Marche: La Regione non blocca il porto di Numana Stampa
Martedì 24 Gennaio 2012 17:36
Regione. Viventi ha anche inviato una lettera al sindaco, Marzio Carletti. “Sulla stampa Carletti lamenta la mancanza di dialogo con la Regione – afferma Viventi – ma per dialogare bisogna essere in due. Invece dal Comune continuano a non inviare la documentazione urbanistica richiesta e vengono diffuse valutazioni o notizie non rispondenti al vero”. L’assessore contesta le affermazioni del sindaco in merito alle volumetrie del Piano regolatore portuale approvato dalla Giunta regionale, alle competenze del Comune nella pianificazione delle aree a terra, alla mancanza di collaborazione con la stesa Regione. “Atteggiamenti che non comprendiamo – sottolinea Viventi – perché la pianificazione portuale è una materia che il legislatore nazionale ha mantenuto alla Regione, per cui è evidente che le nostre competenze riguardano sia le opere a mare, che il Comune sembra gradire, che quelle a terra, per le quali il Comune sembra invece non apprezzare l’intervento della Regione. Ma un porto non è solo una risorsa della città che lo ospita, all’opposto è un volano di sviluppo per un bacino che spesso si estende oltre i confini regionali. Solo pianificando i porti a livello regionale, l’amministrazione pubblica può svolgere un ruolo super partes, superando logiche e interessi locali. Non si capisce, allora, perché il Comune di Numana continui a non inviare alla Regione, come ripetutamente chiesto negli anni, copia di tutti gli atti di concessione demaniale marittima rilasciati all’interno del perimetro del Piano portuale e copia di tutti i titoli abitativi edilizi. E sarebbe la Regione a non dialogare con l’amministrazione comunale?”. Viventi rimarca, inoltre, di non condividere “la condotta mantenuta dalla Giunta comunale di Numana che, dopo l’espressione positiva dell’intesa sul Piano, a votazione unanime da parte del Consiglio comunale (dicembre 2010), ha trasmesso alla Regione una delibera (aprile 2011) contenete una serie di osservazioni allo stesso Piano, tutte prive di fondamento tecnico e non volte a tutelare l’interesse pubblico generale”. Viventi contesta anche i dati tecnici che vengono diffusi dal sindaco per insinuare una presunta cementificazione dell’area a terra: si tratta di incrementi pari all’1,45% dell’edificato portuale attuale e dello 0,007% dell’intero comune. “Gli interventi di nuova costruzione e di ampliamento previsti dal Piano, molti dei quali inseriti per soddisfare standard di legge e garantire la presenza di servizi igienici e tecnici ora non presenti – spiega – determinano un incremento dell’uso del suolo che si ritiene compatibile. Ciò anche in considerazione delle dimensioni ridotte delle previsioni di nuove costruzioni e del fatto che si tratta di suolo già urbanizzato”, comunque sufficienti a garantire uno sviluppo futuro di qualsiasi attività.