Un terremoto è un terremoto. Ma se il terremoto non c’è, che terremoto è? Eppure anche questa ci tocca sentire. La stampa di oggi ha diffuso la notizia di un devastante sisma di magnitudo 5.1 con epicentro a Pieve Torina in Provincia di Macerata che ha fatto sobbalzare molti, ma per fortuna si è trattato di falso allarme: non ci sono state scosse di quella entità  questa mattina alle 5,27, ma "solo" uno di magnitudo 1.6. L'indicazione era apparsa sul sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per un errore tecnico e poco dopo è stata cancellata. L'errore di segnalazione è dovuto a “motivi tecnici”. Lo ha detto all'Ansa il presidente dell'INGV, Carlo Doglioni. «È sicuramente stato un errore tecnico. Ora stiamo cercando di capire che cosa lo abbia originato per evitare che possa ripetersi. Siamo dispiaciuti - ha concluso - per questo fatto, che non è dipeso dalla nostra volontà né da un errore umano». Si, è chissà da chi, allora. Secondo le prime ipotesi ci sarebbe stata una sovrapposizione temporale con la magnitudo di un evento delle Filippine attribuita a quello molto più piccolo del centro Italia, giusto giusto dall’altra parte del mondo. Evabbè, capita anche questo. Però ci fornisce l’occasione per proseguire nella pubblicazione di ducumenti fotografici sui danni provocati a casa nostra dal terremoto di Senigallia del 1930, visto che l'amministrazione comunale non si decide ancora a pubblicare quel famoso "piano ben preciso" che a nessuno è dato ancora di poter vedere. L’immagine ritrae i lavori di ricostruzione della guglia del campanile mozzata dalla forte scossa sismica, ripresi dalla sommità della Porta Santa Croce. Quello è stato un terremoto vero, mica un terremoto farlocco come quello di oggi.

da montenovonostro