Un convegno sulla condizione degli zingari in Europa Stampa
Martedì 03 Novembre 2009 08:19
nei confronti delle popolazioni di origine rom e sinti, basato sui principi di integrazione e non discriminazione. Rom e sinti sono parte integrante della civiltà europea e molti di loro sono nostri connazionali. Sono tra le minoranze etniche più numerose nell'UE. L'unione europea ha come obiettivo la promozione della loro piena integrazione nella società e la loro partecipazione all'economia, al mercato del lavoro, alla vita culturale e ai processi decisionali. La loro situazione è caratterizzata da una discriminazione persistente e da un'esclusione sociale notevole, che li mette a forte rischio di povertà e disoccupazione. I sondaggi di opinione europei e nazionali dimostrano che molti europei hanno una visione negativa di questi gruppi, spesso basata su stereotipi e pregiudizi. Le istituzioni europee e gli stati membri hanno una responsabilità congiunta nel migliorare l'inclusione sociale dei Rom usando tutti gli strumenti e le politiche per cui hanno le rispettive competenze. L'unione europea ha un forte quadro legale per combattere la discriminazione. Utilizza i fondi strutturali europei e affronta il problema della discriminazione dei rom nelle sue iniziative di sensibilizzazione. Inoltre, coordina molte aree di politiche fondamentali che sono particolarmente importanti per l'integrazione dei rom, come l'istruzione, l'impiego e l'inclusione sociale. Nel 2008 la commissione europea ha creato il Roma action group, che coordina le iniziative prese in questo settore. L'evento del 3 novembre è promosso dal tavolo rom di Milano, con l'adesione di una serie di associazioni ed enti che operano sul territorio lombardo. All'intervento del commissario Špidla seguirà una tavola rotonda sulle politiche sostenibili per l'integrazione di rom e sinti, coordinata dai giornalisti Gad Lerner e Massimo Cirri.