Dal centro del mondo: La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (3) Stampa
Lunedì 12 Febbraio 2018 16:00

Dal centro del mondo La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco 3) Dal centro del mondo: la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco. C’era una volta a Montenovo, il paese più bello del mondo, anche l’Ospedale Canova. C’era, c’era. E oltre a curare i malati e far nascere i bambini e a dare lavoro a tanti medici, infermieri, suore, inservienti, operai, mezzadri e impiegati aveva tante strutture e attrezzature. L’Ospedale Canova aveva il suo fabbricato ospedaliero e anche il palazzo dell’amministrazione. E dentro c’erano attrezzature e mobilio e tante dotazioni operative. C’era il laboratorio radiologico e quello d’analisi, c’era la sala operatoria, c’era l’apparato per la mammografia, c’era anche un generatore elettrogeno di grande potenza per le emergenze, c’erano letti e armadi e seggiole, c’erano materassi e lenzuola. Tutta roba che è stata acquistata nei secoli e decenni passati con i soldi ricavati dai tanti terreni lasciati dai benefattori, dalle Confraternite del Carmine e di quella di San Rocco e dai donatori del paese, soldi nostri per acquistare tutte quelle attrezzature che non ci sono più. Dove sono andate a finire adesso? Chi le ha fatte portare via? Perché sono state cedute senza corrispettivo? Perché non sono state pagate da chi le ha prese? Chi le ha dilapidate? E soprattutto perché, se le ha cedute in cambio di niente? Chi è stato quel pessimo amministratore che non le ha difese? Vogliamo saperlo e lo chiederemo, anzi, iscriveremo nel nostro programma amministrativo che stiamo scrivendo l'impegno a recuperale tutte o a farcele pagare, se i compaesani ci daranno tanti voti necessari per andare ad amministrare il paese nella prossima primavera con le elezioni amministrative anticipate del 2018. E intanto, per ricordare quello che avevamo in paese e che abbiamo perso, stavolta alleghiamo in dono ai nostri lettori il volume numero 26 della collana di testi del Centro di Cultura Popolare scritto da Guido Gregorini e Giuseppe Rocchetti dal titolo “L'antica Confraternita di san Rocco a Montenovo”, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1990, che illustra la storia della Confraternita che aveva impiantato e gestito un altro Ospedale, quello di San Rocco al Borgo fra il 1500 e il 1800 per la cura dei malati di peste, poi confluito nell’Ospedale Canova. Un’altra prova che Montenovo aveva tutto e non è rimasto più niente. “C’era una volta a Montenovo, il paese più bello del mondo, anche l’Ospedale Canova. C’era, c’era … ma poi … è arrivato l’Omonèro e s’è mangiato il mondo intero”. E così è finita la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco.

 

da montenovonostro

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