Europa: La Commissione europea aiuta le imprese a recuperare crediti transfrontalieri per 600 milioni di euro Stampa
Lunedì 01 Agosto 2011 08:20

La Commissione europea aiuta le imprese a recuperare crediti transfrontalieri per 600 milioni di euroPoniamo il caso che una piccola impresa italiana di prodotti caseari fornisce mozzarella a un produttore di pizze surgelate in Francia. L’impresa francese è in arretrato con i pagamenti e l’impresa italiana interrompe le spedizioni; le restano però fatture insolute per migliaia di euro. Come fare allora per recuperare il credito dovuto? Attualmente non è semplice. Più facile invece, per chi intende truffare, è spostare denaro da uno Stato membro all’altro o nasconderlo in più conti in paesi diversi. Ci sono poi i casi del cittadino che acquista beni online che non saranno mai

recapitati o del genitore assente che non paga gli alimenti dall’estero. Attualmente è solo il diritto nazionale che può obbligare una banca ad effettuare un pagamento a un creditore dal conto bancario di un cliente. Da un punto di vista giuridico, la situazione attuale nei 27 Stati membri è complessa e dispendiosa in termini di tempo e costi. Sono circa un milione le piccole aziende alle prese con problemi legati ai crediti transfrontalieri e ogni anno ammontano a non meno di 600 milioni di euro i crediti cui le imprese rinunciano perché scoraggiate all'idea di imbarcarsi in processi costosi e poco chiari in paesi stranieri. La Commissione europea propone oggi una nuova ordinanza europea di sequestro conservativo per facilitare, tanto ai cittadini quanto alle imprese, il recupero transfrontaliero dei crediti.

 

Francesco Fiorani