Dal Mondo: Oddiomamma! Sapevamo che la politica doveva essere diplomatica Stampa
Giovedì 08 Aprile 2021 17:43

Dal Mondo: Oddiomamma! Sapevamo che la politica doveva essere diplomaticaNon c'è che dire. Saremo cresciuti a pane e zucchero non solo nella vita quotidiana di famiglia, ma anche nella quotidianità di rapporti sociali che erano sempre rispettosi. Ci hanno insegnato che bisognava tenere buoni rapporti con tutti, senza irrigidirsi mai con nessuno. E questo abbiamo fatto, talvolta passando anche da "tontoloni", facendo buon viso a cattivo gioco, suprattutto nella vita politica e amministrativa. Infilzare tutte le paglie sempre, non è pratica intelligente, nè ripagante. Ma questo succedeva mezzo secolo fa. Quando mai, a quell'epoca, si sarebbe sentito un politico o un rappresentante governativo inveire e insolentire il prossimo? Mai. Poi da una quarantina d'anni in qua è venuto giù il diluvio, sia in amministrazione che in politica. E da almeno trent'anni, dalla cosiddetta "Seconda Repubblica", abbiamo dovuto apprendere di tutto e di più. Sconcertati, preoccupati, un po' anche offesi, abbiamo dovuto registrare un crescendo vibrante di cattive pratiche politiche, infarcite di irruenza, di intemperanza, di maleducazione e di strepiti crescenti fino all'insulto e alla calunnia. Non ci piace questo modo di fare, Non condividiamo la pratica attuale secondo la quale, anzichè confutare le idee e le scelte degli altri, tutti ormai si sentono in diritto di alzare la voce e pronunciare insulti e "vaffa". Questa è ormai la realtà: nessuno si dà più una regolata e tutti sbraitano senza ritegno. Non ci piace questo "gioco", che "gioco" non è: é maleducazione e stupidità. Chi fa politica deve rispettare gli altri, come gli altri devono rispettare noi e le nostre idee. Invece succede tutto all'opposto. Perchè mai chi fa politica o amministrazione presume di poter insultare liberamente gli avversari come se fossero i peggiori nemici? Non porta bene questo comportamento, non porterà meglio in futuro. La vita politica nella Repubblica dovrebbe seguire rigide regole di rispetto. Ma quale politica rispettosa potrà mai fare chi è maleducato di suo e si lascia suggestionare dai cattivi esempi altrui? Quale politica rispettosa potrà mai fare chi non è venuto "dalla gavetta", studiando, preparandosi, affinando la sensibilità sociale e acquisendo un minimo di doti di diplomazia comportamentale? Come è stato possibile che a fare politica siano ormai da una ventina d'anni personaggi improvvisati, catapultati in un mondo non loro, a fare danni ripetutamente? Come è possibile che a guidare la nazione siano personaggi mai passati per la strada maestra del mandato elettorale espresso in libere e democratiche elezioni? Come mai gente all'oscuro di tutto si trova inaspettatamente al vertice delle istituzioni, sia locali che nazionali e internazionali? Inorridiamo per quanto sta accadendo. L'ultima e la più clamorosa delle sconcertanti vicende politiche internazionali degli ultimi giorni abbiamo dovuto vederla ieri con quanto è successo in Turchia e quanto offensivamente è stata bistrattata la più alta rappresentante internazionale europea. Anche noi abbiamo espresso tutto il nostro disappunto ieri 7 aprile con il nostro comunicato dal titolo "Dall’Europa: Ecco il modello “ugualitario” di genere che vige nella Turchia mussulmana" (http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/59464-dalleuropa-ecco-il-modello-ugualitario-di-genere-che-vige-nella-turchia-mussulmana). Una vicenda davvero penosa. Ma poi abbiamo dovuto assistere alla reazione smodata del nostro Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. Che nel corso di una conferenza stampa si è lanciato a capofitto e senza un minimo di diplomazia a bollare il Presidente turco Erdogan come "dittatore" affermando testualmente "Con questi dittatori, di cui però si ha bisogno per collaborare, uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute". Non riusciamo a capire. Draghi dà del dittatore a Erdogan, però giustifica i rapporti perchè "si ha bisogno di collaborare". Ma che razza di tortuosità opportunistica è mai questa? Non siamo d'accordo. Draghi aveva tutto il diritto di esprimere la più vibrante critica a Erdogan. Ma perchè bollarlo come "dittatore" per come ha trattato la Von der Layen? Più che dittatore è stato un solenne maleducato maschilista. Cosa c'entra la dittatura con la maleducazione? Non poteva usare una terminologia meno greve e più diplomatica per esprimere gli stessi concetti e ottenere un miglior risultato? Infatto i turchi si sono risentiti e hanno richiamato il nostro ambasciatore, mentre la stampa nazionale e internazionale arriva a rappresentare Draghi come moderno Mussolini, quello che annunciava trionfante "spezzeremo le reni alla Grecia" e poi in Grecia le reni le hanno spezzate a noi. Adesso i giornali parafrasano Draghi mettendogli in bocca "Spezzeremo le reni alla Turchia". E speriamo che le reni non ce le spezzino una seconda volta. Ma che razza di linguaggio usa il neo-Presidente del Consiglio dei Ministri? Nessuno gli ha mai insegnato un po' di diplomazia? Questo è il risultato di un sistema politico malato che innalza illustri sconosciuti a compiti molto ma molto al di sopra delle loro modeste capacità. Succede, purtroppo, a molti livelli. Da quelli internazionali a quelli nazionali fino a quelli locali. Purtroppo. Mala tempora currunt.

 

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