Dalla Provincia: SfasciaProvince mai domo Stampa
Martedì 13 Febbraio 2018 17:07
e combinare così danni irreparabili. L’esempio? Un esempio, fra tanti: la vicenda delle Province. Prima “cambiate”, poi “soppresse”, poi non più, bensì “trasformate”, poi “costituzionalmente abolite”, poi non più, perché il popolo sovrano ha detto no, quindi “risorte” ma non più “elettive di primo grado” e ora malamente amministrate da “nominati”, anziché da “eletti”. Questa la parabola orridamente “sfascista” del “cambiamento” a tutti i costi che vuole il PD, ormai da tutti o quasi definito sarcasticamente “Partito Deformatico”. Destinato a “deformarsi” da solo il prossimo 4 marzo con le elezioni che, speriamo, lo toglierà di torno. Non che verrà meglio, eh. Perché al peggio non c’è mai limite. Ma se dovesse rimanere in sella il “comandotuttoio” e non fosse relegato nell’angolo, ci sarebbe da temere. Basta vedere come la Provincia, amministrato da “non eletti”, bensì dalla nominata “sindaco PD di Montemarciano” (chè c’entrerà poi Montemarciano con la Provincia, di cui è solo uno dei tanti Comuni?) gestisce la rete stradale di cui è rimasta ancora titolare (prima che il PD decida di trasferirne il compito a un nuovo “ente terzo gestore” nel quale “nominare a capo” uno dei loro, lautamente remunerato a nostre spese). Le vedete le “strade provinciali” come sono ridotte? Basta guardare l’Arceviese dalle mille buche, che però conserva ancora inalterato il limite di velocità ai ridicoli 40 km orari anche nell’unico tratto perfettamente riassaltato da Pongelli alle Muracce. Ma non c’è nessuno che se ne accorge? Non c’è più un cantoniere in grado di rilevare l’incongruenza? Non c’è più un dirigente che ci faccia un giretto ogni tanto? Ma soprattutto non c’è più un sindaco locale capace di dare una strigliata alla Provincia “sonnolenta” che non provvede e mettere le cose a posto? Intanto noi prendiamo un impegno solenne inscrivendo nel nostro programma elettorale, in vista delle prossime elezioni anticipate di primavera: se i compaesani ci daranno tanti voti necessari per andare ad amministrare come si deve il Comune, ci impegniamo a “martellare” sistematicamente di lettere e richieste la Provincia “sonnolenta” affinchè rattoppi le buche e sistemi l’asfalto rovinato, elimini i limiti di velocità superflui, amplii i ponti sia a Pescara-Barocco sulla provinciale Arceviese che quello del Molino della Cona sotto Vaccarile lungo la strada provinciale per Jesi. E i nostri compaesani possono stare certi che manterremo la promessa. O, se dovessero scegliere di mantenere purtroppo l’attuale maggioranza, dovremo rassegnarci all’imperversare dello “sfasciaProvince mai domo”.

da montenovonostro