Marche: Approvata la legge per biogas e biomasse Stampa
Venerdì 19 Ottobre 2012 17:06
Roberto Zaffini (“Non si può far finta che non esista un problema per la salute e l’ambiente”), la consigliera dell’Udc, Maura Malaspina, (“È compito dello Stato normare sulla materia, adeguandosi alle disposizioni europee”) e Raffaele Bucciarelli, Federazione della Sinistra, che ha chiamato in causa le responsabilità della Giunta regionale (“la materia è stata trattata dall’Esecutivo regionale con la grazia di un elefante”). “Adottare un testo di legge come quello in discussione espone la Regione al rischio di censure da parte della Consulta, ma anche di contenziosi con gli investitori privati”. Lo ha affermato il Presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, durante il suo intervento in Aula. Per il consigliere del Pdl, Mirco Carloni, “l’Aula deve svolgere il proprio compito legiferante, ascoltando le istanze del territorio”. Il consigliere Dino Latini (Api) ha richiamato l’esigenza di regolamentare la materia attraverso una legge che sappia tutelare la salute e l’ambiente. “Una legge lontanissima dall’andare incontro alle esigenze del territorio e dei cittadini” - ha affermato la consigliera del Pdl, Elisabetta Foschi, alla quale ha fatto eco l’intervento del collega di partito, Giovanni Zinni, che ha pesantemente criticato l’operato della Giunta regionale sul piano delle relazioni con il territorio. Al termine dell’intervento del Vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, hanno ripreso la parola i consiglieri regionali. Per Luca Acacia Scarpetti (Idv) il vero crimine ambientale è rappresentato dallo spreco di energia di questi impianti termoelettrici, le cui emissioni, per altro, dovrebbero essere meglio valutate da tecnici e professionisti del settore. Il consigliere del Pdl, Francesco Acquaroli, ha messo in guardia dagli attacchi modaioli alla vocazione agricola e turistica di questa regione alla luce del proliferare di impianti industriali di ogni genere. Nette le parole del consigliere di Popolo e Territorio, Enzo Marangoni, “Un testo inutile, se non accompagnato dall’approvazione di alcune proposte emendative in senso migliorativo”. La Vicepresidente dell’Assemblea, Paola Giorgi, unitamente al consigliere Segretario, Moreno Pieroni, ha posto l’esigenza che questa legge contenga la sospensione delle autorizzazioni in corso. Ultimi ad intervenire, in ordine di tempo, i consiglieri del Pd, Paolo Perazzoli, che ha sottolineato il valore ed il ruolo degli incentivi che sostengono il settore, Enzo Giancarli (Presidente della quarta Commissione Ambiente), che ha parlato di una legge che ha la potenzialità di fornire una risposta concreta ai soggetti interessati, e Francesco Comi che ha illustrato gli emendamenti presentati, finalizzati a rimuovere le ragioni di presunta incostituzionalità, i contenziosi ed inserire un attento sistema di controlli che garantisca il territorio ed i cittadini. In seguito, l’intervento del consigliere dell’Idv, Paolo Eusebi che ha annunciato voto favorevole alla proposta di legge e agli emendamenti illustrati dal consigliere Comi. Giulio Natali del Pdl ha rilevato che “il laboratorio politico marchigiano è diventato troppo ampio e difficile da controllare”. Dopo gli interventi dell’Udc, Valeriano Camela, (“Piena condivisione del testo che ho contribuito ad elaborare in Commissione”), del capogruppo del Pdl, Francesco Massi (“Una grave battuta d’arresto nei rapporti tra la Giunta regionale ed i cittadini”) e dell’assessore Sara Giannini (“Volontà di rispondere alle tante istanze con una legge concretamente applicabile”) l’Aula ha sospeso i lavori, prima di riprendere con l’esame dell’articolato della proposta di legge e dei circa trenta emendamenti presentati in funzione del voto finale 22 favorevoli e 17 contrari. Sulla individuazione delle aree non idonee, con una votazione a maggioranza (22 a favore e 17 contrari) l’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la proposta di legge sulla individuazione delle aree non idonee alla installazione di impianti alimentati da biomasse o biogas. Al termine di un articolato dibattito, respinti quasi tutti gli emendamenti, tranne quelli proposti dalla quarta Commissione Ambiente, ed un ordine del giorno a firma della Vicepresidente, Paola Giorgi, l’Aula è giunta al voto finale sul testo unificato. In sintesi la legge, composta di pochi articoli, prevede che la Regione proceda alla individuazione delle aree non idonee alla installazione degli impianti alimentati da biomasse e biogas nell’ambito dell’atto di programmazione con cui sono definiti gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di Burden sharing. Tale atto è adottato entro 40 giorni dalla entrata in vigore della stessa legge. Sino all’adozione di tale atto non possono essere autorizzati nuovi impianti termoelettrici alimentati da biomasse e biogas.