Ostra Vetere: Terremoto, scossa 3.1 ad Acquasanta Terme Stampa
Domenica 23 Agosto 2020 23:32

Ostra Vetere: Terremoto, scossa 3.1 ad Acquasanta TermeUna scossa di terremoto della magnitudo di 3.1 è stata registrata oggi, alle 12.50, nella zona di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, uno dei paesi colpiti dal forte terremoto del 24 agosto del 2016. La scossa, secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuta a una profondità di 20 km. Accade ancora a quattro anni di distanza dai tragici eventi che devastarono l'Appennino. E la nuova Amatrice ancora non c'e'. Quattro anni dopo il sisma, che rase al suolo il comune del Reatino insieme ad Accumoli, che di quella terribile scossa fu l'epicentro, oltre a una larga parte delle loro frazioni, attende ancora la piena ricostruzione. Che cosa è successo dunque? Perchè mai si cumulano ancora così tanti ritardi che mettono in ginocchio la popolazione tanto duramente provata? Perchè mai, nonostante si siano succeduti ben quattro Commissari governativi, ancora non si riesce nemmeno a far portare via tutte le macerie? Perchè ancora gli abitanti sono costretti a vivere nelle baracche e non si è dato avvio alla ricostruzione? Di chi è la responsabilità di tutti questi ritardi? Sono queste le domande che da tempo si pone "montenovonostro". E non se le pone solo per perdere tempo. Vuole una risposta. La vuole perchè Ostra Vetere è stato il primo Comune a ottenere un consistente finanziamento nell'ormai lontanissimo 1983, all'epoca della prima istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile guidata dall'indimenticato Zamberletti. Quel finanziamento era stato immediatamente destinato dalla amministrazione comunale dell'epoca, guidata dal sindaco Alberto Fiorani, per predisporre un articolato progetto esecutivo per la realizzazione di una "tendopoli" e di un "eliporto" per l'atterraggio di elicotteri di soccorso. Doveva essere realizzato vicinissimo al paese, proprio sotto il Lavatoio Comunale, in un'area esposta a sud e quindi soleggiata e riparata da tutti i venti freddi settentrionali, ma protetta da alberature a foglie caduche per l'ombreggiamento estivo e il soleggiamento invernale, facilmente accessibile anche come rimessaggio di tende e roulotte e soprattutto già servita da acquedotto, fognature, lavatoio appunto e centrale telefonica. Poi è cambiata l'amministrazione, che ha subito cambiato tutto. E per fronteggiare il grave pericolo del terremoto ha deciso di distrarre quel finanziamento per costruire, nientepopodimenochè, la nuova scuola di musica. Come se già non ce ne fosse un'altra funzionate da tanti decenni. E non ci vuole certo molto a immaginare quanto utile possa essere il suono di pifferi e tamburi per allontanare il terremoto !!! Ahoò. Qui il terremoto si fa sentire spesso, la chiesa è danneggiata e chiusa e l'amministrazione comunale fa ancora finta di niente? Ma c'è o ci fa? Nemmeno la storia insegna più niente? Eppure il terremoto del 1930 era stato qui devastante, come documenta la vecchia foto d'archivio con il campanile mozzato e crollato e la stessa torre civica danneggiata e in riparazione, mentre decine e decine di case e palazzi espongono ancora le chiavarde di rinforzo ai muri perimetrali devastati dalle scosse di allora. Deve tornare un'altra botta come quella per far svegliare gli incapaci di intendere che senza un progetto adeguato, che pure era stato giustamente redatto, le conseguenze potrebbero essere gravissime? Ma chi è che ha amministrato per tutti questi anni e sta ancora amministrando?

da montenovonostro