Senigallia: Massimo Bello sulla tragica vicenda dell’Ilva di Taranto Stampa
Mercoledì 06 Dicembre 2017 17:36
motivazioni, ha assegnato l'Ilva alla cordata non italiana, tra le due in corsa, lasciando molti aspetti non chiariti come il piano industriale, potenziali conflitti di interesse, potenziali rilievi dell'antitrust europeo, il piano di decarbonizzazione, l'occupazione. Così si è pregiudicata di fatto la presenza dell'Italia nella produzione di acciaio. La cordata italiana era composta dalla Cassa depositi e prestiti e due grandi industriali italiani come Arvedi e Del Vecchio che insieme detenevano il 65% del capitale. Non è l'Europa il nostro problema, non è la concorrenza di Cina e India, è l'incapacità della nostra classe dirigente di difendere i nostri interessi." (cit.)

da Massimo Bello