Bologna: L’Istituto De Gasperi commemora la scomparsa di Luigi Pedrazzi Stampa
Mercoledì 28 Giugno 2017 16:48

Bologna L Istituto De Gasperi commemora la scomparsa di Luigi PedrazziDal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: "L'ISTITUTO REGIONALE DI STUDI SOCIALI E POLITICI "A. DE GASPERI" - BOLOGNA informa che è morto LUIGI PEDRAZZI, insegnante, consigliere comunale, fondatore della Rivista “Il Mulino”, protagonista del primo decentramento di quartiere, Vice Sindaco, appassionato della Chiesa del dialogo e della condivisione, imprenditore di mille iniziative comunitarie. Gli abbiamo voluto bene". Aggiungiamo, a com0pletezza di informazione, la nota biografica di Luigi Pedrazzi contenuta in Wikipedia: "Luigi Pedrazzi (Bologna, 24 settembre 1927 – 27 giugno 2017) è stato un politologo e giornalista italiano. È stato una delle voci più importanti del pensiero politico cattolico di centro-sinistra, politicamente vicino alla ex sinistra DC. Docente di filosofia nei licei bolognesi, negli anni cinquanta è stato tra i fondatori dell'associazione e della rivista Il Mulino, insieme con il liberale Nicola Matteucci e con il socialista riformista Giuseppe Federico Mancini. Nel 1956 si è candidato al consiglio comunale di Bologna con la DC nella lista di Giuseppe Dossetti, il candidato a sindaco poi sconfitto, del quale è sempre stato un sostenitore. Al seguito di Beniamino Andreatta scese in Calabria con altri giovani professori dell'Ateneo Bolognese per avviare l'Università della Calabria a Rende. Gli fu affidato il Centro televisivo: un esperimento che fu il primo in Italia nelle Università. Il ruolo più importante nella storia italiana, Pedrazzi lo ha svolto all'interno del mondo cattolico. Nel 1974, infatti, fu con Ermanno Gorrieri e Luigi Macario alla guida dei Cattolici per il No, ovvero quei cattolici che votarono per il mantenimento del divorzio al relativo referendum. Tra gli altri, oltre a Pedrazzi, facevano parte di questo gruppo Romano Prodi, Leopoldo Elia, Raniero La Valle e Giancarla Codrignani. Contrariamente a questi ultimi due, Pedrazzi non fece seguire un impegno politico diretto alla sua scelta: La Valle e Codrignani si candidarono come Indipendenti di Sinistra con il PCI, Pedrazzi no, preferendo l'attività di commentatore e analista politico. Se negli anni settanta l'attività politica diretta fu rifiutata, nel 1995 Pedrazzi, alla nascita dell'Ulivo, accettò l'incarico di vicesindaco di Bologna dal sindaco Walter Vitali dei DS. Per la prima volta un cattolico non socialcomunista ricopriva incarichi di governo a Bologna. Autore di numerosi libri, è anche giornalista: già caporedattore di Bologna Sette, inserto bolognese domenicale di Avvenire, Pedrazzi negli anni settanta fondò insieme a Gorrieri il quotidiano d'opinione politica Il Foglio. Il primo editoriale si intitolava "Perché sosteniamo Moro". Giudicato troppo moderato, provocò l'immediata riunione di redazione per protesta dei giornalisti. Negli anni novanta, poi, è stato editorialista de Il Giorno e dal 2004 è editorialista per il Domani di Bologna, quotidiano bolognese".

da Scelta Popolare