Si fa drammatica la situazione di 7.000 immigrati clandestini nell'isola greca di Kos, dove continuano ad arrivare profughi dal Medio Oriente. Dopo le democratiche manganellate e i sinistri idranti della polizia nella rossa Grecia dei giorni scorsi, a Ferragosto una cinquantina di immigrati, pakistani, afghani e iraniani, si sono scontrati tra loro nel corso di una gigantesca rissa, colpendosi con bastoni improvvisati dopo essersi lanciati a vicenda pietre sotto gli occhi della polizia, che non è intervenuta. A scatenare la rissa, sono stati i litigi sulla priorità nel turno per salire a bordo della nave "Venizelos", mandata dal governo per fungere da alloggio provvisorio e da centro di identificazione dei richiedenti asilo. I migranti si sono picchiati benché le speranze di riuscire a ottenere asilo siano poche. Le autorità greche hanno infatti deciso di dare nell’imbarco priorità ai siriani in fuga dalla guerra. Nessuno degli altri immigrati ha potuto salire a bordo.