Regione: Biodiversità nelle aree protette. Le farfalle del Conero Stampa
Lunedì 05 Luglio 2010 17:33

Le farfalle del Monte ConeroBen 467 diverse specie di farfalle, diurne e notturne, popolano la ristretta area del Monte Conero. La lepidotterofauna è stata censita dall’entomologo Adriano Teobaldelli che ha dato alla stampa i risultati delle proprie ricerche, per metterli a disposizione dei visitatori del Parco. Lo studio è stato al centro dell’incontro svolto lo scorso mercoledì 30 giugno a Sirolo, presso la sede del Parco in via Peschiera 30. L’iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione “Il Parco da amare” e ha rappresentato il secondo appuntamento del ciclo di conferenze e convegni organizzato dalla Regione Marche, in collaborazione con le Aree Protette, per celebrare il 2010: Anno internazionale della biodiversità. La vita delle farfalle è legata indissolubilmente al mondo vegetale e alle sue alterazioni: disboscamenti, pratiche agricole, inquinamento atmosferico e luminoso. Quest’ultimo influenza le migrazioni delle falene e le conduce a morire in città. In alcuni centri si stanno sostituendo le lampade a vapori di mercurio, ricche di raggi ultravioletti che costituiscono un’attrazione fatale per le farfalle notturne, con quelle a vapore di sodio, che limitano il potere attrattivo sugli insetti. L’abbondanza e la distribuzione delle farfalle rappresentano il primo dei 26 Indicatori inseriti dall’Agenzia europea dell’ambiente per valutare l’efficacia delle politiche Ue di contrasto alla perdita della diversità biologica sul continente.