Ostra Vetere: Basta con questo andazzo, perché non siamo “faziosi” Stampa
Martedì 09 Maggio 2017 19:46

Ostra Vetere Basta con questo andazzo perché non siamo faziosi”Non siamo faziosi. In nessun senso. Cerchiamo sempre di vedere (se non proprio il meglio) almeno il meno peggio. In tutte le cose. Ma chiederci di esprimerci sulle esternazioni di Fazio, come fa un nostro lettore, ci trova spiazzati. Perché, senza essere “faziosi”, proviamo tuttavia un senso di fastidio a parlare di Fazio. Andiamo per ordine. Sulla stucchevole polemica, che vede contrapposta larga parte dell’opinione pubblica (che aveva sostanzialmente apprezzato il tentativo della sinistra di contenere i vertiginosi compensi di certi personaggi pubblici televisivi) e le indignate reazione degli interessati che minacciavano (oddio mamma, che paura) di abbandonare su due piedi MammaRai di fronte alla robusta sforbiciata dei compensi milionari a certi “mammasantissima” del piccolo schermo, il nostro lettore ci invia un ampio stralcio dell’intervista rilasciata il 6 maggio scorso al giornale “La Stampa” da Fabio Fazio, il querulo conduttore di “Che tempo che fa”. Pare il titolo di un programma meteorologico, ma non lo è, perché per lui, Fazio, il tempo è sempre bello, per lui splende sempre il sole, anche di notte. Capirai, pare che, fazioso com’è, sia uno dei più pagati dalla Rai e che incassi il non modico compenso di ben un milione e 800mila euro all’anno. E quando gli hanno detto che la sua sinistra voleva fargli a fettine il compenso e pagarlo solo (!) 240mila euro l’ha presa proprio malissimo. Così riporta il quotidiano La Stampa: “Mi sono chiesto cosa dovrò fare. Quello che non dovrò fare più è portare i miei figli a scuola e sperare che non ci sia qualcuno che mi insulti, che mi dica che prendo troppi soldi. Altrimenti si va a lavorare altrove. Non è più sopportabile essere considerato un problema». “Servizio pubblico è far bene le cose”. «Il servizio pubblico - ha detto ancora Fazio - è far bene le cose. Il tempo dedicato a far bene le cose è servizio pubblico, poter assumere le persone più brave è servizio pubblico. Il problema minore è la mia sorte, il problema vero è il futuro del servizio pubblico. Si può fare tutto, le opzioni sono diverse, ma bisogna pensare in modo libero e con onestà intellettuale». “La Rai è la mia vita, ma troppe ingerenze politiche”. «Mai l’ingerenza politica è stata così forte come in questi tempi sulla TV pubblica - ha aggiunto il conduttore-. Un’ingerenza di questo tipo non c’è azienda al mondo che possa reggerla, si sta chiedendo alla Rai qualcosa contro natura». Fazio ha poi spiegato: «Io sono tra i pochi che ha il lusso di poter scegliere se andare altrove e proprio per questo lusso sento di dover dire la verità». «Sono in Rai da 33 anni - ha osservato ancora - e la Rai coincide quindi con la mia vita e penso che mai come in questa situazione ci sia la necessità di avere un pensiero molto forte sulla TV generalista, per capire se ha senso, se deve ancora esserci»”. Ecco cosa ha detto “faziosamente” Fazio, che vuole andare altrove, in tv private dove il tetto non c’è. (Oddiomamma, andare in una tv privata? Ma lui non era per il “servizio pubblico”?) Così spera di poter continuare a prendere 1 milione e 800mila euro l’anno. Che non sono proprio brustoline, viste da sinistra. Ma non è il solo super pagato, perché anche altri “mostri sacri” guadagnano benone, come documenta la stampa in questi mesi (http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/08/rai-da-clerici-allannunziata-ecco-gli-altri-conti-i-mega-contratti-della-rai-che-incassano-anche-di-piu-grazie-agli-extra/3375626/) - (http://quifinanza.it/soldi/rai-salta-il-tetto-dei-compensi-salvi-gli-stipendi-di-fazio-co/115014/). E il nostro lettore, sarcasticamente, ci domanda: “COSA NE PENSI !?   ....effettivamente c'è da chiedersi se la Rai  dovesse perdere le sue prestazioni come andrà avanti .”. Che ne pensiamo? Quello che pensano tutti. Se proprio Fazio non vuole farsi tagliare il compenso, vada, vada. Noi non siamo “faziosi”, ce ne faremo una ragione. Ci sarà pure un altro giovanotto in Italia disposto a guadagnare solo (“solo” si fa ovviamente tanto per dire) 240.000 euro l’anno, anziché otto volte di più. Non sarà altrettanto bravo? Non importa, ce ne faremo un’altra ragione, e il nuovo imparerà. Sempre che sia vero che Fazio è proprio così tanto bravo. Vorrà dire che faremo a meno della sua bravura, che costa un occhio della testa a MammaRai e quindi, alla fin fine, a noi. Basta con questo andazzo, perché non siamo “faziosi”.

da montenovonostro