Messina: “giustiziagiusta” sull’arresto dei professori Bisignano e Teti che truccavano il concorso universitario Stampa
Lunedì 30 Settembre 2013 13:04
Bisignano, accusati di “aver gravemente inquinato” un concorso, allo scopo di pilotarne l’esito. Bisignano, secondo l’accusa, avrebbe chiesto e ottenuto una pista preferenziale per il proprio figlio. Ma c’era un terzo incomodo: un altro candidato che aveva raggiunto un punteggio più alto di Bisignano junior, che quindi non avrebbe potuto vincere l’agognato incarico. Allora i due avevano escogitato un trucco: i due avrebbero proposto al candidato col punteggio più alto di rispettare i patti, ovvero ritirarsi, dietro la promessa di una sua successiva sistemazione in altra procedura concorsuale per ricercatore. E così il figlio del professore sarebbe passato avanti. Peccato però che erano in azione intercettazioni telefoniche dopo una denuncia per una falsa fattura utilizzata presso il Dipartimento di Bisignano e ha consentito di accertare l’appropriazione di somme da parte di quest’ultimo dalla gestione del Fondo economale del Dipartimento con il concorso di un dipendente della medesima facoltà. Così la storia è venuta a galla e sono scattate le manette. Altri tre docenti sono indagati in quanto componenti della commissione farlocca”.

da giustiziagiusta