Italia: "Stradenostre". Passerà la legge "ad castam" sulle "patenti Oro"? Stampa
Lunedì 03 Maggio 2010 12:59
Una delle tante auto blu dello Stato e degli enti pubbliciDalla associazione di automobilisti "Stradenostre", che si occupa anche della segnaletica stradale, oltre che della difesa e tutela degli automobilisti, riceviamo una nuova segnalazione: "Dalla stampa nazionale apprendiamo la invereconda notizia secondo cui se il "padrone del vapore" ha fretta e intima all'autista dell'"auto blù" di accelerare, che colpa ha il poveraccio costretto a superare i limiti di velocità? E' quel che dovrebbe essersi domandato il "legislatore" che ne ha inventata un'altra delle "sue". Così nei giorni scorsi è passato al Senato l'emendamento che introdurrebbe la patente professionale per gli autisti di "auto blù", da cui non verrebbero sottratti punti per infrazione al codice della strada. Un po' come dire: "Lei non sa chi sono io!" per farla franca in ogni caso, in barba al principio che vorrebbe "tutti uguali di fronte alla legge". E invece, forse, non sarà così. I poveri diavoli dei comuni mortali automobilisti dovranno pagare salatissime multe e vedersi decurtati punti su punti alla patente, mentre "lorsignori" faranno a meno di tutto questo: nessun punto-patente sottratto, ma dovranno comunque pagare la multa, con il non piccolo vantaggio che a pagare non sarà l'autista ma il proprietario dell'auto, cioè l'ente. E bravi i furbacchioni. Così, alle tradizionali categorie di patente A, B, C, D eccetera, adesso, forse, ci sarà anche la "patente Oro" per pochi privilegiati trasgressori. Non solo "lorsignori" potranno andare anche a trans con l'"auto blù", come faceva Marrazzo a Roma, ma potranno andarci anche di gran carriera superando impunemente i limiti di velocità, senza perdere troppo tempo. Certo che non c'è più limite all'impudenza. Speriamo che in un soprassalto di correttezza qualcuno dei "lorsignori" alla Camera vorrà impedire l'ennesimo scempio di una "legge ad castam" perpetrata al Senato e bocciare quei "forse" di cui sopra, che ripugnano a ogni cittadino corretto".