a MONTENOVO i fatti nostri del 28 gennaio Stampa
Sabato 28 Gennaio 2023 00:00
Montenovo, testo 011, 1983, p. 81).

1830 - Al Borgo è stato fatto lo Steccato con  14 Bovi, tre dei quali sono stati fieri ottenendo un gradi­mento generale. Responsabili del buon ordine il marchese Giacomo Buti e Pacifico Sabbatini. Tutto andò bene e gli im­presari riscossero, tra palchi e finestre, scudi 11:75. (Alberto Fiorani, Lo Steccato o Caccia del Bove, testo 027, Ostra Vetere (AN), Centro Cultura Popolare, 1990, p. 35). (Fiorani Chiara, Lo Steccato o Caccia del Bove. Studio comparato sulle tauromachie marchigiane, testo 153, 2011, p. 114).

1830 - In scena “La locandiera” del Goldoni che annoiò tutti, nonostante i comici marchesa Teresa Colocci, marchesa Costanza Buti, Santina Orlandi, conte Giuseppe Mauruzi, marchesi Giacomo e Vincenzo Buti, Nicola Franceschini e Costantino Ricci e l’ingresso fosse gratuito ad invito. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 89).

1833 - Quarta recita “Il ciarlone” assai sciocca poiché gli attori sapevano poco la parte. Infine vi fu la “Caccia con il bue e cane” con i burattini, ma sapevano maneggiarli poco. Il pubblico fu sufficiente, ma riscossero poco alla porta, cioè scudi 1.16.½. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 94). (Fiorani Chiara, Lo Steccato o Caccia del Bove. Studio comparato sulle tauromachie marchigiane, testo 153, 2011, pp. 114-116).

1834 - Nuova farsa “Due vecchi sopra un albero” con musica vocale e strumentale molto gradita, specie ai tanti forestieri, che dal gran ridere nemmeno capivano le parole. Cantò un'Aria Buffa il maestro di cappella Romualdo Crociani, cui fu chiesto il bis. Quindi Annibale Giovacchini suonò il clarino con “sei variazioni a solo” accompagnato dagli orchestrali. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 98).

1835 - Ottava recita con la replica di “Deve essere uno, e...” con la farsa di un solo atto “Le due statue” che fu una scempiaggine insulsa. Poco popolo, sebbene il tempo si fosse rimesso, ma è assai freddo. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 101).

1836 - Ottava recita “I due sergenti” di sommo gradimento al numeroso pubblico, sebbene il finale sia stato insignificante. Non intervenne alcun religioso e ne sentiremo la causa di questo rigore. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 109).

1838 - Decima recita “La nobiltà effimera” e “Il Pitocchietto”, farse che riscossero molto gradimento, particolarmente il “Pitocchetto” recitato dal dodicenne Ulisse, figlio di Vincenzo Carotti. Teatro pienissimo di pubblico, con ingresso a baj uno per gli artigiani. Riscosse alla porta scudi 1.94.½. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 125).

1840 - Seconda recita “Aver moglie è poco; il condurla è molto”. Fra gli altri attori Carlo Bianchi di Jesi, fatto venire come direttore con il compenso di scudi 25. Gli impresari recitarono l’uno da marito, molto bene; l'altro, il chirurgo Achille Giri, da amoroso, ma con poco successo. Altra attrice Angela Ricci. Il Teatro pienissimo gradì le buffonate del caratterista Quirino Ballanti con un vestito tanto ridicolo da far ridere molto. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 139-140).

1912 - Si svolgono le elezioni per la surroga dei consiglieri comunali dimissionari, dopo la crisi dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Casci Ceccacci. (Raoul Mancinelli, Agostino Peverini, testo 002, 1979, p. 35).

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da Centro Cultura Popolare