Quando fu impossibile raggiungere il Lago Carezza Stampa
Mercoledì 02 Settembre 2009 07:47
il pulmann di Magagnini comincia a perdere olio per un banale guasto: e allora abbiamo dovuto fare ritorno immediato a Moena che è veramente carina. Lì abbiamo avuto uno spiacevole scontro con il proprietario di uno dei tantissimi alberghi, che però abbiamo subito aggiustato con l'aiuto di un vigile e alle ore 11,30 si riparte per la volta di Predazzo. Per il guasto del pulmann ho dovuto fare due volte il percorso fra Moena e Predazzo, ma alle 12,35 eravamo ugualmente tutti a pranzo e mentre tutti gli altri si accingevano al riposo pomeridiano, io e Giambattista Paoloni ritornammo a Moena dove Magagnini era rimasto per riparare il suo mezzo: invece lo incontrammo appena fuori Predazzo già di ritorno e quindi ritornammo tutti in albergo da dove poi ripartimmo, io per la sistemazione dell'interruttore dei fari e Magagnini per un ulteriore controllo del suo mezzo. Alle 17.30 tutti e due i mezzi erano pronti e sistemati. Frattanto due volonterosi della allegra comitiva erano già al lavoro per la sistemazione e il travaso del vino che ci eravamo portati da casa. Finito il ... lavoro gli uomini andarono tutti a passeggio per Predazzo fino all'ora di cena, dopo di che io con Paola Puerini e Raoul decidemmo di ritentare domani la visita al lago Carezza. Cenammo tutti con tanto appetito e molta allegria, quindi organizzammo una nuova passeggiata per Predazzo con la solita e immancabile (... ma non per tutti) visitina ad una "chiesuola" per la grappa della ... buonanotte, e poi tutti a nanna". I contrattempi della giornata avevano impedito di raggiungere il Lago Carezza.

Francesco Fiorani