Europa: Via libera UE a sistemi di certificazione dei biocarburanti Stampa
Domenica 24 Luglio 2011 08:31

Via libera UE a sistemi di certificazione dei biocarburanti Una alternativa ecocompatibile ai combustibili fossili può essere costituita dai biocarburanti, ma ci si deve assicurare che le foreste tropicali e le torbiere ricche di carbonio non cedano il passo a piantagioni di olio di palma o di canna di zucchero e garantire che, all’interno dell’Unione europea, si usino soltanto biocarburanti che consentano un risparmio di gas a effetto serra più elevato dei combustibili fossili. La sostenibilità dei biocarburanti deve essere verificata dagli Stati UE o dai sistemi di certificazione volontari approvati dalla Commissione europea, il cui riconoscimento si applica direttamente in tutti e 27 gli Stati

europei. Per ottenere un sostegno governativo, i biocarburanti utilizzati all’interno dell’UE, di produzione locale o importati, devono soddisfare determinati criteri: in pratica non si possono ritenere sostenibili i biocarburanti riconducibili a colture provenienti da terreni che in precedenza ospitavano foreste pluviali o praterie naturali con un ecosistema unico. Inoltre, le emissioni di gas a effetto serra generate dall’intera catena di produzione devono essere inferiori almeno del 35% rispetto ai combustibili fossili. Una soglia minima che è destinata ad aumentare nel tempo. Entro il 2020 l’UE si è prefissata di aumentare almeno al 10% la quota di energie rinnovabili nel settore dei trasporti. I produttori possono scegliere se attestare il rispetto di tali requisiti avvalendosi di sistemi nazionali o aderendo a un sistema di certificazione volontario riconosciuto dalla Commissione europea. Esaminato attentamente un sistema, la Commissione europea concederà il proprio riconoscimento per un periodo di cinque anni.

 

Francesco Fiorani