – sono in fase di avvio o di progettazione perché le risorse erano già impegnate: la nuova amministrazione si ritroverà tanto lavoro già svolto, conclude l’attuale sindaco di Ostra Vetere Luca Memè»”. Ma se davvero hai fatto così tante cose e tante altre dici di aver lasciato da fare, perché smetti, Memè? In verità non ci pare che tu abbia fatto davvero  così tante cose in questi cinque anni: hai solo riparato (riparato, non costruito) due scuole e qualche selciato in paese. E basta là. Poi hai pensato di farne tante altre, ma a fantasticare ci vuole poco e non si paga niente. Cos’altro hai fatto, allora, Memè? E quel poco che hai fatto già basta? Ti sei stancato? Ah, già! Ne hai fatta anche un’altra per la quale hai organizzato una gran festa impiastrando di foto tutti i giornali. Si, anche questo hai fatto: ci hai rifilato la patacca del falso storico del “Cosiddetto” di plastica. In verità ci preoccupa più il “falso storico” che il “Cosiddetto di plastica”: potevi davvero risparmiartelo. Voi siete fatti così, non ammettete mai che prima di voi anche altri abbiano fatto qualcosa. Voi partite sempre dal presupposto che “prima di voi il Diluvio”. Non è vero, Memè, le cose non stanno così. Fai male a minimizzare e addirittura a negare il lavoro degli altri. Voi di sinistra vi scatenate sempre contro i “negazionisti”, ma quando tocca a voi negate tutto e disconoscete tutto il lavoro altrui. Non si fa così. Hai avuto il tuo momento di gloria, anzi, il vostro momento di gloria con quella foto a cinque allegata che sembrava un gran successo. Poi, appena qualche giorno dopo, il successo è sparito ed è arrivata una comunicazione giudiziaria a tutti i fotografati: un fulmine a ciel sereno. Ha colpito tutti e quattro e s’è salvato solo il “Cosiddetto”, imperturbabile. Mica sarà per questo, Memè, che getti la spugna? Cosa vuoi che sia una sola comunicazione giudiziaria a fronte di quante altre potrebbero capitartene addosso. Capirai, non ci sei stato a sentire quando in quattro, con una voce sola, per tre volte ti avevamo avvertito cinque anni fa che quello che stavi facendo avrebbe scatenato l’odio. Non solo non ci sei stato a sentire, ma che hai fatto ancora? Dopo aver lacerato le gigantografie del “Cosidetto” e altre appendici varie, addirittura ti sei messo a fare denunce contro tizio e caio e contro chi altri ti si presentava a tiro. Ma dai, non si fa così! E hai visto, che queste cose, come ti avevamo preventivato, scatenano l’odio e ricascano addosso. Hai fatto la tua brava denuncia contro chi ti criticava, ma adesso ti ricasca addosso. Dispiace solo che per fare la denuncia, anziché farla da solo sei andato a coinvolgere anche gli assessori. E così la storia adesso ricasca addosso anche a loro. Che dici? Saranno contenti che li hai fatti trovare in questa situazione? Non era meglio ascoltare il nostro consiglio? Ti avevamo detto e scritto già il Sabato 30 Novembre 2013 “Ostra Vetere: Un consiglio al Sindaco Memè, Chiedi scusa! Chiedi scusa!” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19100-ostra-vetere-un-consiglio-al-sindaco-meme-chiedi-scusa-chiedi-scusa). Ma non ci sei stato a sentire, non hai voluto chiedere scusa e adesso ti ricasca addosso. E a noi ci dispiace. Ci dispiace soprattutto per il paese che non ci fa una bella figura, ma ci dispiace anche per te che non ti ricandidi. Non lo fare, Memè. Non mollare. Non c’è motivo per farlo. Non puoi andar via, devi rimanere a difendere i tuoi assessori che hai coinvolto nelle tue iniziative. Non mollare, fallo per loro, non abbandonarli, Memè. Che ne sarà di loro se te ne vai dopo averli coinvolti? Guarda quella foto che vi ritrae tutti, voi quattro e il “Cosiddetto”. Anche se il “falso storico” può averlo imbronciato, devi riconoscere che è lui, il "Cosiddetto", l’unico imperturbabile. Per forza, è un “falso storico” di plastica. Ma nelle presenti sventure è l’unico che si salva.

da montenovonostro