Pongelli: "Stradenostre". Con il nuovo codice della strada addio agli autovelox in agguato Stampa
Venerdì 11 Giugno 2010 20:20
Con il nuovo codice della strada addio agli autovelox in agguatoDalla associazione di automobilisti "Stradenostre", che si occupa anche della segnaletica stradale, oltre che della difesa e tutela degli automobilisti, riceviamo una nuova segnalazione: "Sicurezza, addio agli autovelox in agguato. La riforma del codice della strada recentementa varata ha introdotto numerose innovazioni. Per gli autovelox è stato stabilito che non possano essere istallati a meno di un chilometro dal segnale del limite di velocità in modo «da impedire brusche frenate». Sono le ultime novità che vengono dalla commissione Trasporti della Camera che ha approvato una serie di modifiche alla riforma del codice della strada. Chi commette un'infrazione in auto, vedrà i proventi della propria multa investiti per migliorare le strade e aumentare la sicurezza degli automobilisti. I Comuni che non investiranno in sicurezza stradale il denaro raccolto con le multe degli automobilisti indisciplinati, dovranno a loro volta pagare una sanzione pari al 30% dei proventi dell'anno precedente. Apparentemente si tratta di una questione tecnica ma nella realtà i proventi per le infrazioni stradali arrivano alla considerevole cifra di circa 1,5 miliardi di euro l'anno. Un tesoretto che spesso rappresenta anche una delle principali voci di bilancio delle amministrazioni locali. Il testo prevede che i proventi delle multe siano divisi «al lordo delle spese» al 50% tra l'ente proprietario della strada e l'ente a cui appartiene l'organo accertatore (i comuni per l'appunto). Quindi alle piccole e grandi amministrazioni locali spetta poco meno di un miliardo di euro che, specie dopo i tagli previsti dalla Finanziaria, pesa non poco sui bilanci. L'emendamento approvato prevede, però, che i Comuni possano investire i proventi per pagare il personale che lavora nella sicurezza stradale. L'obiettivo della commissione è arrivare in poche settimane all'approvazione del testo da rinviare al Senato: in questo modo il nuovo ddl potrebbe divenire legge prima della pausa estiva".