Ravenna: ANPC commemora don Giovanni Minzoni Stampa
Lunedì 23 Agosto 2021 17:37
sociale a favore della educazione dei giovani, di lavoratori e donne. Fonda cooperative di braccianti e laboratori femminili, la biblioteca circolante, circoli. Quindi  coadiuva mons. Faggioli nella creazione di un numeroso gruppo  scout, contrastando l’istituzione dell’Avanguardia giovanile fascista. L’agguato di una squadraccia nera, su mandato di Italo Balbo, il  23 agosto 1923 lo colpisce   alle spalle e resto’ impunito fino al 1946, quando però sopraggiunse l’amnistia. Profetiche e illuminati le sue parole, scritte  qualche tempo prima, in cui prometteva che la preghiera mai si sarebbe spenta per i suoi persecutori e che attendeva “la bufera, la persecuzione, forse la morte per il trionfo della causa di Cristo”.Con la sua intimidazione e poi la sua uccisione si volle spegnere soprattutto (come disse Giovanni Paolo II) il fascino spirituale della sua personalità, la sua dedizione alla educazione dei giovani, dei suoi scout, volta a formare le loro coscienze per una trasformazione della società. Qui è la radice del suo martirio, che ha fatto crescere fino ad oggi l’albero sempreverde del migliore cattolicesimo democratico, di quel radicale NO alla sopraffazione e alla violenza, alla dittatura, e  quell’impegnativo SI alla resistenza, in nome della libertà, inviolabilità e dignità della persona umana. Un imperativo morale che ha ispirato i partigiani cristiani e poi il popolarismo, la democrazia cristiana e oggi il contributo che i cattolici  democratici stanno continuando a dare in Italia e in Europa in ambito culturale sociale e politico. Sono figure come quella di don Giovanni Minzoni a continuare a donarci il senso e la direzione del nostro impegno, come Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani, in una nuova stagione di resistenza: quella alle nuove minacce alla libertà e dignità umana, alle cause di tante sofferenze ed emergenze umanitarie, alla distruzione della “casa comune“ per dirla con le parole di Papa Francesco, alla timidezza nel costruire una vera Unione Europea, alla indifferenza e all’egoismo che rompe la coesione sociale e crea nuove povertà ma anche minacce alla Pace. Don Minzoni, ribelle per amore, protomartire della Resistenza, ci indica la via. Silvia Costa Vice presidente dell’ANPC".

da ANPC Nazionale