Marche: Superato il traguardo di 500 trapianti Stampa
Venerdì 21 Settembre 2012 18:44
Un obiettivo ritenuto da subito possibile, anche alla luce del buon numero di donazioni realizzate nella nostra regione, grazie al senso di responsabilità, sensibilità e generosità della gente delle Marche e alla eccellente attività dei centri di Rianimazione. Ora vogliamo dare più forza a questo progetto ed a tutte le persone in attesa di trapianto, incentivando ancor più lo spirito di generosità che già caratterizza la nostra comunità. La legge di 25 del febbraio 2010 stabilisce che la carta di identità possa contenere la dichiarazione della volontà o meno del cittadino di donare i propri organi. In coordinamento con Anci Marche, Centro regionale trapianti, Aido regionale e Federsanità, intendiamo avviare in via sperimentale, nei Comuni di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, Fabriano, Chiaravalle ed Ancona, la campagna di iscrizione di donatori di organi e tessuti all’atto del rinnovo della carta di identità. Il modo più semplice e di maggiore diffusione per raggiungere tutti i cittadini e offrire loro la possibilità di scegliere su un tema di così fondamentale sensibilità. Non possiamo negare che il programma  che ci ha portato a superare il traguardo dei 500 trapianti, ha avuto una gestazione non del tutto semplice, che ha dovuto convincere chi non aveva compreso l’importanza che anche nella nostra regione si potessero effettuare interventi di trapianto. Oggi troviamo la risposta nei fatti: questa giornata lo evidenzia con il numero e la qualità dei trapianti realizzati e soprattutto il loro esito. La presenza, qui, di alcuni dei pazienti protagonisti, che più tardi conosceremo da vicino, è la migliore testimonianza dell’importanza e del significato del progetto. Progetto nato da una esigenza reale e che con grande energia è stato portato a compimento nel modo migliore. La collaborazione con l’Università e la scelta dei professionisti più validi ed esperti nel settore, si sono dimostrati elementi determinanti per il successo. A loro un caloroso ringraziamento. Ma questo giorno non è importante solo per i pazienti e le loro famiglie. Lo è per il sistema sanitario delle Marche. L’attività di trapianto, con la sua complessità e con la necessità di competenze avanzate, che richiede in moltissimi campi, determina un accrescimento delle conoscenze in numerose aree, direttamente o indirettamente correlate con il trapianto. Questo significa, nella sostanza, una crescita del livello qualitativo di tutto il sistema. E’ dunque un giorno importante per chi ha responsabilità di governo. La salute è diritto fondamentale dei cittadini, e crederci fino in fondo è dovere imprescindibile delle istituzioni. Con il Centro trapianti la Regione Marche ha evidenziato nella maniera più significativa la sua strategia di qualificazione del sistema sanitario regionale. Certo, il momento che viviamo non è dei migliori. Siamo di fronte ad un quadro di politiche nazionali che ci impone tagli rilevantissimi anche in questa area. Ci si impone di razionalizzare e rendere sempre più produttive le risorse disponibili. Noi ci siamo rapidamente allineati a questo obiettivo, tenendo quale punto fermo e irrinunciabile della nostra programmazione, il bene ultimo della comunità in materia di diritto alla salute. La situazione nazionale e i tagli della spending review impongono a tutte le Regioni italiane di ripensare il proprio modello. Le Marche si sono avviate lungo un percorso di riordino virtuoso, giocando d’anticipo sui tempi. Riordino che vuole riconfermare il nostro servizio socio sanitario ai vertici nazionali per appropriatezza e sostenibilità economica. La nostra è una buona sanità. Non lo diciamo noi, ce lo dicono innumerevoli classifiche nazionali che pongono ai vertici in Italia il servizio sanitario regionale, per virtuosità dei conti ed eccellenza dei servizi. L’attività di trapianto, sin dall’anno della sua nascita, fa parte di questo percorso determinando l’eccellenza della sanità marchigiana. Non v’è dubbio, quindi, che essa rientri a pieno titolo tra le attività da consolidare e valorizzare. Il trapianto di organi e tessuti rappresenta oggi una efficace pratica terapeutica con validità clinica, sociale ed economica. La sostituzione di un organo ammalato con uno sano costituisce per molti pazienti, come nel caso di trapianti salvavita (cuore, fegato, polmone) l’unica possibilità di sopravvivenza, e per altri, come nel trapianto di rene, un efficace intervento per il miglioramento della qualità di vita. Grazie a tutte le persone, medici, assistenti ed infermieri, che si sono attivati nel nuovo Centro Trapianti dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, che hanno offerto un servizio straordinario per i pazienti marchigiani, che così hanno avuto la possibilità di essere trapiantati nella propria Regione, accanto alle loro famiglie. Un elemento determinante per affrontare la malattia con maggiore serenità e positività ma anche – vorrei ricordare - per la sanità regionale, per far fronte ad un tema per noi preoccupante e quindi determinare un calo della mobilità passiva. Un’altra tappa significativa di questo percorso d’eccellenza per la sanità marchigiana, è sicuramente l’istituzione della Banca degli Occhi presso l’Ospedale di Fabriano, Banca che, anche alla luce degli ultimi audit 2009, ha raggiunto ottimi livelli di qualità, sicurezza ed efficienza. Di questi progetti, cui ha creduto e lavorato intensamente, la Regione Marche va straordinariamente fiera. E siamo certi che ne sia fiera anche la comunità marchigiana. E siamo certi che con la sua crescente sensibilità in fatto di donazioni, con gli operatori e la loro elevata professionalità, con le associazioni di volontariato e la loro instancabile attività, si possono condividere traguardi ancora più ambiziosi che diano forza, speranza e sicurezza al futuro della nostra comunità.