L'amministrazione comunale dice no alla centrale termoelettrica di Corinaldo Stampa
Martedì 15 Dicembre 2009 20:57
L'assessore Giordano Rotatori e il sindaco Massimo BelloL'amministrazione comunale di Ostra Vetere dice no alla realizzazione della centrale termoelettrica di Corinaldo. La giunta approva un documento e lo trasmette al ministero dell'ambiente. Con un ordine del giorno, l'amministrazione comunale di Ostra Vetere ha votato "la ferma opposizione del Comune di Ostra Vetere alla realizzazione della Centrale Termoelettrica da 870 MWe proposta dalla Società Edison SpA in area ZIPA nel territorio del Comune di Corinaldo (AN)", dando pieno mandato al sindaco Massimo Bello "di intraprendere ogni azione, qualora si rendesse opportuno e necessario, anche di natura legale e giudiziaria, al fine di impedire la realizzazione della centrale termoelettrica in questo territorio vallivo". Un chiaro e inequivocabile "no" alla realizzazione di questo mega impianto che la giunta di Ostra Vetere, con un documento trasmesso anche al consiglio comunale per la presa d'atto, ha voluto approvare all'unanimità per sottolineare la sua posizione nei confronti di un progetto, che condizionerebbe la qualità della vita dei territori della valle del Misa e del Nevola. Con la delibera approvata dalla giunta, l'amministrazione comunale ha invitato, inoltre, il sindaco Massimo Bello, in qualità anche di autorità sanitaria locale, per le motivazioni espresse nell'atto e per quelle che riterrà più consone anche alla luce dell'iter procedurale, "ad esprimere eventuale parere contrario all'attivazione dell'impianto ai sensi ed in virtù della vigente normativa" e ha disposto che il documento approvato dall'organo di governo del comune sia trasmesso al ministero dell'ambiente, al presidente della regione Marche, al presidente della provincia di Ancona, al presidente della provincia di Pesaro e Urbino, al soprintendente per i beni archeologici, al soprintendente ai beni architettonici e per il paesaggio delle Marche. Secondo il comune di Ostra Vetere "le emissioni in atmosfera - si legge nell'ordine del giorno approvato - che la realizzazione della prospettata Centrale comporterebbe nel territorio e l'elevato impatto acustico dell'impianto quale si evince dall'apposita relazione previsionale, l'ingente consumo annuo idrico e l'elevata dispersione in atmosfera di energia termica prodotta dall'impianto, nuocerebbe all'intero territorio ed al valore paesaggistico dell'area interessata dall'intervento poiché il progetto si inserisce in un contesto caratterizzato dalla presenza di paesaggi agrari di interesse storico-ambientale, di nuclei e centri storici, di aree di rilevante valore paesaggistico-ambientale e di punti e percorsi panoramici individuati dal PPAR". "Il Comune di Corinaldo e gli altri Enti Locali del territorio interessati dalla costruzione dell'impianto - si legge ancora nel documento approvato dall'amministrazione - hanno ricevuto pubblici riconoscimenti, che identificano questi territori come mete turistico-culturali e nel vasto territorio interessato dalla costruzione dell'impianto si trovano insediamenti archeologici di grandissimo valore storico-culturale e turistico, oggetto di studio, di ricerca e di campagne di scavo. Questa è un'altra ragione per la quale realizzare una così enorme centrale termoelettrica coinvolge evidentemente non solo il Comune di Corinaldo, ma tutti quelli presenti nelle Valli del Cesano, del Misa e della Nevola".