“Le norme a cui si riferiscono i commenti delle associazioni già non esistono più. Già sulla base dei rilievi del Governo, la Giunta regionale aveva predisposto una proposta di legge che è stata approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso 3 aprile. Quando si leggono simili commenti, appare evidente come molto spesso i pregiudizi impediscano di ragionare. Siamo certi di svolgere la nostra funzione con equilibrio e serietà”. Così il vice presidente e assessore alla Caccia Paolo Petrini, in risposta alle dichiarazioni a commento della sentenza 116/12 della Corte Costituzionale. I punti che sono stati ridisciplinati sono proprio gli articoli 22, comma 1 e 26, comma 1, della legge regionale n. 15 del 2011, riguardanti, rispettivamente, la scelta della forma di caccia e le modalità di approvazione del calendario venatorio regionale.( f.b. )