Europa: L'Europa vista dai giovani. La precarietà del lavoro giovanile in Italia Stampa
Mercoledì 29 Giugno 2011 08:19

La precarietà del lavoro giovanile in ItaliaI giovani in Italia risultano penalizzati dalla segmentazione del mercato del lavoro: ad una rigida legislazione di protezione del lavoratore corrisponde un’elevata frammentazione del sistema di benefici per i disoccupati. Le aziende cercano di aggirare questo doppia costrizione avvalendosi di contratti temporanei, che rappresentano forme sempre più precarie di impiego. Ad essere maggiormente colpiti da questa asimmetria sono i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro: se trovano un impiego firmano contratti multiformi la cui costante è la precarietà delle condizioni imposte e la mancanza di garanzie. Essi sono costretti a veder ridotte le prospettive di crescita

professionale futura, a continuare ad aver bisogno di sostegno economico da parte delle loro famiglie, a precludersi opportunità di mobilità sociale e a non far fruttare i titolo di studio conseguiti. E' questa la valutazione contenuta nelle raccomandazioni che la Commissione europea ha redatto come risposta al Programma Nazionale di Riforma italiano.

 

Francesco Fiorani