Lettera aperta del direttore dopo l'aggressione a Berlusconi Stampa
Domenica 13 Dicembre 2009 22:27

Il Presidente del Consiglio dei Ministri dopo l'aggressione di oggiDopo la notizia dell'aggressione subita dal Presidente del Consiglio dei Ministri onorevole Silvio Berlusconi, il nostro direttore Alberto Fiorani ha immediatamente inviato una lettera aperta al sindaco, agli assessori municipali, ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza di Ostra Vetere, che pubblichiamo: "E' certamente a Lei noto il clamore delle reazioni all'aggressione subita nella serata di oggi dal Presidente del Consiglio dei Ministri durante una pacifica manifestazione politica del suo partito a Milano, prima disturbata da provocatori abituali e poi conclusa da un gesto violento e irresponsabile. E' un fatto molto grave e preoccupante, che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole, irresponsabilmente utilizzate da troppi e da troppo tempo in questi particolari momenti politici, si passi alla violenza nei fatti. Ogni violenza va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società, prima che degeneri. Al Presidente Berlusconi, così irresponsabilmente colpito non può non andare la doverosa solidarietà di tutti, indipendentemente dalle opinioni politiche di ciascuno, poiché la violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Premesso quanto sopra, chiedo, se anche Lei non ritenga doveroso, nella Sua veste di rappresentante istituzionale della comunità locale, assentire al moto spontaneo di ripulsa per una azione violenta tanto deprecabile che colpisce non solo l'uomo Berlusconi, ma anche il rappresentante delle istituzioni e, allo stesso tempo, di tutti i cittadini. Azioni come quella di cui è stato vittima il Presidente del Consiglio dei Ministri sono capaci di frantumare la corale e spontanea adesione alle idealità democratiche di tutti gli italiani, spingendo la vita politica nazionale su un terreno di scontro sempre più acceso e pericoloso, che si riteneva definitivamente allontanato da sessant'anni di vita democratica nazionale che dovrebbe essere patrimonio civile definitivamente acquisito da tutta l'opinione pubblica, ma che ora, come me, assiste sgomenta all'impensabile ridestarsi di una violenza malevola tutt'altro che cancellata dalla storia. Grato per quanto potrà fare per la difesa della comune idealità democratica, civile e sociale e dei valori delle libertà costituzionali, porgo i migliori saluti".

Alberto Fiorani