Ostra Vetere: Anglicismi e americanate Stampa
Giovedì 03 Novembre 2022 18:23
quegli errori e questi orrori? Come è possibile che il sito ufficiale del Comune, che contiene anche l’Albo Pretorio che sarebbe (o almeno dovrebbe essere) l’espressione della seriosa autorità amministrativa, metta in mostra errori ortografici come lo spezzettamento delle parole non secondo la sillabazione, ma addirittura stravolgendo l’elemento di base delle parole che sono le sillabe? Come si fa a dividere in due righe la parola “tra-sparente” anziché “tras-parente” o, meglio ancora, la parola intera “trasparente” nella seconda riga? Come si fa a dividere in due righe la parola “regolame-nti” anziché “regola-menti” o “regolamen-ti” o, meglio ancora, la parola intera “regolamenti” nella seconda riga? Come si fa a dividere in due righe la parola “mat-rimonio” anziché “ma-trimonio” o “matri-monio” o, meglio ancora, la parola intera “matrimonio” nella seconda riga? Come si fa a dividere in due righe la parola “elettro-nica” anziché, meglio ancora, la parola intera “elettronica” nella seconda riga? Come si fa a usare l’anglicismo (americanata) “online” anzichè la parola italiana “elettronici”? Come si fa a dividere in due righe la parola “Co / munale” anziché “Comunale” nella seconda riga? E poi continua la parossistica sequenza di anglicismi (americanate) come: “STREAMING” e “News”. Oppure la “perla” linguistica “ORDINANAZA” a dimostrazione che nessuno rilegge e corregge gli strafalcioni. E l’acrostico “B1” il cui significato sarà conosciuto si e no solo da chi l’ha scritto. Mentre saranno si e no appena poche decine di anglofoni compaesani a comprendere l’americanata di “front-office”, negata invece alla comprensione delle altre migliaia di nostri compaesani. Appena più comprensibile, ma certo ingiustificato e inopportuno, il troncamento della parla “telefo…”. Certo è incomprensibile a molti l’acrostico “A.S.”, cui fanno seguito le altre due americanate “feed” e “news”. Ancora peggio con la titolazione delle pagine successive, infarcite di strafalcioni, errori grammaticali e ortografici addirittura senza simbolo di separazione ( - ) per le due parti della parola suddivisa in due righe diverse, come “Albo Pretorio Unione Co / muni”, la cui ultima parola poteva essere scritta intera sulla seconda riga, e l’incomprensibile acrostico “SUAP”, che certamente quasi nessuno può capire cosa significhi. Cui fa seguito la doppia americanata di “ALERT SYSTEM” scritta in verticale e orizzontale, come se con ciò fosse più agevole poterne comprendere la traduzione. Né appare meglio intuibile la successiva sezione di “CORONAVIRUS” con tanto di icona, se non fosse per il fatto che da tre anni ormai dobbiamo convivere con questo terribile flagello. Altre sezioni esterofile sono quelle dedicate all’ “ART BONUS” e al “VIRTUAL TOUR”. Ancor meno comprensibili le sezioni dedicate presumibilmente a mostre, la cui titolazione in nero sopra immagini in fotografiche in bianco (poco) e nero (tanto) non aiutano certo a leggere e comprendere come effettivamente si chiamino. Per concludere infine con la stringa finale in cui compare nuovamente l’errato stemma comunale e le americanate “email”, “pec” “Halley” e la conclusiva “Privacy”. Un tempo a tutti gli atti ufficiali del Comune rivolti al pubblico soprintendeva il segretario comunale che rileggeva attentamente tutto, prima di rendere pubblici atti ineccepibili nella sostanza e nella forma. Se non era così, faceva ri-dattiloscrivere a macchina tutti gli atti contenenti errori. Adesso la tecnologia si è evoluta e, in teoria, dovrebbe rendere più agevole la redazioni degli atti ufficiali. Ma non c’è più il segretario comunale che controlla? Perché mai viene data in pasto al pubblico simile paccottaglia sgrammaticata, piena di strafalcioni ed errori, e di americanate? Tutto questo lungo discorso è in realtà la premessa della nostra proposta a “montenovonostro”: la nuova amministrazione comunale e i nuovi amministratori comunali dovrebbero assumere impegno, nel “Programma Elettorale”, di scrivere sempre e solo in italiano, affinchè i compaesani (tutti i compaesani, anche quelli che non hanno mai studiato l’inglese) siano messi in condizione di comprendere appieno tutta la comunicazione e l’informazione pubblica. Solo così i candidati (prima) e gli eletti (poi) dimostreranno di rispettare adeguatamente tutta la popolazione, ma proprio tutta,facendosi ben capire nella lingua italiana nostra.

da Centro Cultura Popolare