Dal Mondo: Colpe di Biden e disastro di Trump, in 20 anni hanno guadagnato solo i mercanti di droga Stampa
Domenica 12 Settembre 2021 16:33

Dal Mondo: Colpe di Biden e disastro di Trump, in 20 anni hanno guadagnato solo i mercanti di drogaIn Afghanistan le colpe di Biden seguono il disastro di Trump, in 20 anni hanno guadagnato solo i mercanti di droga. Un accordo era stato firmato a Doha dall’allora segretario di Stato Mike Pompeo e dal numero due dei talebani, il mullah Abdul Ghani Baradar. L’accordo era modellato sulle esigenze politiche ed elettorali di Trump, anziché sulle aspettative degli afghani e sulle esigenze del governo di Kabul. Senza neppure interpellare gli altri paesi militarmente presenti in Afghanistan con la Nato, senza neppure interpellare in particolare l'Unione Europea, gli incontri di Doha erano iniziati su decisione di Trump nel settembre 2018 tra Zalmay Khalilzad, il rappresentante speciale USA poi confermato da Biden. Così i talebani hanno ottenuto il ritiro delle truppe USA. Anche Biden sperava di farsi pubblicità e ha voluto anche lui usare il ritiro militare. Ha infatti spostato la data del ritiro completo dalla fine di aprile 2021 all’11 settembre. Data molto simbolica per gli USA. L’11 settembre del 2001 è il giorno in cui i kamikaze di al-Qaeda schiantandoglisi con due aerei di linea hanno fatto crollare il simbolo e vanto di New York, le Twin Towers. Provocando così in un sol colpo oltre 3mila morti, più o meno 10mila feriti e lo shock del primo attacco in territorio nazionale in tutta la storia degli Stati Uniti. Poi come è noto sotto l’incalzare dell’avanzata talebana, Biden ha dovuto anticipare l’abbandono dell’Afganistan al 31 agosto. La guerra in Afghanistan è durata più della seconda guerra mondiale, della guerra di Corea e di quella del Vietnam messe assieme. Nel corso di questi sciagurati 20 anni sono stati uccisi duemila soldati USA (l’Italia ha avuto 57 militari uccisi e 700 feriti) e non si sa esattamente quante decine di migliaia di civili afghani. Il totale delle vittime, afghane e non, pare arrivi a 170mila. Secondo altre fonti, la cifra reale è il doppio. In ogni caso, un altro sanguinoso e tragico buco nell’acqua, costato anche cifre pazzesche. Poco dopo l’invasione dell’Afghanistan a guida statunitense del 2001 la produzione di oppio incrementò e nel 2005 l’Afghanistan aveva riconquistato la sua posizione di primo produttore mondiale di oppio. Sfornava il 90% dell’oppio mondiale. Con un giro d’affari annuale mostruoso di oltre 6,6 miliardi di dollari. In sostanza i produttori e trafficanti d’oppio hanno agito dall’interno della coalizione di occupazione statunitense dell’Afghanistan. E da quelle vicende ci hanno guadagnato i trafficanti di droga.