Roma: I fiori del male Stampa
Venerdì 23 Settembre 2016 16:46
provenienti in larga parte dall’Archivio storico del manicomio Sant’Antonio Abate di Teramo. Durante il regime fascista – si legge nel foglio illustrativo – si allargarono i contorni che circoscrivevano i concetti di emarginazione e di devianza e i manicomi finirono con l’accentuare la loro dimensione di controllo e di repressione; tra le maglie delle istituzioni totali rimasero imbrigliate anche quelle donne che non seppero esprimere personalità adeguate agli stereotipi culturali del regime o non assolsero completamente ai nuovi doveri imposti dalla “Rivoluzione Fascista”. Come loro stessi spiegano, ai curatori della Mostra Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante è sembrato importante raccontare le storie di queste donne a partire di loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi in cui sembrano quasi annullarsi le smemoratezze e le rimozioni che le hanno relegate in una dimensione di silenzio e di oblio. Alle immagini  esposte nella mostra – proseguono i curatori -  sono state affiancate le parole: quelle dei medici, che ne rappresentarono anomalie ed esuberanze, ma anche le parole lasciate dalle stesse protagoniste dell’esperienza di internamento nelle lettere che scrissero a casa e che, censurate, sono rimaste nelle cartelle cliniche. In questo senso secondo Valeriano e Di Sante il manicomio è stato un osservatorio privilegiato dal quale partire per analizzare i modelli culturali – di matrice positivista - che hanno storicamente contribuito a costruire la devianza femminile e che durante il Ventennio furono ideologicamente piegati alle esigenze del regime. Il lavoro di ricerca e di valorizzazione condotto su questi materiali ha permesso di recuperare una parte fondamentale della nostra memoria e di restituirla alla collettività. La Mostra, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale Dipartimento Attività Culturali e Turismo in sintonia con Insifar, è stata realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Teramo e l’Archivio di Stato di Teramo. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Abruzzo. Ci congratuliamo per la bella iniziativa.

da ANPC Nazionale