Leggiamo con vivo interesse, ma anche con molta preoccupazione, la notizia riportata dal giornale regionale on-line “L’Altro Giornale” che riporta un comunicato della Lista civica “Senigallia Bene Comune” (https://www.laltrogiornale.it/2018/02/profonde-perplessita-sulla-qualita-dei-servizi-socio-assistenziali-erogati-ad-anziani-minori-disabili/), che si pone delle domande sulla qualità dei servizi socio assistenziali erogati ad anziani, minori e disabili, dopo che il Comitato dei sindaci dell’ambito sociale e territoriale n. 8 (il nostro delle Valli Misa e Nevola e quindi anche il nostro (e “nostro” si fa ovviamente tanto per dire) di Montenovo) ha deliberato e approvato il “Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali e per la compartecipazione economica degli utenti”. Lo fa perché l’articolo 15 del Regolamento così recita: “Ciascun beneficiario contribuisce economicamente al costo complessivo del proprio piano di intervento assistenziale… La quota di contribuzione è rapportata all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), così come previsto dal DPCM 159/2013”. Senza tanti giri di parole, significa che i servizi alla persona come quello erogato agli anziani, minori, persone disabili, persone a rischio di disagio sociale ecc. saranno a pagamento. Queste, che ci piacciano o no, sono le scelte di queste amministrazioni comunali di sinistra (?) che in campagna elettorale dichiaravano di continuare ad investire sulla qualità dei servizi socio-sanitari alla persona a fianco del mondo del volontariato per una cultura dell’accoglienza e della responsabilità. Ma per strada si sono persi le promesse e accolgono sì, gratuitamente, gli immigrati e i clandestini, mentre incominciano a far pagare i servizi erogati agli anziani, minori, persone disabili, persone a rischio di disagio sociale. Questa è la politica sociale della sinistra deformatica, vero Memè?

da montenovonostro